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TRENTACINQUESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 12/08/2010

Malati di calcio veniamo in vostro soccorso, se non riuscite a stare lontano da risultati, classifiche, curiosità e tutto quanto ruota intorno ai campionati di mezzo mondo, ogni Giovedì non perdete la nostra rubrica!





CROAZIA
Iniziamo il nostro viaggio settimanale celebrando la partenza di un altro campionato, quello croato. Ancor prima però di scoprire cos’è successo in queste prime battute raccontiamo l’esito della Supercoppa nazionale, che si è tornata a giocare dopo 3 anni di digiuno dove la Dinamo Zagabria ha fatto man bassa di titoli vincendo sia il campionato che la Coppa di Croazia. L’incontro era uno di quelli dall’alta temperatura in quanto di fronte erano presenti le due formazioni più titolate (per quanto riguarda la Supercoppa pensate che l’hanno vinta solo loro), cioè Dinamo Zagabria e Hajduk Spalato. La prima si è presentata come vincitrice del campionato (come succede da 5 anni a questa parte) e la seconda come vincente della Coppa nazionale (primo trofeo dopo 5 anni di delusioni): la partita, molto equilibrata, si è decisa solo ad un quarto d’ora dalla fine a favore della Dinamo Zagabria grazie ad una rete dell’ex Liverpool Igor Biscan. Detto della Supercoppa veniamo al torneo principale che ci terrà compagnia fino a primavera inoltrata, dove per ora, dopo 3 giornate troviamo a punteggio pieno una strana coppia, il Rijeka (nome croato della città istriana di Fiume) e lo Slaven Belupo; addirittura quest’ultimi hanno ancora la porta inviolata, ma per ora non hanno dovuto affrontare match molto impegnativi, Il Rijeka invece può fregiarsi della difficile vittoria in casa dei campioni in carica che per ora, Supercoppa a parte, stanno faticando parecchio: solo 4 punti in 3 partite e la pesante eliminazione dai preliminari di Champions League per mano dei moldavi dello Sheriff Tiraspol hanno portato anche alle dimissioni del tecnico Zajec. Decisamente migliore l’avvio di stagione, sempre Supercoppa a parte, per l’Hajduk Spalato che con 2 vittorie ed un pareggio staziona al terzo posto della classifica, ma soprattutto ha passato il turno nei preliminari di Europa League, ribaltando il 3-1 subito all’andata, vincendo 3-0 in casa contro la Dinamo Bucarest.

FINLANDIA
Continua senza particolari problemi la marcia dell’HJK Helsinki nell’operazione che potrebbe essere chiamata “scudetto 23”. Esattamente come 3 giornate fa (se ne parlava nella puntata n. 32) il vantaggio sulla seconda in classifica rimane di 6 punti, distanza di sicurezza a 9 giornate dal termine visto che dietro nessuno riesce ad inanellare una serie di risultati positivi in modo da poter impensierire la leadership dei campioni in carica. L’HJK Helsinki appunto, in questi ultimi 3 turni ha portato a casa 7 punti in perfetta media scudetto, unica nota negativa l’eliminazione dalla Champions League per colpa del Partizan Belgrado, a fine Agosto ci sarà lo spareggio con il Besiktas per entrare nei gironi di Europa League, altrettanto duro. Visto che negli appuntamenti precedenti con il campionato finlandese abbiamo sempre parlato dell’AC Oulu, lo facciamo anche stavolta dicendo che dopo 6 sconfitte di fila sono tornati a fare punti (1 per la precisione) nel difficilissimo incontro dell’ultimo weekend proprio contro l’HJK Helsinki. Spendiamo volentieri due parole in favore del Mypa, squadra campione di Finlandia 2005, che ha ottenuto la qualificazione ai preliminari di Europa League attraverso il ranking del Fair Play UEFA: superati brillantemente i primi due turni segnando ben 15 reti senza subirne neanche una ha sfiorato una grandissima impresa nel terzi turno; dopo aver perso l’andata in casa contro il Timisoara per 2-1, si è ritrovato in vantaggio per 3-0 al termine del primo tempo nel ritorno in Romania, questo non è bastato perché gli avversari hanno dapprima accorciato le distanze e poi segnato il gol del pareggio che è valsa loro la qualificazione proprio al 90’; raggiungere il turno di spareggio per l’accesso ai gironi sarebbe stato un grande risultato per questo team e per tutto il calcio finlandese, rimangono comunque le grandi emozioni regalate. Tornando a parlare del campionato, segnaliamo nel prossimo weekend l’incontro che potrebbe risultare decisivo per le sorti dell’intero torneo, la prima contro la seconda, ovvero HJK Helsinki contro Honka, vi informeremo dell’accaduto nei prossimi appuntamenti.

SLOVENIA
Un altro campionato della vicina ex-Jugoslavia ricominciato da poco è quello sloveno. Anche qui cominciamo a parlare come primo argomento della Supercoppa nazionale che ha aperto ufficialmente la stagione. Nata nel 1995, giocatasi per soli 2 anni e poi sparita, è tornata a disputarsi nel 2007 così che a conti fatti questa era la sesta edizione. Sfidanti inedite come inedito è stato il vincitore del campionato l’anno passato (il Koper), al cospetto del ben più titolato Maribor: per decidere a chi assegnare il primo trofeo stagionale sono serviti i calci di rigore, visto che i tempi regolamentari erano terminati a reti inviolate; dal dischetto si sono rivelati più bravi i tiratori del Koper (5-4 il finale) che così iniziano nel migliore dei modi la stagione. La settimana successiva è iniziato invece il campionato, il titolo se lo contenderanno sempre 10 squadre che si dovranno affrontare in due andate e due ritorni per un totale di 36 giornate. Finora se ne sono giocate 4 e la classifica com’è ovvio è ancora molto corta, capiremo solo più avanti se Maribor, Domzale o Gorica, le squadre più titolate riusciranno a riappropriarsi dello scudetto che l’anno scorso è stato vinto per il primo anno dal Koper; per l’Olimpia Lubiana, ex “Nobile decaduta” (vedere la puntata n. 4), vale un discorso a parte. Dal canto suo il Koper per riconfermarsi dovrà compiere un’impresa, non può più giocare sul fattore sorpresa e come detto sopra le avversarie saranno davvero accanite; infatti l’avvio di torneo non è dei più promettenti per i campioni in carica, le sconfitte sono già 2 e i 3 punti sono arrivati solo alla prima giornata. Per ora guida la classifica un nome nuovo, il Nafta giunto sesto lo scorso anno, anche se il Maribor ha una partita da recuperare e virtualmente potrebbe superarlo di un punto e già nella prossima giornata è in programma lo scontro diretto fra queste due formazioni. Fare dei pronostici è molto difficile, ma è verosimile pensare che il nome dei nuovi campioni verrà fuori dal lotto delle 3 squadre citate prima, in ogni caso attraverso questa rubrica vi daremo ragguagli durante tutta la stagione.

IRLANDA
Ci soffermiamo ancora una volta su campionato irlandese, dove il campionato è giunto tra la 23’ e la 25’ giornata, e la lotta al vertice è assai appassionante. E’ ovvio che l’osservato speciale sia sempre il Bohemians, i risultati positivi o negativi di questa squadra che ha vinto gli ultimi due campionati sono quelli che fanno più notizia e di conseguenza vengono tutte le altre considerazioni. Partendo dunque da loro, dicevamo nell’ultima analisi che, dopo un inizio abbastanza zoppicante, avevano preso la strada giusta e in effetti una serie di 9 risultati utili consecutivi ha fatto sì che la distanza dal primo posto solo 7 giorni fa fosse di soli due punti e quindi con una partita in meno rispetto alla coppia di testa, virtualmente era la capolista; Domenica scorsa però era in programma un match molto delicato, proprio in casa di uno dei due team che guidano la graduatoria, lo Shamrock Rovers, che è sì il club più titolato d’Irlanda, ma ben 16 anni fa è arrivato l’ultimo successo; il verdetto di questa gara è stato categorico, il Bohemians è stato travolto per 3-0 ed è stato così allontanato dalla vetta, il contraccolpo psicologico potrebbe essere forte, ma attenzione a darlo per morto, mancano ancora troppe partite e se vincesse il recupero sarebbero di nuovo solo 2 i punti di distacco. Per lo Shamrock Rovers, appena eliminato dalla Juventus in Europa League, un ottimo risultato (è anche imbattuto da 12 turni), ma arrivare per primi al traguardo non sarà facile perché c’è un’altra compagine molto agguerrita e affamata di successi, è il St.Patrick’s (ultimo trionfo nel 1999) che con la sua miglior difesa e il secondo miglior attacco del torneo staziona anch’esso al primo posto. A questo punto assumeranno un ruolo decisivo gli scontri diretti, per questo la data del 10 Settembre quando andrà in scena il match tra le due primatiste è da considerarsi come cruciale, vedremo se da quello scontro usciranno chiare indicazioni sul nome della squadra che andrà ad iscriversi nell’albo d’oro.

NORVEGIA
Il Rosenborg ha preso il largo, con ogni probabilità crediamo che abbia dato in queste giornate lo strappo decisivo al campionato, tre vittorie anche negli ultimi tre turni e i punti di vantaggio salgono a 9 perché dietro l’unico team che sembrava poter impensierire i bianchi di Trondheim era il Valerenga (se ne parlava nella puntata n. 32), ma nelle ultime tre partite sono arrivate due sconfitte e ora occorre ragionevolmente badare di più al mantenimento del secondo posto piuttosto che coltivare sogni troppo grandi. Rimangono 10 partite da disputare e 9 punti da recuperare sembrano francamente troppi, per una squadra che è ancora imbattuta in tutte le competizioni (ha già superato anche due turni preliminari di Champions League, tra pochi giorni affronterà l’ultimo ostacolo che lo separa dai gironi), abituata a comandare e di cui è difficile trovare punti deboli. Dando un’occhiata al comportamento avuto sin qui dalle due formazioni che hanno vinto il campionato più recentemente, cioè il Brann nel 2007 e lo Stabaek nel 2008 scopriamo che sono già lontani anni luce i successi di poche stagioni fa, entrambe navigano nei bassifondi della classifica con pochi punti di vantaggio dalla zona pericolante, servirà molta attenzione per non finire nel girone infernale delle “Nobili decadute”. Nel prossimo fine settimana il campionato osserverà un turno di riposo per dare spazio alla Coppa di Norvegia: andranno in scena i quarti di finale e guarda caso una delle 8 pretendenti è ancora il Rosenborg (trofeo che in bacheca manca dal 2003).


Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
L’anno 2009/10 in Romania non è stato sicuramente l’anno dei bomber infatti si è laureato capocannoniere alla fine delle 34 giornate questo ragazzo di 26 anni che milita nella Dinamo Bucarest con soli 16 gol all’attivo. Andrei Cristea, questo il suo nome, ha sviluppato la sua carriera interamente nel suo paese, cambiando più volte casacca: ha mosso i primi passi nel calcio professionistico nel Bacau, in seguito ha giocato due anni nella Steaua Bucarest prima di passare al Timisoara. Durante questa avventura sperimenta anche un prestito alla Politehnica Iasi e nella stagione 2008/09 viene prelevato a titolo definitivo dalla Dinamo Bucarest, altra squadra della capitale. Nella prima parte dell’annata le sue prestazioni non sono eccellenti in termini di gol (8 presenze e sole 2 reti) così che la dirigenza lo rispedisce di nuovo in prestito, sempre alla Politehnica Iasi dove invece si riscatta (7 gol in 15 presenze) e si guadagna la fiducia della società che detiene il suo cartellino. La Dinamo Bucarest nella stagione passata lo promuove a titolare fisso e lui ripaga con l’unica moneta che conosce, i gol. Le reti totali sono dunque 16 in 29 presenze, qualcuno obietterà che sono pochi e che il campionato romeno è di basso livello, probabilmente entrambe le affermazioni sono vere, ma chi scrive risponde che la porta ha le stesse dimensioni in tutti i paesi e comunque vincere una classifica cannonieri non è mai facile, di sicuro non siamo al cospetto di un fenomeno, ma di un buon giocatore che ha già conosciuto anche la Nazionale. Va detto anche che per larghi tratti in testa alla classifica è rimasto Pantelis Kapetanos, attaccante greco dello Steaua Bucarest (fermatosi poi a 15); decisiva per il sorpasso è stata la doppietta messa a segno da Cristea alla 32’ giornata e fatale per Kapetanos sono state le ultime 5 giornate senza gol.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Nella foto in alto forse in pochi avranno riconosciuto Traianos Dellas, coriaceo difensore greco di 34 anni, che ha militato in Italia giocando per il Perugia prima e per la Roma poi. Prima di scoprire in che squadra gioca ora ripercorriamo un po’ la sua storia: dopo un inizio nella sua Grecia nell’Aris Salonicco e nel Panserraikos prova la prima esperienza all’estero in Inghilterra sul finire degli anni ‘90, nello Sheffield United, dove rimane 2 anni. Al termine di questa avventura fa ritorno in Grecia andando a giocare per la prima volta per l’AEK Atene dove disputa due ottimi campionati che gli valgono l’interessamento del Perugia. La squadra italiana lo acquista ma lo sfrutta poco, ciononostante l’anno successivo è la Roma che decide di valorizzarlo. Nella capitale italiana resterà per 3 stagioni lasciando un buon ricordo, ma in seguito decide di riaccasarsi di nuovo all’AEK Atene. Alla scadenza del contratto, attratto fortemente dalla possibilità di giocare di nuovo in Champions League, firma per i ciprioti dell’Anorthosis Famagosta e qui vi resterà fino all’estate di quest’anno quando decide per la terza e ultima volta (sembra intenzionato a chiudere qui la sua carriera) di passare all’AEK Atene. Le sue alterne fortune con le squadre di club sono state ampiamente riscattate dall’exploit personale e della sua nazionale all’Europeo 2004 in Portogallo. La Grecia vinse a sorpresa quella manifestazione, Dellas giocò tutte le partite e venne proclamato miglior difensore del torneo, ma non solo, il silver gol messo a segno nella semifinale contro la Repubblica Ceca porta proprio la sua firma. Questa è stata sicuramente la soddisfazione più grande di tutta la sua vita da calciatore, comunque una carriera onorevole coronata da un successo tanto bello quanto inatteso.

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