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TRENTUNESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 01/07/2010

Ultima puntata prima delle meritate (almeno crediamo) due settimane di ferie estive, con la nostra rubrica ci ritroveremo puntuali il 22 Luglio, un saluto a tutti gli appassionati di calcio internazionale!





STATI UNITI
Non abbiamo ancora parlato dell’edizione 2010 del campionato statunitense, conosciuto col nome di Major League Soccer abbreviato in MLS. La formula ricalca quella di tutti gli sport più importanti a stelle e strisce, vale a dire che il torneo si articola in due fasi, la regular season dove tutte le squadre (divise in due gruppi, le “Conference”) si affrontano tra di loro come in un normale campionato e i play off in cui i team che si sono piazzati meglio alla fine della regular season si incontrano in match da “dentro o fuori”. Accedono ai play off le prime due di ogni Conference e le migliori quattro del torneo inteso nel suo complesso. Le compagini hanno giocato fino ad ora dagli 11 ai 14 incontri (da queste parti le giornate non sono mai allineate) e da una prima analisi quella che ha l’andamento migliore è il Los Angeles Galaxy (10 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta) che pure deve fare a meno di David Beckham infortunato e di Landon Donovan impegnato al Mondiale, le sue due pedine migliori, ma per ora gode di una difesa imperforabile che ha subito solo 4 reti. Quest’ultimi guidano la Western Conference con 9 punti di vantaggio sul Real Salt Lake (campioni in carica) che hanno una partita in meno, capaci però di infliggere l’unica sconfitta finora ai Los Angeles Galaxy. Nella Eastern Conference in testa invece troviamo due squadre appaiate i Columbus Crew (guidati dall’ex Boca Juniors Guillermo Schelotto) e i New York Red Bulls che hanno però giocato una partita in più, in ogni caso entrambe hanno un rendimento inferiori alla capolista dell’altra Conference. La regular season si concluderà a fine Ottobre poi scatteranno i play off, comunque noi torneremo presto oltreoceano per raccontare l’avvicinamento alla fase finale.

POLONIA
Chiudiamo il cerchio anche in Polonia dove abbiamo raccontato nella puntata n. 25 come si era conclusa la lotta per la conquista del titolo. Dopo pochi giorni è stata assegnata anche la Coppa nazionale che metteva di fronte due squadre dai nomi impronunciabili, ma soprattutto dal palmares pressoché inesistente, vale a dire lo Jagiellonia Bialystok e il Pogon Szczecin, addirittura quest’ultimi militanti nella Seconda Divisione. Nella finale unica ha prevalso lo Jagiellonia Bialystok per 1-0 con una rete nel secondo tempo, ma come il risultato sta a giustificare, l’esito non era per niente scontato. Arriva così il primo trofeo della storia per il club della piccola città dell’est polacco che di conseguenza gli dà il diritto di qualificarsi per l’Europa. Ovviamente si parla di Europa League (in Champions League va solo chi vince il campionato) alla quale accedono anche la seconda e la terza classificate in campionato: il Wisla Cracovia e il Ruch Chorzow. Per il Wisla Cracovia ovviamente non si può ritenere un buon traguardo, ogni stagione che inizia per loro l’obiettivo è quello massimo di vittoria finale e se non arriva come quest’anno il torneo va in archivio alla voce fallimento. Non si può dire la stessa cosa per il Ruch Chorzow che ha sì un passato glorioso (14 scudetti e 3 Coppe di Polonia), ma pochi anni fa sarebbe stata una perfetta “nobile decaduta” visto che fino al 2007 ha militato in Seconda Divisione, quindi il terzo posto e l’Europa ritrovata di quest’anno sono un ottimo traguardo.

BIELORUSSIA
Abbiamo parlato di questo campionato nella puntata n. 28 e da allora si sono giocate altre 4 giornate, anche se la sostanza non è cambiata di molto vale la pena tornarci per esporre l’accaduto di queste settimane. La prima considerazione da fare è in merito al primo gol subito in questa edizione del torneo dal BATE Borisov al minuto 29 della 14’ giornata, sommando anche i minuti senza subire gol della scorsa stagione l’inviolabilità della porta del BATE ha sfiorato i 1300 minuti, sicuramente un record. Nell’occasione della prima rete subita è arrivata anche la prima sconfitta stagionale per 2-1 inflittagli dall’FC Minsk e a dire il vero questo momento è coinciso con l’inizio di una piccola crisi di cui conosceremo la vera entità nell’immediato futuro (nelle ultime due partite sono arrivati due deludenti 1-1). Grazie a questi risultati la classifica in alto si è schiacciata, ora al secondo posto a 3 lunghezze di distanza oltre alla Dinamo Minsk che ha approfittato solo parzialmente degli scivoloni avversari, c’è anche il già citato FC Minsk che galvanizzato dalla vittoria sui campioni in carica ha portato a casa 10 punti nelle ultime 4 partite. Anche la matricola terribile Belshina (campione di Bielorussia nel 2001) nelle ultime settimane ha perso qualche colpo, ora si trova al quinto posto ben distante però dalla zona calda, è dal lontano 2003 che da queste parti non si centra una salvezza nella massima serie.

PORTOGALLO
Torniamo in Portogallo solo per raccontare com’è andata la finale della Coppa nazionale (tutti gli altri verdetti li avevamo già scorporati nella puntata n. 24). La finale secca giocata il 16 Maggio opponeva il Porto deluso dal campionato disputato quindi deciso a salvare almeno parzialmente la stagione e l’autentica sorpresa Chaves squadra della Seconda Divisione addirittura retrocessa in Terza Divisione essendo arrivata penultima al termine del torneo. Le premesse farebbero pensare ad una passeggiata da parte degli ex campioni di Portogallo, ma il Chaves giunto in finale dopo aver subito soltanto una rete nella competizione non era da sottovalutare. Infatti il Chaves parte forte e va vicinissimo al vantaggio colpendo un palo clamoroso a portiere superato nei primi minuti, poi il maggiore tasso tecnico dei giocatori del Porto viene fuori e in 10 minuti portano la loro squadra sul 2-0. Nel finale la matricola terribile accorcia le distanze grazie ad un vistoso errore della difesa del Porto, ma i pochi minuti rimanenti producono per il Chaves solo una conclusione da fuori neanche troppo pericolosa. Finisce 2-1 con il Porto in trionfo che conquista la 19’ Coppa nazionale raggiungendo nel palmares lo Sporting Lisbona; questa del 2010 è la seconda consecutiva dopo il 2009 e la sesta dal 2000 ad oggi. Alla fine per il Chaves resta la grande impresa del raggiungimento della finale, ma svanisce il sogno di vittoria e di accesso all’Europa League.

INGHILTERRA
Sappiamo tutti in terra inglese quanto valore abbia l’FA Cup, c’è chi sostiene addirittura maggiore del campionato. Anche qui di fronte in finale due squadre di ben diversa caratura, il Chelsea campione d’Inghilterra e il Portsmouth autore di una stagione disgraziata in campionato culminata con la retrocessione in Championship, in pratica un classico testacoda. Ma si sa che ogni finale secca che si rispetti va presa con le molle e gli stimoli che può dare un trofeo di questo genere a volte possono sopperire ad una diversa caratura dei giocatori in campo. Il primo tempo termina 0-0, ma è dopo pochi minuti del secondo tempo che c’è la prima svolta, Belletti atterra Aruna Dindane in area e l’arbitro fischia il rigore. Sul dischetto va Boateng ma Cech lo ipnotizza e respinge il penalty con i piedi. Per il Portsmouth è un’autentica mazzata anche perché 3 minuti più tardi Didier Drogba tira fuori dal cilindro una perfetta traiettoria su punizione che non lascia scampo al portiere James. A due minuti dal termine il Chelsea potrebbe fare 2-0 ma è Lampard stavolta a fallire dagli undici metri calciando fuori alla destra di James, finisce comunque 1-0 con il Chelsea di Carlo Ancelotti piglia tutto e il Portsmouth dell’ex Avram Grant che conclude una bruttissima annata nel peggiore dei modi. Per il club di Londra si tratta della sesta FA Cup, seconda consecutiva e terza negli ultimi quattro anni, patron Abramovich può ritenersi davvero soddisfatto anche se il sogno proibito si chiama Champions League.


Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
Un altro astro nascente del calcio mondiale è il capocannoniere dell’ultima Eredivisie (il campionato olandese), quel Luis Suarez che ora tutti stanno ammirando anche al Mondiale sudafricano, dove ha trascinato il suo Uruguay ai quarti di finale. Gli osservatori del vecchio continente ci hanno messo poco a fargli attraversare l’oceano, la squadra olandese del Groningen lo ingaggia a soli 19 anni acquistandolo dal Nacional e lui si presenta il primo anno con un bottino di 10 reti. Questo basta per la dirigenza dell’Ajax che non esita a sborsare subito 7,5 milioni di euro per portarlo ad Amsterdam. L’acquisto si rivela azzeccatissimo, l’attaccante 23enne ha appena concluso la sua terza stagione all’Ajax con un crescendo di marcature, 17 il primo anno, 22 il secondo e ben 35 quest’anno che gli valgono il primo titolo di capocannoniere. I numeri appena esposti tengono conto solo delle reti messe a segno in campionato, contando tutte le competizioni totalizza negli ultimi 12 mesi ben 49 segnature. Le cifre bastano da sole per presentare questo campione che, trattenere nell’affascinante ma sempre modesto campionato olandese, sarà impresa ardua. “Il coniglio”, com’è soprannominato, è oggetto di molteplici voci di mercato, per lui ci sono sirene inglesi, tedesche e spagnole anche se per ora l’unica preoccupazione è portare più avanti possibile il suo Uruguay in quello che è per lui il primo Mondiale (prossimo avversario il Ghana); facile prevedere che chi vorrà garantirsi le prestazioni del bomber dovrà tirare fuori una bella cifra, ben superiore a quella spesa dall’Ajax, da cui bisogna solo imparare in materia di scopertura di talenti.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Raramente in questa rubrica ci occupiamo di calciatori italiani pensando che, essendo popolari nel nostro paese, sia più facile seguirne gli spostamenti e di conseguenza l’effetto sorpresa venga un po’ meno. Ma in questo caso riteniamo che sia il caso di dedicare una puntata all’uomo ritratto nella foto in alto che risponde al nome di Bruno Cirillo, difensore napoletano di 33 anni che come tanti nostri connazionali ha scelto di emigrare all’estero. Attualmente gioca nel campionato greco per il PAOK Salonicco e a dire il vero non è la prima esperienza oltre confine, dato che già nel 2005 aveva scelto la penisola ellenica come sua destinazione dopo l’avventura a Siena. Comunque andando con ordine scopriamo che il nostro ha sviluppato gran parte della sua carriera in patria esordendo nella Reggina dove è poi tornato a più riprese (4 in totale) alternate ad altre esperienze, toccando il punto più alto con la sua militanza nell’Inter nella stagione 2000/01. Come si diceva nel 2005 decide di lasciare l’Italia per cercare fortuna altrove: gli offre un ingaggio l’AEK Atene con cui si toglie diverse soddisfazioni, tra cui quella di giocare sia in Coppa Uefa che in Champions League. Terminate le due stagioni all’AEK Atene gioca uno scorcio di stagione in Spagna al Levante seguendo l’allenatore italiano Gianni De Biasi, ma il complice anche la pessima situazione societaria del club a Gennaio torna per l’ultima volta alla Reggina, prima in prestito e poi in forma definitiva. Cirillo però non si accontenta di squadre con basso profilo quindi decide di rituffarsi nell’esperienza Grecia 2, come potremmo chiamarla, ed accettare la proposta del PAOK Salonicco. L’annata è da incorniciare, piano piano il coriaceo difensore è diventato una colonna portante della squadra con cui raggiunge l’obiettivo della qualificazione Champions League, davvero niente male. Il rientro nel Belpaese per il momento può attendere.

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Boccia
commento del 01/07/2010 alle 22:44

Sono contento che mi hai detto che il BATE Borisov ha preso gol... mi era rimasto in mente che doveva ancora pigliarlo e mi son chiesto in queste settimane quando e se l'avesse preso....
Grazie merca..
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wjuventus2
commento del 01/07/2010 alle 15:24 in risposta a
cico
Cirillo mi sta sui coglioni è un giocatore scorretto...quando ha trovato materazzi che l'ha steso gli è stata ben fatta

Personalmente penso che ad antipatia tra i due sia una bella lotta...
RISPONDI

cico
commento del 01/07/2010 alle 12:29

Cirillo mi sta sui coglioni è un giocatore scorretto...quando ha trovato materazzi che l'ha steso gli è stata ben fatta
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Oggi: 5 partite
Domani: 19 partite
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