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…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 14/04/2011
L’appuntamento immancabile che ogni giovedì si ripete puntuale arriva fresco fresco a sfamare la voglia di calcio internazionale su un sito che abitualmente tratta un calcio più…locale.
GERMANIA
Vogliamo parlare qui della Seconda Divisione tedesca quando al termine della regular season mancano 5 turni e il varco che porta alla promozione diretta, riservato a sole due squadre, comincia a stringersi. Alla fine dei due classici gironi di andata e ritorno ci sarà per la terza classificata la coda dello spareggio contro la terzultima della Bundesliga con la promozione che diventerebbe tutt’altro che semplice. Il posticipo dell’ultima giornata metteva in palio una buona fetta di stagione visto che Bochum ed Hertha Berlino, le due retrocesse dell’anno scorso, sono proprio due delle formazioni in lotta per l’immediato ritorno in paradiso. In caso di vittoria del Bochum padrone di casa il vertice della classifica si sarebbe compattato tremendamente rendendo molto appassionante il finale di stagione; non che questo non lo sarà ugualmente ma la netta vittoria dei capitolini per 2-0 ha fatto capire a tutti qual è l’undici che sicuramente l’anno prossimo giocherà nella massima serie. L’Hertha Berlino ha ora un vantaggio di 7 punti sulla terza e potrà gestire in modo intelligente le restanti partite. Dal canto suo il Bochum, che con questo risultato negativo vede interrompersi una serie di 15 partite dove erano arrivate 12 vittorie e 3 pareggi, per evitare lo spareggio dovrà fare la corsa sull’Augsburg secondo in classifica che dista solo 3 punti. Gli uomini di Augusta però sono un cliente molto scomodo, anche loro in striscia positiva da 9 partite (ultimo KO proprio col Bochum) vogliono evitare a tutti i costi lo spareggio visto che sarebbe un revival dell’anno passato quando ebbero poi la peggio contro il Norimberga e si dovettero accontentare di nuovo della Seconda Divisione; l’Augsburg non ha mai raggiunto la massima serie e anche per questo vedersela sfuggire nuovamente sarebbe un delitto. In ogni caso il terzetto che si giocherà il bersaglio grosso è composto e salvo clamorosi ribaltoni non lascia spazio al ritorno di altre formazioni. In coda invece l’unico verdetto praticamente certo è la retrocessione dell’Arminia Bielefeld, mentre c’è una lotta a tre che vede coinvolto anche il Karlsruher per evitare non solo l’altro posto che sancirebbe la discesa diretta, ma anche la terzultima piazza che farebbe spareggiare con la terza classificata della Terza Divisione: insomma bagarre anche nelle parti basse con tante “Nobili decadute” che cercano di non sparire dal calcio che conta.
OLANDA
Dopo averne parlato nella
puntata n. 59
riprendiamo il discorso dell’Eredivisie prossima alla sua conclusione (mancano 4 turni). Guardando la classifica a questo punto si può notare benissimo la divisione in blocchi: del primo blocco fanno parte le tre squadre che lottano per il titolo, nel secondo blocco ci sono le quattro pretendenti ad un posto in Europa League, nel terzo blocco i due team che accederanno agli spareggi salvezza e all’ultimo posto la squadra che retrocederà direttamente. Partendo dal fondo, ormai c’è ben poco da fare, il Willem II ha più di un piede in Seconda Divisione e dovrà salutare la massima serie dopo una permanenza durata 24 anni con anche diverse apparizioni in Europa: già da diverse stagioni i risultati erano abbastanza deficitari ma quest’anno si è toccato il fondo avendo colto solo 2 vittorie su 30 incontri e con una media gol subiti di poco inferiore ai 3 a partita. Volando invece alla lotta per lo scudetto questa è più viva che mai: come si diceva sono coinvolte tre squadre, i campioni in carica del Twente, il PSV e l’Ajax. Al primo posto c’è proprio il Twente che ha spodestato il PSV sul gradino più alto del podio (che lo occupava da fine Novembre) nel migliore dei modi facendo suo lo scontro diretto con un secco 2-0; lo scorso weekend a dire il vero il PSV avrebbe avuto la possibilità di riagganciare in vetta i campioni sfruttando il loro pareggio ma anche le lampadine non sono andati oltre all’X casalingo contro l’Heerenveen. Saranno forse le fatiche di Europa League che si fanno sentire e l’Ajax ringrazia avvicinandosi ulteriormente alla vetta: terzo posto occupato dai lancieri con un punto di ritardo sul PSV e 3 sul Twente, da segnalare un probabile finale thrilling con il calendario che propone all’ultima giornata Ajax-Twente. Ricordiamo che solo le prime due classificate accedono alla Champions League, la terza si dovrà accontentare dell’Europa League assieme alla vincente dei playoff che si disputeranno tra le formazioni che finiranno tra il 4° e il 7° posto, verosimilmente ADO Den Haag, AZ Alkmaar, Groningen e Roda.
FRANCIA
Le righe che seguono sono dedicate al campionato francese e hanno l’intento di spiegare la situazione attuale di questo torneo quando alla proclamazione del vincitore mancano 8 giornate. Nonostante tutto resiste al primo posto il Lille di cui già nella
puntata n. 59
mettevamo in risalto le qualità non senza dimenticare che comunque si trattasse di una sorpresa. A così poche giornate dal traguardo in casa del Lille al miracolo ora ci stanno seriamente pensando e segnali positivi arrivano dalle avversarie che mancano clamorose occasioni di avvicinamento: nello specifico il Lille nell’ultimo turno ha trovato la sua quarta sconfitta stagionale nel Principato di Monaco dove certo non scoppiano di salute ma dove hanno un disperato bisogno di punti e il Marsiglia, che in questo momento è la più diretta inseguitrice ed è chiamata a difendere lo scudetto vinto l’anno passato, non va oltre il pareggio interno con il Tolosa rosicchiando solo un punto. I punti di vantaggio del Lille ora sono 3, quelli in palio sono 24 quindi può ancora succedere di tutto. Potrebbe succedere anche che tra i due litiganti godesse il terzo che in questo caso corrisponde al nome del Lione che di punti da recuperare ne ha 5. La capolista non ha scontri diretti con le inseguitrici ma anzi potrà godere dell’incrocio tra le inseguitrici che il calendario mette in programma fra 4 giornate, anche questo è un aspetto molto interessante se sfruttato a dovere; tirando le somme se al Lille non tremeranno le gambe sulla linea d’arrivo quest’anno ce la può davvero fare a riportare il titolo a casa dopo 57 anni. Male che vada comunque per “gli alani” un posto nella prossima Champions League dovrebbe essere certo visto che le prime 3 del campionato ne hanno diritto; per l’Europa League invece il pass si ottiene arrivando quarti in campionato oppure vincendo una delle due coppe nazionali quindi il Paris Saint Germain che fino a poche settimane fa era in lotta per il titolo, con una sola vittoria nelle ultime 5 gare rischia di rimanere fuori dall’Europa. Esclusione praticamente certa per il Bordeaux che dopo 4 partecipazioni consecutive tra Champions League ed Europa League vede finire una stagione fallimentare consapevole del fatto che se si vuole tornare a lottare per certi traguardi sarà necessaria una rivoluzione. In coda oltre allo spacciato da tempo Arles-Avignon anche il Lens vede materializzarsi la Seconda Divisione mentre Monaco e Auxerre sono in piena lotta: i borgognesi potrebbero essere considerata la Sampdoria di Francia dato che dopo l’ottimo terzo posto dell’anno passato era riuscita in estate addirittura a raggiungere i gironi di Champions League, ma tutti questi sforzi si sono poi ripercossi sul campionato facendola rimanere a digiuno di vittorie per quasi 4 mesi.
BULGARIA
Abbiamo parlato l’ultima volta del campionato bulgaro nella
puntata n. 52
quindi, complice anche la lunga pausa, è da diverso tempo che non ci fermiamo da queste parti: non che sia cambiato molto nella sostanza però ci sono ugualmente numerosi spunti interessanti da portare alla luce. Avevamo lasciato a metà torneo il Litex Lovech in fuga e il 2011 non ha portato sostanziali cambiamenti, anzi: la striscia di vittorie consecutive è arrivata a 13 interrotta proprio nell’ultimo weekend col pareggio casalingo contro il CSKA Sofia. La fuga continua dunque, anzi il divario si è ampliato, sono 8 lunghezze di ritardo del Levski Sofia che anche in quelle rarissime occasioni in cui i capoclassifica non vincono non riescono ad approfittarne. A conti fatti quindi ci sono delle solide basi per una riconferma del Litex Lovech campione che metterebbe in bacheca il quarto titolo della sua storia, nonostante la cessione a Gennaio del suo bomber principe capocannoniere dello scorso torneo (vedere la rubrica “I RE DEL GOL” della
puntata n. 37
) Wilfried Niflore. Agli altri le briciole dunque, che briciole non sono nel caso si dovesse arrivare secondi o terzi, visto che si accederebbe comunque alla Coppa europea minore e questo obiettivo sarà sicuramente appannaggio del Levski Sofia, ma sul nome della seconda squadra c’è ancora bagarre: in particolare si sta vivendo un appassionante derby tra le altre due più grandi società della capitale CSKA Sofia e Lokomotiv Sofia. Se per i secondi la zona Europa è sempre stata alla portata durante l’anno non è così per i primi che hanno dovuto operare un super-recupero: alla 10’ giornata erano lontani 9 punti dal terzo posto ma ora dopo 8 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta il terzo posto lo occupano, il problema da qui alla fine sarà mantenerlo, molto importante sarà lo scontro diretto col Lokomotiv Sofia previsto fra 3 turni. Nello scorso appuntamento citavamo anche il quarto di finale della Coppa nazionale che metteva di fronte ancora una volta Litex Lovech e Levski Sofia: gli arancioni hanno avuto la meglio anche in quella occasione, stavolta grazie ai calci di rigore, segno che in questi anni sono proprio loro i dominatori.
Rubrica nella Rubrica
I RE DEL GOL
“Lo scozzese che conquistò l’Irlanda”, questo potrebbe essere il soprannome di GARY TWIGG, l’attaccante nato a Glasgow 27 anni fa che ha fatto fortuna nell’isola di smeraldo. Il giovane calciatore a dire il vero cominciò la sua carriera da professionista in Inghilterra nel Derby County riuscendo anche ad esordire in Premier League nella stagione 2001/02. Da quel momento in poi però iniziarono per lui una serie di esperienze nelle leghe minori sia dell’Inghilterra che della Scozia con alterne fortune. L’incontro con l’Irlanda lo fa nel 2009 quando il più titolato club del paese, lo Shamrock Rovers, se ne assicura le prestazioni, credendo in lui per cercare di colorare nuovamente lo scudetto di biancoverde. Fin dal primo anno si capisce che la scelta si era rivelata azzeccata, allo Shamrock Rovers il titolo sfugge per pochi punti ma l’attaccante segna 24 reti in 34 presenze e vince la classifica marcatori. In pochi potevano pensare però che il meglio doveva ancora arrivare: nella stagione 2010 lo Shamrock Rovers vince il suo 16° scudetto a distanza di 16 anni dall’ultimo trionfo e lo fa anche e soprattutto grazie ai gol di Gary Twigg che vince nuovamente la graduatoria dei bomber (21 reti in 29 presenze). Di meglio davvero non ci si poteva aspettare da questo binomio, ma nell’estate scorsa il club e il giocatore si sono tolti un’altra soddisfazione, giocare il turno preliminare di Europa League contro la Juventus; non è certo una cosa di tutti i giorni, in modo particolare per le squadre irlandesi trovarsi di fronte ad una società così gloriosa, di conseguenza le due sconfitte maturate (in Italia sul neutro di Modena sotto un autentico nubifragio, chi c’era lo può testimoniare!!!) sono state accettate di buon grado. Nel frattempo il campionato irlandese 2011 è cominciato da qualche settimana e dopo 6 turni in vetta alla classifica dei cannonieri con 4 gol indovinate chi c’è? Sempre lui…Gary Twigg, “Lo scozzese che conquistò l’Irlanda”.
Rubrica nella Rubrica
TOH, CHI SI RIVEDE
Questa che stiamo per raccontare è un’altra storia che si può tranquillamente inserire nell’elenco delle scommesse perse da parte dell’Inter “gestione Moratti” primo periodo. La fotografia in alto ritrae un non più giovanissimo Nwankwo Kanu (compirà 35 anni il prossimo Agosto) che i tifosi della beneamata squadra nerazzurra non hanno mai dimenticato, non tanto per le sue gesta all’interno del rettangolo di gioco, ma piuttosto per la sua trafila abbastanza curiosa. Kanu, nigeriano di professione attaccante, nei primi anni ’90 era una promessa del calcio internazionale messosi in luce ai Mondiali Under 17 e dopo 3 stagioni nelle fila dell’Ajax viene acquistato dal club milanese a soli 20 anni. L’Italia non portò di certo fortuna al nostro protagonista in quanto, poco dopo essere arrivato nel nostro paese, gli venne diagnosticata una disfunzione cardiaca che sembrava addirittura comprometterne definitivamente la carriera. Niente di tutto questo, il patron Moratti pagò di tasca propria il delicato intervento chirurgico al giocatore facendo in modo di riabilitarlo totalmente al calcio giocato, salvo poi non credere in lui vendendolo poco dopo il suo ritorno in campo. Fu l’Arsenal di Arsène Wenger ad accaparrarsi l’attaccante e lui nelle prime stagioni ricambiò la fiducia con un buon bottino di gol; nel prosieguo della sua avventura londinese però Kanu andò in calando e dopo 5 stagioni e mezzo cambia maglia convinto dal West Bromwich Albion. Anche con la sua nuova casacca le fortune furono alterne, il primo anno raggiunse un’insperata salvezza che l’anno successivo proprio non si riuscì ad evitare. Alla soglia dei 30 anni decide di dare il via ad una nuova esperienza con il suo passaggio ad un altro club inglese, il Portsmouth. La scelta si è rivelata piuttosto felice, visto che con la maglia dei “Pompey” ha raggiunto forse il picco della sua carriera: nella prima stagione riesce a tornare in doppia cifra totalizzando 10 gol in campionato e nella seconda trascina la sua squadra alla vittoria in FA Cup dopo 69 anni siglando l’unico gol della finale contro il Cardiff City; se a tutto ciò aggiungiamo che, nonostante la retrocessione in Seconda Divisione dell’anno passato, oggi sta disputando la quinta stagione con il Portsmouth, possiamo dire che il suo nome e quello del club saranno legati a doppio filo per sempre.
News commentabile da utenti registrati
- News commentabile da utenti non registrati
:-)
commento del 14/04/2011 alle 22:31
grande rubrica come sempre... Grande Merca continua così!!!
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