05/07/2022 - Alessandro Bocedi si racconta dopo l'esperienza negli Usa: "Ho disputato il campionato studentesco Juniores con la squadra della Fremd High School, che ha riportato ottimi risultati nel panorama dell'Illinois. Il ritorno all'Arcetana è proprio ciò che speravo, ma non era affatto scontato: sto per compiere il salto dalle categorie giovanili all'Eccellenza, e ringrazio la società per la forte fiducia che mi è stata accordata in occasione di questo balzo così rilevante. Il girone a 20 o 21 squadre richiederà un'energia enorme, ma credo che ci faremo trovare pronti ad affrontare ogni tipo di agenda"
Arceto, 5 luglio 2022 - Dal punto di vista formale, Alessandro Bocedi figura tra i volti nuovi dell'Arcetana che affronterà il prossimo campionato di Eccellenza: tuttavia, per il pubblico di fede biancoverde lui non rappresenta affatto una novità. "Sono appena tornato da un anno di studio e di sport negli Stati Uniti - spiega il difensore di Sant'Antonino, classe 2004 - Si tratta di un'esperienza che ha avuto inizio a Ferragosto 2021, per chiudersi lo scorso 1° giugno. D'altro canto, tutto il resto del mio percorso calcistico si è svolto ad Arceto: giusto per avere un'idea, vesto la maglia biancoverde da quando avevo 6 anni di età. Ora sono molto felice di essere tornato, e di poter portare in dote un bagaglio calcistico che ora si presenta ulteriormente arricchito: ringrazio il ds Fabio Chiarabini e più in generale l'intera dirigenza, per la fiducia che mi è stata accordata e ribadita".
Parlando più nel dettaglio del tuo recente periodo a stelle e strisce, quali sono le circostanze che ti hanno portato ad approdare negli Usa? "Io frequento l'Istituto superiore "Alessandro Volta" di Sassuolo: nei piani didattici c'è la possibilità di effettuare il quarto anno all'estero, e dunque mi sono avvalso di questa occasione così rilevante. Alla Fremd High School di Palatine, nelle immediate vicinanze di Chicago, mi sono concentrato sul corso di studi che riguarda in primo luogo la tecnologia: di conseguenza, ho dato piena continuità alla traiettoria scolastica che avevo svolto a Sassuolo negli anni precedenti".
Inoltre, tu hai saputo distinguerti nella squadra di calcio della scuola... "I commenti li lascio a chi ha seguito le nostre partite, ma di certo c'è un aspetto che posso sottolineare e ribadire con assoluta sicurezza: la permanenza americana mi è stata parecchio utile a livello formativo, pure per quanto riguarda il calcio. Durante l'anno trascorso negli Usa ritengo di essere cresciuto in maniera visibile, sia dal punto di vista tecnico sia sotto l'aspetto dell'indole caratteriale che ripongo nelle varie partite. Ovviamente, devo ringraziare pure l'Arcetana: le numerose stagioni in biancoverde hanno rappresentato un'ottima e indispensabile base su cui costruire nuovi miglioramenti".
Come era strutturato il campionato? "Si è trattato di un campionato studentesco, riservato alla categoria Juniores: noi della Fremd High School abbiamo vinto la fase di zona, per poi arrivare secondi nelle finali che hanno coinvolto le migliori squadre dello stato dell'Illinois. In tutto, 18 partite: peraltro, pur essendo un difensore, io sono comunque riuscito a trovare la via della rete in due occasioni. Nel dettaglio, ho messo a segno un gol su azione e un altro su calcio di rigore. Fin qui per quanto concerne il campionato: inoltre nel corso dell'anno ci siamo cimentati con alcuni tornei, che hanno permesso di affinare ancor più le potenzialità dell'organico e di ogni singolo giocatore".
Adesso, per te il ritorno all'Arcetana costituisce una soluzione quasi naturale... "Il "quasi" va tolto: come detto, nel panorama del calcio dilettantistico l'Arcetana è e resta sempre in cima alle mie preferenze. D'altro canto, il rientro in biancoverde non era affatto così scontato: negli anni scorsi io ho sempre giocato nelle categorie giovanili, e invece stavolta si tratta di affrontare il palcoscenico dell'Eccellenza. Stiamo parlando di un salto non certo trascurabile, e dunque la società avrebbe anche potuto orientarsi su altri nomi. Ad ogni modo, io speravo fortemente di poter disputare l'Eccellenza con la maglia dell'Arcetana: una speranza divenuta realtà non appena il ds Chiarabini ha preso contatto con me. A quel punto, l'accordo è arrivato in pochissimo tempo: per tornare a giocare qui, ho detto di no ad altre offerte pur interessanti che avevo ricevuto".
Conosci già alcuni dei tuoi futuri compagni di squadra? "Sì: in particolare Federico Monti, Samuel De Martino e Gabriele Mammi. Poi, come sempre il reale valore dell'organico emergerà sul campo: in ogni caso, credo che quest'Arcetana abbia le caratteristiche necessarie per sostenere con buona efficacia i cospicui sforzi che ci attendono nel 2022/23. In più, ho già avuto modo di parlare con il mister Pierfrancesco Pivetti: il dialogo si è rivelato proficuo fin da ora. Penso proprio che un tecnico del suo calibro sia un autentico valore aggiunto per l'intero organico: la direzione che lui darà costituisce senza dubbio la via maestra per costruire una costante crescita, non soltanto in ambito individuale ma anche e soprattutto a livello di gruppo".
Quando ti trovi a calcare il rettangolo verde, quali sono le tue principali caratteristiche? "Direi la precisione e la prontezza in fase di tiro. Poi, la duttilità: sono sempre pronto a rivestire qualsiasi ruolo difensivo che l'allenatore intenda affidarmi, e in generale penso di sapermi adattare con efficienza alle esigenze della squadra. Detto questo, ovviamente l'umiltà non deve certo mancare: il cammino da percorrere è ancora tanto, a partire dagli avvenimenti che caratterizzeranno la prossima annata agonistica. Nella mia concezione, ogni allenamento e ogni partita costituiscono una formidabile opportunità per imparare qualcosa di nuovo".
Stando alle notizie che arrivano dal Comitato regionale Figc, l'Arcetana disputerà un girone di Eccellenza composto da 20 o addirittura 21 squadre: è uno scenario di tuo gradimento, oppure avresti preferito raggruppamenti più brevi come quello della passata stagione? "Un campionato composto da 38 o 40 giornate si presenta davvero molto impegnativo. Una ricchissima tabella di marcia, alla quale bisogna pure aggiungere gli impegni di Coppa: così di prim'acchito, forse sarebbe stato meglio comporre tre gironi da 13 o 14 squadre. Senza dubbio la soluzione ideale sarebbe stata quella di ritornare a due gruppi da 18 formazioni ciascuno, così come si faceva prima della pandemia: al tempo stesso, mi rendo conto che tale scenario sia piuttosto difficile da realizzare nell'immediato. Pazienza: le difficoltà legate alla fitta agenda interesseranno tutti in egual modo, e inoltre ritengo che l'Arcetana si farà trovare pronta per affrontare qualsiasi tipo di calendario con efficiente slancio. Ci vediamo presto sul campo di via Caraffa: mi metterò all'opera con entusiasmo e fiducia fin da sùbito, proprio come tutto il resto dell'organico".
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