05/04/2022 -
La società di via della Canalina attende fiduciosa l’intervento dell’Amministrazione per risolvere una situazione in stallo da quasi tre anni
Reggio Calcio, ora il Comune deve intervenire
Ives Motti: “Ci hanno garantito che faranno i lavori entro l’estate. Sono saltati tutti i tornei, con conseguente danno di immagine ed economico"
Due anni senza tornei, due anni che hanno creato non pochi problemi alla Reggio Calcio, ora desiderosa di riprendere l’attività a pieno regime, non solo con i campionati invernali, che stanno andando a gonfie vele, almeno in termini di risultati, ma anche con tutti i tornei estivi, fiore all’occhiello della società di via della Canalina. “Attualmente, ma anche durante i due anni di Covid, l’impianto è esclusivamente aperto per consentire allenamenti e partite a porte chiuse, in quanto manca il rispetto delle norme di sicurezza per ospitare il pubblico: tale situazione ci ha creato un danno di immagine ed economico non indifferenti - spiega Ives Motti, segretario da sempre, figura storica della Reggio Calcio della quale è tra i soci fondatori - Siamo in attesa che il Comune intervenga per sanare quanto deve: l’Amministrazione ci ha infatti garantito che in primavera-estate avrebbe iniziato e portato a termine i lavori di adeguamento della struttura, in modo che l’attività potesse riprendere regolarmente, a tutti i livelli, a partire da settembre”.
Ma qual è realmente la situazione della Reggio Calcio, che vanta ancora uno tra i più apprezzati impianti della provincia? “A oggi, come abbiamo già detto, non possiamo far entrare nessuno all’interno della struttura, se non i giocatori, i dirigenti accompagnatori, gli allenatori e gli arbitri, mentre i genitori sono confinati sulla strada, fuori dalle mura di cinta e devono guardare la partita dalle feritoie dei cancelli. L’impianto sportivo, infatti, non è considerato agibile al pubblico: per renderlo tale il Comune deve sistemare le uscite di sicurezza, l’impianto elettrico e costruire i bagni da zero, visto che quelli che avevamo sono stati ritenuti non a norma e quindi li abbiamo eliminati. Come se non bastasse, il nostro sintetico gode ancora di un solo ultimo anno di omologazione, dopodiché il manto erboso dovrà essere completamente rifatto, visto che anche i campi in erba artificiale hanno una scadenza e noi a quella data ci siamo praticamente arrivati dopo 25 anni di utilizzo, considerando infatti che la nostra struttura di gioco venne creata nella stagione 96-97. Ora abbiamo un immediato e urgente bisogno che siano realizzate almeno le cose essenziali il prima possibile, per poter riaprire l’impianto al pubblico e ricominciare ad ospitare i nostri tornei. Quest’anno, infatti, sono saltate tutte le manifestazioni in programma: quella del 25 aprile, che ospitava ben 11 squadre professionistiche; il torneo Savastano e quello del Primo Maggio, per citare le più importanti; tre iniziative che non abbiamo potuto organizzare con conseguenti e inevitabili danni sia a livello di immagine che sotto il profilo economico. Siamo soltanto riusciti a organizzare il torneo dei Centri di Formazione dell’Inter, l’8 dicembre scorso, ma solo perché siamo stati gentilmente ospitati dal Circolo Onde Chiare, che ringrazio, che ci ha messo a disposizione il suo terreno sintetico; peccato però che non fossimo a casa nostra, dove infatti non avremmo potuto organizzare neppure quella manifestazione. Dopo l’anno del Covid, in cui avevamo registrato un calo delle iscrizioni, fortunatamente quest’anno stiamo tornando sui livelli pre-pandemici, come numero di atleti, a livello di Settore giovanile, ma con tanti ragazzi da gestire non possiamo assolutamente permetterci di non ripartire a settembre con l’impianto perfettamente a norma e soprattutto agibile al pubblico. A questo punto mi auguro che il Comune mantenga quanto promesso”.
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