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NEWS - DICIANNOVESIMA PUNTATA
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DICIANNOVESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 08/04/2010

Tocchiamo quattro terre non molto chiacchierate e una di cui si sa vita, morte e miracoli…noi cerchiamo di dire la nostra sempre e comunque…





UNGHERIA
Non parlavamo di questo campionato dalla quinta puntata, analisi che prendeva in considerazione la prima parte di stagione. Ora si è ripreso a giocare da qualche settimana dopo la pausa invernale e la lotta per il titolo è sempre più una lotta a due. Al primo posto con 4 punti di vantaggio, ma una partita in più, troviamo sempre il Fehervar (Videoton) che sta correndo per la storia, cioè riuscire a vincere il primo titolo della sua esistenza. La squadra si è rimessa in marcia ottimamente dalla ripresa del campionato, riuscendo ad ottenere 4 vittorie e 2 pareggi, l’ultimo molto importante sul campo del Zalaegerszeg, team in splendida forma dal momento che non più tardi di una settimana fa ha rifilato 4 gol ai campioni in carica del Debrecen di cui parleremo dopo. Il Fehervar (Videoton) deve la sua già incredibile performance ai suoi attaccanti che guidano la classifica marcatori, all’ottimo brasiliano Andre Alves (13 reti) a Gennaio gli è stato affiancato il serbo Nemanja Nikolic che in 6 presenze ha timbrato 4 volte (totale in stagione 14). Dicevamo del Debrecen, che negli ultimi anni sta facendo man bassa in patria, invece nel presente è costretto ad inseguire, buonissima ripresa anche per loro con 4 vittorie consecutive poi lo scivolone di cui si parlava sopra. Niente di compromesso, perché vincendo il recupero, sarebbe solo uno il punto di svantaggio e lo scontro diretto da giocare in casa (inoltre i rossi hanno anche da giocarsi la Coppa d’Ungheria dove hanno raggiunto le semifinali), quindi il Fehervar (Videoton) se vuole continuare a sognare dovrà mantenere questo ruolino fino alla fine. Una nota per il Ferencvaros (nobile decaduta sempre della puntata numero 5) pluridecorato team, come neopromossa sta svolgendo un tranquillo campionato di mezza classifica.

INGHILTERRA
Considerazioni post-match clou della 33’ giornata, vale a dire Manchester United-Chelsea. La prima cosa da dire è che per i red devils pesa come un macigno l’infortunio di quel marziano di Wayne Rooney che ha avuto effetti immediati su tutta la stagione, dentro e fuori i confini nazionali. Detto questo il Chelsea di Ancelotti è andato ad espugnare l’Old Trafford, vincendo la partita per 2-1 e scavalcando in classifica proprio la compagine di Ferguson, piazzandosi a +2 a 5 giornate dalla fine. Non c’è più né per una né per l’altra la Champions League da giocare, la truppa di Londra sembra già aver assorbito la bruciatura, per il Manchester United vedremo che effetti porterà perché potrebbe essere grande lo sconforto provando la sensazione di essersi lasciati scappare di mano entrambe le competizioni nel giro di 5 giorni. Non molla l’Arsenal che continua il suo fantastico campionato (nelle ultime 8 partite, 7 vittorie e un pareggio), ha steccato in casa del Birmingham 10 giorni fa se no sarebbe addirittura ad un punto dalla vetta. Molto affascinante è anche la lotta per il quarto posto che garantisce l’accesso ai preliminari di Champions League, Manchester City e Tottenham divise da un solo punto a favore della squadra di Mancini, con il Tottenham che nelle prossime 3 giornate dovrà incontrare le 3 sorelle che guidano il torneo…sarà comunque guerra fino agli ultimi 90 minuti. In coda il West Ham dopo 6 sconfitte di fila ha colto un punticino in casa dell’Everton nell’ultimo turno, troppo poco per pensare di poter salvarsi, Gianfranco Zola deve assolutamente invertire la rotta dei suoi o per lui saranno guai.

ROMANIA
Quest’anno in Romania regna veramente un equilibrio incredibile tra un numero di squadre notevole, cosa che rende impossibile emettere sentenze o abbozzare pronostici. Si parlava nell’ultima analisi (puntata n. 13) del piccolo allungo del Cluj ottenuto grazie a 4 vittorie consecutive senza subire reti e prontamente sono arrivate altrettante partite senza i 3 punti (3 pareggi e una sconfitta) per poi di nuovo inanellare 3 successi per 1-0 e ottenere la possibilità di ritornare a +3 sulle inseguitrici vincendo il recupero. Un’autentica altalena per la formazione campione del 2008, ma vediamo le avversarie. La Steaua Bucarest aveva un ritardo di 3 punti alla 18’ giornata, gap annullato ma ha giocato una partita in più, quindi siamo alle solite, questo dovuto all’incapacità di vincere 2 incontri uno dietro l’altro (non gli riesce da 9 giornate), troppo poco per voler puntare alla vittoria finale. I campioni in carica dell’Unirea Urziceni appaiati alla Steaua a fine Febbraio hanno la pareggite, 6 partite impattate nelle ultime 8 e una valanga di punti gettati al vento, per ripetersi servirà un’altra andatura. Un buon ruolino di marcia lo sta avendo la Dinamo Bucarest che nelle ultime 8 giornate ha messo in cascina 5 vittorie e 3 pareggi, dovesse vincere anche la partita di recupero si riporterebbe sotto. Completano il quadro delle pretendenti al gradino più alto del podio la sorpresa Vaslui (allenata dalla vecchia conoscenza del calcio italiano Marius Lacatus) al terzo posto ad una sola lunghezza dallo Steaua e il Timisoara di Contra (se ne parlava nella puntata n. 15) giunto secondo l’anno passato e da tenere decisamente d’occhio.

SLOVACCHIA
Si sono giocate 8 partite dall’ultima nostra visita in Slovacchia (puntata n. 8), e la notizia principale è che è stato annullato il gap che divideva lo Zilina dallo Slovan Bratislava. Ma come la volta precedente partiamo dal fondo, perché anche qui ci sono cambiamenti importanti: il Kosice dato per spacciato ha clamorosamente cambiato marcia dalla ripresa del campionato risultando ancora imbattuto e incamerando 3 vittorie e 4 pareggi; l’avversario più prossimo era distante 8 punti, ora invece ce ne sono solo 2 da recuperare per la salvezza e non più sul Dubnica, ma nientemeno che sul MFK Petrzalka (ex Artmedia) campione di Slovacchia nel 2008 e ora impegnato in tutt’altro tipo di lotta. Ritornando ad esaminare i primi posti vediamo come lo Zilina ha dilapidato i 4 punti di vantaggio facendosi addirittura superare dallo Slovan Bratislava. Sono arrivate 3 sconfitte in 8 partite tra cui una pesante proprio nel terzo ed ultimo scontro diretto che aveva portato lo Zilina a -2 dal primo posto, poi riconquistato nell’ultimo turno. I campioni in carica dello Slovan dal canto loro stanno facendo quasi il massimo per riconfermarsi sul trono, pagano forse i troppi impegni di inizio stagione quando c’erano da giocare i preliminari di Champions ed Europa League, ma ultimamente il cammino è di tutto rispetto: 8 vittorie nelle ultime 10 giornate. Con attacchi e difese quasi identiche, l’uomo più prolifico di entrambe fermo a 11 reti, le restanti 7 partite sono tutte da seguire per scoprire chi la spunterà in questo testa a testa.

DANIMARCA
Anche qui come in Slovacchia 12 squadre a formare questo torneo, fatto di 3 tornate fra andate e ritorni, totale 33 giornate. Siamo alla 25’ e chi troviamo in testa? Manco a dirlo il Copenaghen autentico dominatore degli ultimi anni in patria, con rare pause a favore di altre compagini. Fino a poche settimane fa l’OB Odense, che non vince il titolo dal 1989, era riuscito a tenere il passo dei campioni, poi sono arrivate 2 sconfitte e un pareggio, autentiche mazzate contro certi avversari che non perdonano niente, così che ora i punti di distacco sono 6. Il Copenaghen si avvia, salvo clamorosi ribaltoni, a conquistare l’ottavo scudetto dalla sua costituzione avvenuta nel 1992. La squadra quest’anno ha fondato le sue fortune soprattutto su una difesa solidissima che è stata capace fino ad ora di subire solo 13 reti, in pratica una ogni due partite, e pensate solamente 2 nelle ultime 10 partite di campionato. I capitolini hanno raggiunto in questi anni anche una buona nomina europea, nella stagione in corso, eliminati nei preliminari di Champions League, hanno raggiunto i sedicesimi di finale di Europa League, mentre nel 2006 riuscirono addirittura ad entrare nei gironi di Champions. Unica macchia di quest’anno per i bianchi la brutta eliminazione dalla Coppa nazionale, giocata in un match sola andata contro il Sonderjyske, risultato finale 5-0. Aalborg e Brondby, altre squadre tra le più titolate di Danimarca (19 titoli complessivi), veleggiano a metà classifica ben lontane dalla vetta.



Rubrica nella Rubrica NOBILI DECADUTE
Non ha nessun trofeo in bacheca, né a livello nazionale, né a livello europeo, ma pochi anni fa poteva essere considerata a pieno titolo una nobile, si tratta della formazione svizzera del Thun, vediamo perchè. Alla fine della stagione 2004/2005 termina al secondo posto in campionato e guadagna l’accesso ai preliminari di Champions League partendo dal secondo turno. Autentici debuttanti nella competizione eliminano prima la Dinamo Kiev e poi il Malmo ed entrano incredibilmente nei gironi di Champions, quindi nelle 32 squadre più forti d’Europa. Si ritrovano di fronte dei veri e propri colossi del calibro di Arsenal, Ajax e Sparta Praga, chiudono il girone con 4 punti riuscendo a lasciarsi alle spalle lo Sparta Praga e retrocedono in Coppa Uefa subito eliminati dall’Amburgo. Finita l’avventura europea c’è il campionato da curare, nella stessa stagione e in quella successiva il Thun finisce a metà classifica, ma è nel 2008 che arriva il tracollo, termina ultimo e retrocede nella Seconda Divisione dopo 6 anni. Dopo un campionato mediocre anche nella serie minore nella stagione in corso il team sembra avere imboccato la giusta strada verso la rinascita, dopo 23 giornata sta lottando con il Lugano per aggiudicarsi la prima posizione che vorrebbe dire promozione diretta, in alternativa dovrebbe giocare lo spareggio (almeno quest’ultimo sembra sicuro dato che la terza in classifica dista già una decina di punti). Nella piccola città di 42.000 abitanti il periodo di gloria vissuto a metà degli anni duemila rimarrà comunque nella storia, consapevoli che difficilmente potrà ripetersi, ma orgogliosi di averlo vissuto almeno una volta nella vita.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Ci sono calciatori che pur dotati di un eccellente talento non esprimono nell’arco della propria carriera tutto il potenziale di cui dispongono. E’ questo il caso, ovviamente a modesto parere di chi scrive, di Mateja Kezman, 30 anni (nella foto in alto), giocatore serbo che da anni calpesta i campi di mezza Europa. E’ chiaro che la carriera del nostro sia ancora lontana dall’essere finita, però dopo la sua esplosione vissuta in patria e la consacrazione in Olanda nel PSV con più di 100 gol segnati in 4 anni, si pensava potesse diventare uno veramente grande, invece nelle stagioni successive si è un po’ smarrito cominciando il suo pellegrinaggio nei vari campionati senza lasciare particolari ricordi. Come si diceva sopra, Kezman ha vissuto gli anni migliori in Eredivisie tanto da guadagnarsi la stima del Chelsea che lo acquistò per la stagione 2004/2005, solo 4 gol per lui e immediata cessione in Spagna all’Atletico Madrid (anche se il Chelsea quell’anno vinse campionato e Coppa di Lega). Anche nella capitale spagnola l’annata non è delle più significative e a questo punto si tenta l’avventura turca nelle file del Fenerbahce dove rimane 2 anni vincendo pure lì il campionato festeggiando il centenario del club. Probabilmente la dirigenza turca non è contenta del suo rendimento e lo manda prima in prestito, per essere poi acquistato a titolo definitivo, in Francia nel Paris Saint Germain. Il rendimento nel campionato transalpino cala ancora e a fine stagione viene di nuovo prestato ai russi dello Zenit San Pietroburgo che però non esercitano il diritto di riscatto. Fa così ritorno a Parigi dove l’abbiamo visto segnare la sua prima rete del 2010 due settimane fa.

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Felix
commento del 08/04/2010 alle 17:40 in risposta a
Boccia
questo per me è il più grosso talento inespresso degli utlimi 10 anni..
Che fenomeno!!

fin troppo inespresso!
RISPONDI

Boccia
commento del 08/04/2010 alle 12:55

questo per me è il più grosso talento inespresso degli utlimi 10 anni..
Che fenomeno!!
RISPONDI






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