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TRENTATREESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 29/07/2010

Tanti addetti ai lavori sono ancora sotto gli ombrelloni, ma c’è chi non sta a guardare…una stagione si è appena conclusa ma per molti un’altra ha già visto la luce, il circo del pallone non si ferma mai!





RUSSIA
Come si diceva nella puntata n. 27 nel campionato russo per l’edizione 2010 sembra esserci un solo padrone, lo Zenit San Pietroburgo. La squadra campione del 2007 sta dominando il torneo passando sopra a tutte le squadre che gli si presentano davanti. Le vittorie consecutive sono arrivate ad 8, 10 se si conta anche la Coppa nazionale, le sconfitte sono ancora zero, un ottimo attacco con 23 reti segnate e una buona difesa con soli 6 gol incassati. Come se non bastasse il team allenato da Luciano Spalletti la fa da padrone anche nel mercato, avendo ingaggiato niente popo di meno che Aleksandr Bukharov l’attaccante principe dei principali avversari nella corsa al titolo cioè il Rubin Kazan vincitore delle ultime due edizioni. In questo modo la squadra di San Pietroburgo riesce nel doppio intento di rafforzarsi, in vista dei tanti impegni stagionali (è impegnata nei preliminari di Champions League e l’obiettivo dei gironi è quello minimo), e di indebolire una diretta concorrente. Andando al sodo i punti di vantaggio sulla seconda in classifica (proprio il Rubin Kazan) sono ora 7 dopo 14 giornate e nel prossimo weekend è in programma proprio lo scontro diretto che potrebbe risultare già molto indicativo. La migliore delle squadre della capitale è sempre il CSKA Mosca che staziona al terzo posto con 9 punti da recuperare dalla vetta, 3 sconfitte e 12 gol subiti in così poche partite bastano da soli a far capire che per ora lo scudetto del 2006 rimarrà l’ultimo. Dunque il titolo è destinato a rimanere lontano da Mosca per il quarto anno consecutivo dopo che per i precedenti 11 se l’erano spartito proprio compagini capitoline. Terremo monitorato da vicino questo campionato dal livello sempre crescente.

BRASILE
Come indicato nella puntata n. 29 si è ripreso a giocare in Brasile il 14 Luglio e dopo la pausa per i Mondiali si sono giocate 4 giornate così che il totale dei turni disputati sono 11; ora si giocherà senza sosta fino all’inizio di Dicembre per arrivare a completare il tabellone delle 38 giornate. Analizziamo quindi l’accaduto di quest’ultimo periodo: alla ripresa era in programma lo scontro al vertice tra le due prime della classe Corinthians e Cearà terminato a reti inviolate. Per i primi poi ci sono state due vittorie e una sconfitta mentre per i secondi altri due pareggi e una sconfitta così che il Corinthians è riuscito comunque a mantenere il primo posto mentre il Cearà è scivolato al terzo (un ottimo risultato lo stesso visto che parliamo sempre di una neopromossa). La Fluminense continua nel suo eccellente torneo (forse anche per questo è stato negato alla federazione brasiliana il suo allenatore Ramalho per la nazionale) avendo raggiunto gli 8 risultati utili consecutivi e inseguendo al secondo posto dietro solo di un punto. Sempre a corrente alternata il cammino dei campioni in carica del Flamengo, la distanza dal primo posto è sempre di 8 punti e difficilmente l’exploit dell’anno passato potrà essere ripetuto. Curioso vedere lo stato di forma in cui si presentano le due formazioni che nel giro di una settimana si affrontano due volte nel derby di semifinale della Coppa Libertadores: l’Internacional dalla ripresa non ha sbagliato un colpo centrando 4 vittorie su 4, il San Paolo nelle stesse partite ha portato a casa solo un punto, saranno due gare da seguire col fiato sospeso.

STATI UNITI
In questo mercato estivo edizione 2010 stiamo vedendo come sempre più star, non solo quelle sulla via del tramonto, scelgono di andare a giocare in un campionato che fino a pochissimi anni fa garantiva ben poca visibilità e soprattutto ingaggi bassi. Ora i dollari americani girano velocemente anche nel soccer, come lo chiamano loro, e di conseguenza anche il livello e l’interesse per questo torneo aumentano senza sosta. L’ultimo grande colpo del calcio a stelle e strisce l’hanno assestato quelli del New York Red Bulls ingaggiando Thierry Henry che dopo esser diventato uno dei più forti attaccanti al mondo ai tempi dell’Arsenal non ha saputo ripetersi al Barcellona. L’esordio del francese non c’è ancora stato e finora l’andamento della sua squadra in campionato non è stato eccellente, comunque occupa il secondo posto della Eastern Conference in piena corsa qualificazione ai play-off e conta di fare il salto di qualità grazie all’ultimo arrivato (ma non solo, perché c’è chi giura che fra pochi giorni anche un altro giocatore del Barca, Rafael Marquez, lo raggiungerà oltreoceano). Intanto il miglior ruolino di marcia di entrambe le Conference continua ad averlo il Los Angeles Galaxy anche se non ha più il ritmo di inizio stagione (solo 2 vittorie nelle ultime 6 uscite, mentre nelle prime 12 partite le vittorie erano state ben 10). Anche i campioni in carica del Real Salt Lake non sono degli schiacciasassi ma mantengono saldamente il secondo posto nella Western Conference e vanno comunque tenuti d’occhio perché l’anno scorso si qualificarono ai play-off per il rotto della cuffia e poi vennero fuori nel finale.

UCRAINA
Il primo campionato che ha inizio in questi giorni e terminerà nell’anno prossimo di cui parliamo è quello ucraino dove si sono già disputate 3 giornate. Cominciamo però col dare il resoconto della Supercoppa nazionale disputata ad inizio mese che vedeva di fronte lo Shakhtar Donetsk che ha vinto l’ultimo campionato e il Tavrija che ha trionfato nella Coppa d’Ucraina. La settima edizione della Supercoppa per il secondo anno consecutivo non si disputava tra le due eterne rivali Shakhtar Donetsk appunto e Dinamo Kiev, dopo che le prime 5 volte la sfida era stata proprio fra di loro. L’incontro non ha avuto storia e si è concluso con un repentino 7-1 a favore degli arancioneri di Mircea Lucescu che vincono così per la terza volta il trofeo, troppo grande il divario tecnico e le rose che compongono le due squadre, costruite per obiettivi diversi. Venendo invece al campionato naturalmente è troppo presto per dare giudizi, ma su una cosa possiamo essere certi, qui sì la lotta sarà a due e sempre fra le stesse due compagini già citate prima. Sui 3 incontri fin qui disputati per entrambe c’è già stata una piccola stecca, cioè un pareggio e due vittorie e per ora gode di questa situazione il Dnipro a punteggio pieno. Il Dnipro non è nuovo a partenze sprint, nel 2007/08 vinse tutte le prime 6 partite poi naturalmente si sgonfiò e terminò il torneo al quarto posto, stessa posizione raggiunta lo scorso anno che vale la disputa dei preliminari di Europa League. La prima data importante da segnare sul calendario è il 2 Ottobre, giorno in cui è fissato il primo scontro diretto tra le due regine d’Ucraina, fino ad allora (ma probabilmente anche dopo) nessuno si potrà pronunciare su un eventuale esito finale.

REPUBBLICA CECA
E’ iniziato a metà Luglio anche il campionato della Repubblica Ceca, uno dei più avvincenti dell’anno passato, in bilico fino all’ultima giornata e vinto dallo Sparta Praga con un solo punto di vantaggio sullo Jablonec e due sul Banik Ostrava. Solo due turni dei 30 totali si sono giocati e nessuna squadra è a punteggio pieno, già un piccolo segnale che facilmente regnerà un sostanziale equilibrio anche quest’anno. I campioni in carica sono partiti con il peggiore dei risultati, battuti all’esordio da una squadra neopromossa; nella seconda giornata si sono subito riscattati portando a casa i 3 punti. I granata della capitale sono impegnati contemporaneamente nell’ardua impresa di centrare la qualificazione ai gironi di Champions League attraverso i preliminari: superato agevolmente il primo nel secondo turno hanno vinto l’andata in casa 1-0 contro il Lech Poznan, sognare non è vietato. L’altra squadra della capitale, lo Slavia Praga dopo il campionato sottotono dell’anno scorso sembra aver cominciato con la stessa andatura, due partite, due pareggi, troppo poco. Identico discorso per il Banik Ostrava che inciampò nei pressi del traguardo l’anno passato portando a casa due pareggi nelle ultime due gare decisive, ha iniziato sulla stessa lunghezza d’onda con due nuovi pareggi. Anche qui nel frattempo si è assegnata la Supercoppa nazionale, di fronte c’erano ovviamente lo Sparta Praga campione di Repubblica Ceca e Viktoria Plzen trionfatore nella Coppa. I capitolini ridotti in 10 uomini dal 29’ del primo tempo per l’espulsione di Tomas Repka (protagonista della rubrica “Toh, chi si rivede” della puntata n. 29) hanno fatto loro la gara grazie a un gol nel secondo tempo ad un quarto d’ora dalla fine.


Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
Si è laureato capocannoniere del campionato svizzero 2009/10 un giovane ivoriano di 22 anni che vedete nella foto, tale Seydou Doumbia. A dire il vero sono due anni consecutivi che porta a casa questo titolo, cercando in tutti i modi di far vincere il campionato alla sua squadra, lo Young Boys. L’impresa non è riuscita, il team della capitale a secco di vittorie dal 1986 ha centrato due secondi posti, ma a livello personale è arrivata la consacrazione: l’anno passato 20 reti in 32 presenze, quest’anno stesse apparizioni ma 30 gol totali. Più di un club europeo ha messo gli occhi su di lui e come spesso accade negli ultimi anni i più svelti sono stati i russi, più precisamente quelli del CSKA Mosca, che l’anno prelevato a titolo definitivo nell’ultimo Maggio. Pensate che invece gli svizzeri dello Young Boys pescarono questo giovane talento in Giappone quando aveva soli 20 anni. Il nostro è già nel giro della nazionale maggiore con cui ha partecipato anche alla rassegna iridata sudafricana appena conclusa, per lui una sola presenza nell’ultima partita del girone contro la Corea del Nord durata solo 12 minuti, ovvio che questo è stato per lui solo un assaggio, facile pensare che più avanti sarà uno tra i protagonisti anche nella Costa d’Avorio. L’esordio nel campionato russo in corso non è ancora avvenuto e gli addetti ai lavori non vedono l’ora di vederlo alla prova con un torneo considerato decisamente più impegnativo di quello svizzero, per poterne testare le reali doti a volte inevitabilmente amplificate da campionati di livello basso. Lo attendiamo anche noi e magari un giorno lo ritroveremo protagonista di questa rubrica con un'altra maglia.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Una vecchia conoscenza del calcio italiano proveniente dalla vicina Croazia di cui la maggior parte degli appassionati hanno perso le tracce è Dario Simic (34 anni, nella foto in alto con la maglia della Croazia). Portato in Italia dall’Inter nel 1999 dopo aver vinto tutto in patria con la Dinamo Zagabria si fermò in nerazzurro per 3 anni e mezzo, ma è con il suo passaggio ai cugini del Milan che la sua carriera subisce una svolta dato che in rossonero conquista i più prestigiosi trofei sia a livello nazionale che continentale (addirittura vanta nel suo palmares due Champions League). In totale le sue stagioni al Milan sono 6 e al termine di quella datata 2007/08 dove collezionò solo 4 presenze decise di lasciare l’Italia per cercare fortuna altrove e più precisamente nel Principato di Monaco per giocare proprio nel Monaco (a dire il vero geograficamente non proprio lontanissimo dal Belpaese). Dopo il primo anno da titolare il difensore perde il posto e nella seconda tornata non scende mai in campo cosicchè nell’Aprile di quest’anno ha annunciato il suo ritorno nel club che l’ha lanciato nel grande calcio, la Dinamo Zagabria. La prima presenza l’ha incamerata la settimana scorsa nel ritorno del preliminare di quella Champions League che conosce così bene. Simic è stato un perno della difesa anche della sua nazionale avendo collezionato 100 presenze totali impreziosite anche da 3 reti; a questo livello l’esperienza più indimenticabile è sicuramente stata la partecipazione al Mondiale francese del 1998 dove la Croazia arrivò a sfiorare addirittura la finale, sconfitta in semifinale solo dalla Francia che poi trionfò (per la cronaca la repubblica della ex Jugoslavia arrivò terza).

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Domani: nessuna partita
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