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DICIASSETTESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 25/03/2010

L’imperdibile appuntamento settimanale per dare una sbirciatina al di fuori dei nostri confini, non solo provinciali, ma addirittura nazionali o continentali…con le nostre analisi ci spingiamo molto lontano!!!





OLANDA
Per la terza settimana consecutiva analizziamo l’accaduto in Eredivisie, questo perché, come segnalato in precedenza, nel weekend era previsto lo scontro diretto tra le prime due della classe con l’Ajax pronto ad approfittarne. Andiamo con ordine e cominciamo col vedere l’esito del match clou: PSV-Twente hanno chiuso l’incontro sull’1-1, questo permette al Twente di fare un passo importante verso il titolo (mancano 6 turni alla fine) mantenendo alla distanza di sicurezza di 5 punti i diretti avversari. Il PSV con questo pareggio arriva a 3 partite consecutive senza vittoria, dove ha colto solo 1 punto e chiude un mese nerissimo dove è arrivata anche l’eliminazione dall’Europa League. Come era previsto, in caso di pareggio nel big match, l’Ajax ne avrebbe approfittato salendo al secondo posto, scavalcando proprio il PSV (che a questo punto non si qualificherebbe neanche per la Champions League) e così è stato, passeggiando in casa dell’ultima in classifica, sfoderando l’ennesima goleada della stagione (5-1 all’RKC Waalwijk), ottenendo l’ottava vittoria consecutiva e portando la già incredibile media gol oltre le 3 reti a partita (85 gol in 28 giornate). Dando un’occhiata al calendario, per il Twente non riuscire a vincere il primo titolo della sua storia (l’altro lo vinse l’Enschede nel 1926 prima della fusione) sarebbe un peccato mortale, l’Ajax sulle ali dell’entusiasmo ce la metterà tutta per recuperare i 4 punti di svantaggio, ma forse la rimonta è cominciata un po’ tardi e mantenere il secondo posto sarebbe già un bel risultato se si pensa che poche giornate fa era distante ben 9 punti

GRECIA
Altro salto in Grecia dove nell’ultimo turno si sono giocati incontri decisivi per il campionato che si chiuderà fra 3 giornate. Si parlava nella puntata precedente dell’ostacolo che il Panathinaikos primo in classifica poteva incontrare nello scontro diretto con l’Olympiakos e la previsione si è rivelata giusta visto che la partita è stata vinta dai secondi in casa dei primi per 1-0. Il vero rischio non era tanto l’avvicinamento dei rivali di giornata che si sarebbero portati di nuovo a 4 punti di distacco, ma il tallonamento del PAOK che vincendo la partita casalinga con l’AEK Atene sarebbe andato a -2. I verdi di Atene però possono ringraziare i cugini perché l’AEK ha vinto la sfida 1-0 ed ha condannato direi definitivamente il PAOK alla fine della sua lotta per lo scudetto. Ora il Panathinaikos deve quindi gestire un vantaggio di 4 punti in 3 giornate e calendario alla mano non dovrebbe più avere particolari difficoltà ad aggiudicarsi il 20° titolo della sua storia. Il secondo pass per la partecipazione alla prossima Champions League non viene dato alla seconda classificata alla fine del torneo, come erroneamente detto in precedenza, ma alla vincente del mini-girone a 4 a cui parteciperanno le squadre dal 2° al 5° posto. A questo girone sono già qualificate Olympiakos, PAOK e AEK, per l’ultimo posto è in ottima posizione l’Aris Salonicco con un vantaggio di 5 punti sul Kavala.

REPUBBLICA CECA
Cinque giornate giocate dalla ripresa dopo la pausa invernale (vedere la puntata numero 8), classifica sempre corta e lotta per il titolo più che mai incerta. In testa troviamo lo Sparta Praga nettamente la squadra più in forma del torneo, ancora imbattuta, nella prima parte di stagione è incappata in numerosi pareggi, ma ora ha raggiunto un’ottima continuità di risultati (nelle ultime 8 giornate, 6 vittorie), ha difeso il primato nell’ultimo turno in casa dello Jablonec cogliendo un buon pari quindi per tutti questi motivi è da ritenersi la favorita per la vittoria finale. Lo Jablonec quindi come si diceva ha fallito il sorpasso nello scontro diretto e rimane secondo a 2 punti, potrebbe però essere sorpassato dal Teplice che deve recuperare una partita ed è atteso ad un pronto riscatto dopo la brutta sconfitta nell’ultima apparizione, 1-0 tra le mura amiche, risultato inaspettato visto che dopo la pausa la squadra era ripartita molto bene, riscattandosi dall’altro scivolone stagionale, quel 6-2 in casa del Sigma Olomouc che avrebbe potuto lasciare pesanti segni. Sempre crisi e un pessimo sesto posto per i campioni degli ultimi due anni, lo Slavia Praga ha ora uno svantaggio dalla prima pari a 12 punti con una partita da recuperare.

TURCHIA
Un’analisi del campionato turco è d’obbligo a questo punto. Ci eravamo lasciati (vedere la puntata numero 13) rilevando che nessuna squadra riusciva a prendere il largo sulle altre per l’alternanza di risultati che affliggeva più o meno tutti. Ora siamo giunti alla ventiseiesima giornata delle 34 totali e il discorso da fare è diverso, c’è una squadra prima in classifica che ha staccato le altre di 5 punti, ma non si tratta delle solite note Galatasaray, Fenerbahce o Besiktas, ma di quel Bursaspor che già avevamo citato come vera sorpresa del campionato. Dopo un avvio di torneo incerto i biancoverdi di Bursa stanno facendo una seconda parte straordinaria, nelle ultime 11 partite hanno colto 9 vittorie e due pareggi. Naturalmente gli ostacoli da superare per riuscire nell’impresa di vincere il primo titolo della loro storia e diventare il quinto club a trionfare in Turchia sono tanti, quello più pericoloso potrebbe essere la paura di vincere che spesso prende chi non è abituato a lottare per certi traguardi. Una grossa mano al Bursaspor come si diceva la stanno dando le avversarie tutte con il freno a mano tirato: il Galatasaray era primo e in queste 4 giornate ha perso due volte, il Fenerbahce vince in casa ma spesso e volentieri perde in trasferta e il Besiktas che quando è ora di sferrare l’attacco decisivo fallisce. Occorre seguire attentamente ogni sviluppo, fin dal prossimo fine settimana quando sarà in programma la sfida Galatasaray-Fenerbahce, incrocio cruciale per l’esito finale dell’annata, ma anche incontro dai risvolti che vanno ben oltre il semplice scontro diretto.

ARGENTINA
Nel torneo di Clausura in corso siamo arrivati alla decima giornata, quindi abbiamo superato la metà, tempo di bilanci. Possiamo dire a questo punto che il torneo ha una seria candidata al titolo, si tratta dell’Independiente che con 7 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta ha un ottimo ruolino di marcia e soprattutto gode di un buonissimo stato di forma attuale dato che proviene da 5 vittorie consecutive senza subire reti e sulle 10 partite totali ha subito gol solo in 3. I giochi sicuramente non sono fatti perché ci sono ancora tanti punti in palio e soprattutto al secondo posto staccato di 2 punti c’è la sorpresa del Clausura, quel Godoy Cruz che solo nel 2006 ha disputato il primo massimo campionato della sua storia e che ora è trascinato dai gol di Federico Higuain fratello maggiore di Gonzalo, attaccante del Real Madrid. Sta deludendo le attese il Velez Sarsfield che indicavamo nella precedente analisi (puntata numero 14) come nostra favorita, paga forse i troppi impegni dal momento che sta disputando la Coppa Libertadores (dopo la vittoria per 3-0 con l’Independiente ha trovato i 3 punti in una sola occasione su 5). In chiusura una nota per le due mitiche squadre argentine: nello scorso weekend si doveva giocare Boca Juniors-River Plate, ma è stata sospesa per impraticabilità del campo dopo che un violentissimo temporale si è abbattuto su Buenos Aires, questa direi che è la migliore fotografia per rendere l’idea del momento che stanno attraversando entrambe i club.



Rubrica nella Rubrica NOBILI DECADUTE
Andiamo alla scoperta di un glorioso team danese fondato nel lontano 1889, terza squadra per titoli conquistati in patria, ben 9 (l’ultimo nel 1967), con una Coppa di Danimarca e una Supercoppa di Danimarca entrambe nel 1999. Si tratta dell’Akademisk Boldklub, da tutti conosciuti come AB. Il club ha vissuto il suo momento d’oro nel secondo dopoguerra quando riuscì a vincere diversi campionati, poi dagli anni ’70, soprattutto dopo l’introduzione del calcio professionistico in Danimarca cominciò a vivere momenti difficili. Negli anni ’90 però arrivò un nuovo periodo fortunato, nel 1996 ritorna in Prima Divisione e nel 1999 conquista la Coppa, la Supercoppa nazionali e si piazza al terzo posto al termine del torneo, così come nel 2000. Poi lentamente ci fu un nuovo declino che culminò con l’ultimo posto e la conseguente retrocessione alla fine della stagione 2003-2004. Da allora l’AB ha giocato sempre in Seconda Divisione, ma negli ultimi anni la dirigenza ha annunciato la volontà di riportare la squadra nella massima serie, impresa sfiorata l’anno passato quando arrivò terza (solo le prime due vengono promosse). Nella stagione in corso dopo 16 giornate su 30 si trova al quinto posto, con la seconda posizione lontana 5 punti, l’obiettivo si può ancora centrare.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Ha disputato con la sua nazionale i Campionati Mondiali del ’98 e i Campionati Europei del 2000 dove segnò anche una rete, lui belga di nascita, ma con entrambe i genitori congolesi. Tutti ricorderanno la coppia formata col fratello Mbo (più vecchio di due anni e già ritiratosi), si tratta di Emile Mpenza, 31 anni, nella foto in alto. L’ultima squadra di una certa caratura dove ha giocato è stato il Manchester City dove però ha trovato poco spazio nei due anni di permanenza, segnando solo 5 reti. Prima di andare a giocare in Inghilterra tentò fortuna anche in Qatar, ma le sue stagioni migliori possiamo dire che le abbia sfoderate nelle stagioni vissute tra il Belgio e la Germania. Si fece notare, appena ventenne, nello Standard Liegi così che convinse la dirigenza dello Schalke 04 ad acquistarlo. L’esperienza in Germania fu positiva, ma dopo 4 anni ritornò in patria sempre nello Standard Liegi, ottima stagione e stavolta l’Amburgo decide di puntare su di lui. Qui rimane due anni ma l’esperienza non è felice e in seguito come già detto andò in Qatar. Ai giorni nostri lo troviamo tra le fila del Sion, squadra di Prima Divisione svizzera, fino ad oggi un buon bottino di 13 reti in 22 presenze, da notare una bellissima tripletta nel penultimo turno.

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Domani: nessuna partita
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