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CINQUANTUNESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 23/12/2010

Questa settimana ci gustiamo un bel primo di pesce e tante curiosità sui campionati in corso…in molte zone neanche Babbo Natale ferma i campionati!






INGHILTERRA
Dopo circa un mese torniamo a far visita alla Seconda Divisione inglese, campionato molto lungo ed appassionante che si giocherà anche durante le imminenti feste come la tradizione d’oltremanica vuole. Se dovessimo designare un protagonista assoluto di questi ultimi 30 giorni questo sarebbe sicuramente il Leeds; questa vecchia conoscenza della Premier League che era sprofondata addirittura in Terza Divisione, sta velocemente scalando le gerarchie del calcio inglese per tornare nella massima serie. Avevamo lasciato il Leeds al quarto posto con 9 punti di distanza dal primo posto, poi sono arrivati 2 pareggi e 3 vittorie che lo hanno proiettato al secondo posto (anche se il Cardiff dietro a un punto deve recuperare una partita). A causa del maltempo che ha colpito anche il Regno Unito molte partite sono state rinviate quindi la classifica in alcune posizioni è un po’ sommaria dato che a recuperi effettuati le cose potrebbero cambiare. Il recupero del Leeds è stato favorito dalla piccola crisi che ha colpito le due squadre di vertice: al Cardiff sono venute le vertigini, dopo aver raggiunto il primo posto non è più riuscito a vincere nelle ultime 4 partite cogliendo un solo punto e per il Queens Park Rangers dopo 19 partite senza sconfitte sono arrivati due KO di fila (nell’ultimo weekend proprio contro il Leeds). Si è mantenuto in zona playoff l’altro team gallese di cui parlavamo alla puntata n. 47: lo Swansea alterna due risultati utili con una sconfitta e per ora rimane all’interno dei primi 6 posti che garantiscono almeno gli spareggi promozione, per conservare questa posizione fino in fondo servirà probabilmente qualcosa di più però per ora l’importante è essere lì. Spostandoci più in basso dove fino alla fine la lotta sarà avvincente come al vertice, troviamo sempre sia il Crystal Palace che il Middlesbrough. Entrambe le formazioni hanno trovato una sola vittoria negli ultimi 5 incontri e occupano ora a braccetto il terzultimo posto, ma attenzione perché in fondo alla graduatoria si sta creando una piccola frattura che potrebbe diventare sempre più difficile ricucire: infatti la posizione immediatamente precedente è il 20° posto dello Sheffield United che dista già 4 punti e una partita in meno.

SPAGNA
La Liga, dopo 16 giornate, ha fatto emergere i valori che tutti supponevano ad inizio stagione: Barcellona e Real Madrid hanno preso il largo staccando la terza piazza rispettivamente di 10 e 8 lunghezze. La formazione della capitale ha guidato la classifica dalla 7’ alla 12’ giornata, poi nel turno successivo ha dovuto consegnare nelle mani dei rivali di sempre la prima piazza. Soffermiamoci un attimo su quella partita, un 5-0 perentorio, per chi ha visto la partita addirittura stretto per i blaugrana. Il team di Guardiola ha dominato in lungo e in largo, a chi piace vedere il calcio da un altro punto di vista, sembrava di essere di fronte all’eterna battaglia del Bene contro il Male, i buoni contro i cattivi e si sa, alla fine il Bene trionfa sempre. La faccia pulita del supercampione Messi che dà spettacolo e prende calci senza battere ciglio contro quella un po’ da scugnizzo di Cristiano Ronaldo che non perde mai occasione di giocare sporco lontano dagli occhi dell’arbitro; la serenità e l’onestà di Guardiola contro l’arroganza di Mourinho che riesce ad essere antipatico talvolta anche ai suoi tifosi. Il Barcellona ha sfoderato la prestazione perfetta ed ha servito la “manita”, come la chiamano gli spagnoli, al Real Madrid facendolo sembrare piccolo piccolo. Quella ai rivali di sempre però non era la prima “manita” dell’anno perché già il Siviglia alla 9’ giornata l’aveva ricevuta e in seguito anche Real Sociedad ed Espanyol hanno ricevuto lo stesso trattamento, senza dimenticare l’8-0 all’Almeria. In pratica la squadra catalana sembra sempre più forte, vince, anzi spesso stravince, le partite con estrema facilità (ha una media gol realizzati superiore ai 3 a partita) però non riesce a staccare l’avversario giurato di inizio stagione. Ovviamente anche di fronte ai blancos occorre levarsi il cappello, sono un team costruito per vincere tutto con alla guida uno dei tecnici più titolati ed infatti dopo la scoppola dello scontro diretto si sono rialzati immediatamente e non hanno più perso contatto dal Barcellona. I madri disti riescono a fare proprie le partite con un po’ più di fatica ma alla fine sono sempre lì e c’è da giurarci non molleranno fino alla fine. Abbiamo lasciato poco spazio alle altre squadre ma ci ripromettiamo di tornare presto nella penisola iberica per analizzare anche il resto della classifica.

SERBIA
Parlare del campionato serbo senza accennare agli episodi di Genova in occasione della partita valevole per le qualificazioni ai prossimi Europei è impossibile. Non ci sono parole per descrivere quello che è successo più di due mesi fa, tutti siamo responsabili, lo stato italiano in primis che per i tifosi locali inventa qualsiasi sorta di archibugio per rendere le nostre trasferte sempre più difficili (vedi la tessera del tifoso), e poi lascia libero accesso allo stadio ai tifosi serbi che non sono proprio famosi per essere i più tranquilli d’Europa. In tutta franchezza chi scrive non è d’accordo neanche con la vittoria a tavolino assegnata all’Italia, visto che non è giusto penalizzare pesantemente la Federazione serba per colpa di questo manipolo di delinquenti, ma su questo argomento si potrebbe dibattere per ore. Cerchiamo di voltare pagina sperando che non accada più nulla del genere e parliamo di calcio giocato. Ci eravamo occupati di questo torneo dopo la 6’ giornata, quando in testa a pari merito c’erano Partizan Belgrado e Stella Rossa, in pieno rispetto dei pronostici. Oggi, nove turni dopo, quindi a giro di boa completato e in piena sosta invernale (la disputa riprenderà a Febbraio 2011), le prime due posizioni sono sempre appannaggio dei due team già noti ma il Partizan Belgrado ha preso le distanze riuscendo a staccare gli avversari di 5 punti. A dire il vero era stata la Stella Rossa a mettere la testa avanti per prima dopo la 6’ giornata, ma le distanze si sono riequilibrate quando nel primo dei due sentitissimi derby della capitale il Partizan Belgrado ha avuto la meglio espugnando il campo dei cugini per 1-0. Successivamente, per i campioni in carica è arrivata un’altra serie di vittorie (ora sono 8 consecutive) tutte con almeno 3 gol segnati e con questi numeri si propone per il quarto anno consecutivo come squadra da battere. La Stella Rossa dal canto suo sta cercando con tutti i mezzi di interrompere il dominio dei rivali con un andamento più che buono ma contro un avversario del genere occorre non sbagliare mai un colpo e soprattutto fare proprio qualche scontro diretto. I biancorossi della capitale dopo il derby perso hanno subito il contraccolpo psicologico perdendo anche la gara successiva, poi però si sono ripresi inanellando 4 vittorie filate, fino a giungere all’ultima partita del girone d’andata dove in vantaggio per 2-0 ad un quarto d’ora dalla fine si sono fatti rimontare sul 2-2 dal Vojvodina: l’allenatore ha pagato con l’esonero questo risultato e ora sulla panchina scomoda dei campioni d’Europa 1990/1991 è arrivato proprio uno degli artefici di quel trionfo, Robert Prosinecki.

BELGIO
In Belgio, dove avevamo fatto l’ultima analisi alla puntata n. 42, siamo arrivati alla giornata numero 20, si viaggia spediti per finire la regoular season ai primi di Marzo e poi dare il via ai successivi due mini-tornei che decreteranno la vincente dello scudetto e le qualificate alle Coppe europee. Si parlava qualche settimana fa di un Racing Genk in fuga, in effetti la squadra delle Fiandre con 9 vittorie e 2 pareggi nelle prime 11 giornate era riuscita ad avere un vantaggio sulla seconda di ben 7 punti; nella seconda parte di torneo poi disputata finora, la marcia è stata piuttosto da squadra da metà classifica più che da team di vertice così che le vecchie volpi dell’Anderlecht hanno via via recuperato terreno fino a riprendersi la vetta della classifica qualche settimana fa. A testimonianza però che quest’anno il titolo per i capitolini non sarà per niente facile, sta il fatto che due giornate fa al primo posto era riuscito a tornare il Racing Genk, sfruttando il pareggio casalingo dell’Anderlecht contro il Lokeren, ma nell’ultimo weekend si è verificato un nuovo avvicendamento grazie al brutto pareggio per 1-1 del Racing Genk in casa del modesto Lierse. Una delle cause del rallentamento del team che nelle prime giornate era in fuga solitaria, sta nella fine del periodo di grazia del suo bomber principe Jelle Vossen: per lui solo 2 reti nelle ultime 7 partite che comunque lo hanno fatto salire a 16 marcature stagionali superando già il bottino di 15 totali con cui Romelu Lukaku vinse la classifica marcatori l’anno passato. Ragionando in ottica futura il primo obiettivo per tutti i club di vertice è il raggiungimento di uno dei primi sei posti mettendo in cascina più punti possibili; da questo lotto, ora come ora, rischia di essere escluso il Bruges che sta vivendo davvero una brutta stagione. Il campionato belga a Natale non si ferma essendo previsti altri due turni nel giro di pochi giorni prima della fine del 2010.

GRECIA
A metà del guado anche in Grecia, ci soffermiamo per un’attenta analisi prenatalizia. Partendo come si conviene dall’alto, sul gradino più alto del podio c’è l’Olympiakos, di certo non una novità da queste parti. Il team del Pireo sta disputando un ottimo torneo, dove ha sì trovato 3 sconfitte, ma ha rimediato lasciando ancora vuota la casella dei pareggi così che le vittorie risultano essere 12. Questo andamento, che con i 3 punti sappiamo tutti essere il più fruttifero, ha portato i biancorossi a staccare la seconda in classifica di 5 punti. A parte il primo KO della stagione, ricevuto alla prima giornata contro l’Iraklis a fine Agosto, le altre due sconfitte sono arrivate sempre fuori casa contro due squadre quotate come Panathinaikos ed AEK Atene, quindi battute d’arresto che ci possono stare. A conti fatti quindi l’Olympiakos ha vinto tutte le gare casalinghe e nel girone di ritorno avendo anche le sfide difficili tra le mura di casa sarà un notevole vantaggio. Veniamo ai campioni in carica del Panathinaikos che occupano la seconda piazza: per ora probabilmente hanno pagato i troppi incontri visto l’impegno nei gironi di Champions League (a differenza dell’Olympiakos che non aveva Coppe europee da giocare), ma l’avventura europea è finita quindi nel girone di ritorno dovranno cercare in tutti i modi di agganciare i rivali che li precedono. Scendendo ancora troviamo appaiate al terzo posto l’AEK Atene capace di ottimi risultati con le grandi e di grossi scivoloni con i team minori e il PAOK Salonicco che nella prima analisi (vedere la puntata n. 43) avevamo segnalato come squadra in crisi; i bianconeri hanno rialzato la testa velocemente ottenendo 6 vittorie nelle ultime 9 gare. Infine segnaliamo come il capocannoniere in carica di questo campionato Djibril Cissè (vedere la rubrica “I RE DEL GOL” della puntata n. 28), stia veleggiando verso la riconferma del suo titolo: dopo 15 giornate è già a quota 13 gol fatti, staccando di 5 gol i più diretti inseguitori.


Rubrica nella Rubrica IL PIATTO FORTE
Il nostro chef questa settimana ci propone “Farfalle al salmone”. Le farfalle sono quelle che ha cercato di prendere Marco Storari in occasione dell’uscita a vuoto che ha permesso alla Lazio di segnare il gol del momentaneo pareggio nella sfida contro la Juventus. Il grossolano errore è arrivato a poche ore di distanza dalle dichiarazioni di Del Neri in cui riferiva che con uno Storari così neanche Buffon al suo rientro sarà sicuro di ritrovare il posto da titolare. L’uscita a farfalle quindi è sembrata quasi un intervento di un invisibile entità suprema a difesa dei campioni e delle qualità con la “Q” maiuscola per mettere in evidenza le avventate dichiarazioni dell’allenatore bianconero. La domanda è: quale allenatore al mondo avendo Buffon in rosa non lo impiegherebbe preferendogli qualcun altro? Le parole di Del Neri sono da capire se volte a tenere alta la tensione di Storari che con l’avvicinarsi di Gennaio potrebbe perdere concentrazione pensando che in ogni caso al rientro del compagno di squadra il suo posto sarebbe la panchina; le stesse parole, invece, sono meno condivisibili se corrispondono al suo reale pensiero. Fermo restando che il sostituto di Buffon per ora si è comportato egregiamente (vedi anche il rigore parato contro il Chievo Domenica scorsa), relegare in panchina il numero 1 della Nazionale, oltre che una scellerata scelta tecnica, sarebbe un autorete clamorosa anche in previsione di una cessione di Buffon a fine stagione. In definitiva secondo noi il rientrante Gigi, una volta recuperata la forma ottimale, dovrà giocare in ogni caso e Storari dovrà rassegnarsi a fargli da secondo almeno fino a Giugno quando tutti gli scenari potrebbero essere stravolti. In una squadra, come in un’azienda, le gerarchie sono importanti e ancora di più lo sono in un ruolo delicato come il portiere, pensiamo che i dirigenti della Juventus abbiano parlato chiaro a Storari prima di fargli accettare di firmare per loro, quindi cercare di cambiare le carte in tavola a metà partita può solo portare a spiacevoli conseguenze…per tutti!



Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Ci occupiamo in questa puntata di un personaggio magari non troppo noto, ma che a suo modo è sicuramente entrato nella nostra storia. Se la foto in alto ancora non vi ha suggerito niente vediamo se con il nome, Papa Bouba Diop, si apre qualche cassetto nella memoria che ogni calciofilo che si rispetti ha. Se ancora non avete ancora inquadrato il nostro protagonista potrebbe aiutarvi sapere che le gesta più popolari le ha ottenute con la propria Nazionale più che con le squadre di club dove ha militato. Nato a Dakar, capitale del Senegal, 32 anni fa, di mestiere fa il centrocampista ed è colui che mise a segno il primo gol dei Mondiali nippo-coreani nella gara inaugurale che metteva di fronte la sua Nazionale ai campioni del mondo della Francia. Ora abbiamo svelato ogni mistero e ognuno di noi ricorderà i dettagli, il suo fu l’unico gol della partita, quello che diede l’inizio alla figuraccia della Francia a quei Mondiali chiusi senza neanche un gol all’attivo. Il Senegal invece si fermò ai quarti di finale, raggiunti anche grazie ad altre due marcature di Bouba Diop. Ben più anonima, come dicevamo, la carriera a livello di club: all’epoca di questa rassegna il nostro militava tra le fila del Lens dopo una breve esperienza in alcuni club svizzeri, ma alla fine della stagione 2003/2004 sbarca in Inghilterra per giocare nel Fulham. La sua avventura inglese comincia con un’annata molto positiva condita anche da 6 reti (suo record personale in una stagione) e piano piano diventa un punto fermo della formazione londinese. Dopo 3 anni nella capitale si trasferisce al Portsmouth per cercare di vincere qualche trofeo, e vi riesce al primo colpo centrando il trionfo in FA Cup salvo poi vivere in prima persona il declino di questo club fino alla clamorosa retrocessione dell’anno passato. Durante l’ultima estate decide così di lasciare il club e l’Inghilterra per trasferirsi in Grecia all’AEK Atene dove non sta disputando una stagione esaltante forse anche a causa di un non totale ambientamento nel calcio ellenico.

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wjuventus2
commento del 23/12/2010 alle 11:39 in risposta a
Gianlu85
Secondo me l'intenzione della società è quello di venderlo e fare cassa! Hanno trovato un portiere (Storari) che sta facendo benissimo e probabilmente sono contenti cosi!! Buffon ha più di 30 anni e se arriva l'offerta buona non ci pensano 2 volte a venderlo. Molti dicono che non sia più quello di una volta ma io non la vedo cosi.. Prima di tutto sappiamo tutti che Buffon l'anno scorso ha giocato con dei problemi alla schiena e quindi non poteva rendere al 100% e quest'anno non ha ancora giocato! Quindi direi che è ingiudicabile. In più lui non è solo un portiere ma è qualcosa di più. E' trascinatore della squadra, è carismatico, guida bene la difesa e con i piedi è una sorta di regista molto arretrato. Praticamente un libero! Portieri cosi completi ne esistono pochi, aspettiamolo al 100% e lui dimostrerà di essere quello che realmente è: un grandissimo campione!

Condivido in pieno quello che dici, però nella situazione in cui si è venuta a trovare la Juve (dopo calciopoli) la cessione ad un prezzo considerevole potrebbe essere una buona mossa. Il fatto però di non farlo giocare farebbe solo scendere il prezzo e quindi questa ipotesi svanirebbe...
RISPONDI

Gianlu85
commento del 23/12/2010 alle 11:11 in risposta a
juve nel cuore
non dimentichiamoci però che sono almeno 2 anni che Buffon non è più quello di una volta..ritengo che sia diventato un portiere nella media..bravo ma nella media.. non cè più il vecchio Gigi!
non fa la foto di natale...si fa vedere alle feste.... brutta roba!

Secondo me l'intenzione della società è quello di venderlo e fare cassa! Hanno trovato un portiere (Storari) che sta facendo benissimo e probabilmente sono contenti cosi!! Buffon ha più di 30 anni e se arriva l'offerta buona non ci pensano 2 volte a venderlo. Molti dicono che non sia più quello di una volta ma io non la vedo cosi.. Prima di tutto sappiamo tutti che Buffon l'anno scorso ha giocato con dei problemi alla schiena e quindi non poteva rendere al 100% e quest'anno non ha ancora giocato! Quindi direi che è ingiudicabile. In più lui non è solo un portiere ma è qualcosa di più. E' trascinatore della squadra, è carismatico, guida bene la difesa e con i piedi è una sorta di regista molto arretrato. Praticamente un libero! Portieri cosi completi ne esistono pochi, aspettiamolo al 100% e lui dimostrerà di essere quello che realmente è: un grandissimo campione!
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juve nel cuore
commento del 23/12/2010 alle 10:57 in risposta a
wjuventus2
Da un'interista non vorrei che il grande "Gigi" fosse inteso Del Neri...

non dimentichiamoci però che sono almeno 2 anni che Buffon non è più quello di una volta..ritengo che sia diventato un portiere nella media..bravo ma nella media.. non cè più il vecchio Gigi!
non fa la foto di natale...si fa vedere alle feste.... brutta roba!
RISPONDI

molly
commento del 23/12/2010 alle 09:27

no no Buffon......
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wjuventus2
commento del 23/12/2010 alle 09:07 in risposta a
molly
il nostro giornalista ancora una volta ha colpito nel segno con la sua rubrica...grande Gigi (detto da un'interista).... :-)

Da un'interista non vorrei che il grande "Gigi" fosse inteso Del Neri...
RISPONDI

molly
commento del 23/12/2010 alle 08:22

il nostro giornalista ancora una volta ha colpito nel segno con la sua rubrica...grande Gigi (detto da un'interista).... :-)
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