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QUARANTESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 23/09/2010

Ci avviciniamo al primo verdetto e cominciano a delinearsi i valori nei vari campionati…ma guardate chi siamo andati a ritirare fuori nel “TOH, CHI SI RIVEDE”!





PORTOGALLO
Il campionato lusitano è cominciato da 5 settimane e noi proviamo a tracciarne un riassunto cercando di trovare gli spunti più interessanti. Anche qui la crisi che ha colpito molte delle squadre campione in carica dei campionati europei ha avuto i suoi devastanti effetti: il Benfica che solo qualche mese fa ha trionfato vincendo il suo 32° scudetto dopo 5 match ha già subito 3 sconfitte e occupa l’ottava posizione in classifica con un gap da recuperare dal primo posto di 9 punti. A dire il vero la stagione era iniziata male già con la sconfitta nella Supercoppa nazionale contro gli eterni rivali del Porto, un secco 2-0 che doveva far riflettere. Era solo inizio Agosto ma quel risultato è l’emblema di tutta la prima parte di stagione giocata finora; il Benfica stenta mentre il Porto è partito a razzo. Aggiudicatosi la Supercoppa n. 17 ha continuato su questa strada conoscendo solo un risultato, la vittoria. 5 vittorie su 5 in campionato a cui vanno aggiunte le due nel preliminare di Europa League contro i belgi del Racing Genk e quella nella prima partita del girone sempre della stessa competizione contro il Rapid Vienna. In totale fanno 9 vittorie in altrettante partite con 23 gol fatti e 4 subiti. Davvero un inizio impressionante per i “draghi” cha hanno già messo 4 punti fra di loro e la prima inseguitrice che tra l’altro a nominarla non fa una gran paura, trattasi del Vitoria Guimaraes una buona squadra ma non sicuramente in grado di lottare per il vertice. Dunque il Porto sembra determinato a tornare alla vittoria dopo il deludente anno passato in cui non riuscì nemmeno a centrare la qualificazione ai preliminari di Champions League appannaggio dello Sporting Braga, rivelazione dell’anno passato e protagonista nei preliminari stessi dove ha eliminato compagini blasonate come Celtic Glasgow e Siviglia, ma poco brillante finora in campionato. Ovviamente queste sono solo le prime impressioni, per avere indicazioni più precise occorrerà aspettare qualche tempo, per esempio Novembre per i capoclassifica sarà un mese molto impegnativo con sfide importanti.

ISLANDA
Nella sperduta isola del nord questa è la settimana che precede l’assegnazione dello scudetto, salvo eventuali code successive, visto che la disputa della vittoria finale, ad un solo turno dal termine, è fra 3 squadre e sono possibili eventuali spareggi (a dire il vero non conosciamo perfettamente il regolamento quindi non sappiamo cosa potrebbe succedere in caso di arrivo a pari punti). Finale mozzafiato dunque, ma prima di analizzare il prossimo turno vediamo come siamo arrivati alla situazione di classifica attuale: avevamo lasciato l’IBV al primo posto ma nel turno immediatamente successivo è caduto in casa al cospetto del KR Reykjavik quindi a 3 giornate dal termine si è visto soffiare la prima piazza dal Breidablik che vincendo il proprio incontro è andato a +1 e poi ha continuato nella sua marcia e ora si presenta sul filo del traguardo con il match point in tasca, vincere Sabato in casa del modesto Stjarnan settimo in classifica (sono quelli delle stravaganti esultanze, prima quella del “pesce” clicca qui per vedere il video, poi quella alla “Rambo” clicca qui per vedere il video e tante altre) significherebbe scrivere il proprio nome per la prima volta nell’albo d’oro. L’IBV che le ultime due sfide le ha vinte è rimasto incollato alle spalle del Breidablik e spera che l’emozione giochi un brutto scherzo ai capoclassifica Sabato prossimo per effettuare un clamoroso controsorpasso sul filo di lana. Ma attenzione, c’è anche un terzo incomodo, sono i veterani dell’Hafnarfjordur che inseguono in terza posizione un punto dietro alla seconda e di conseguenza due punti dietro alla prima; i campioni in carica sono sicuramente la squadra più in forma del momento, hanno vinto le ultime 5 partite, ma si sono svegliati probabilmente un po’ tardi, ora il miracolo è veramente difficile, fare bottino pieno l’ultima e sperare che le due squadre che li precedono non vincano è davvero troppo. Torneremo comunque da queste parti la settimana prossima per darvi il resoconto completo di quello che accadrà celebrando probabilmente la squadra vincitrice.

TURCHIA
Per la prima volta dall’inizio della nuova stagione facciamo il punto del campionato turco, dove l’anno scorso trionfò più che a sorpresa il Bursaspor diventando la quinta squadra di sempre ad aver vinto questo titolo. Prima di addentrarci nei meandri del campionato per scoprire cos’è successo nelle prime 5 giornate però, vediamo l’esito della sfida che ha assegnato la Supercoppa di Turchia che vedeva di fronte appunto il Bursaspor e il Trabzonspor. La partita non ha avuto storia, i giocatori più esperti del Trabzonspor hanno fatto loro il match con un secco 3-0 con tripletta del colombiano Teofilo Gutierrez alla seconda stagione in Turchia (l’anno passato 11 presenze e neanche un gol, quest’anno sono già 8 in 7 presenze le marcature tenendo conto di tutte le competizioni). Venendo ora al torneo principale, per ora sembra esserci una conferma ai massimi livelli dei campioni in carica che non subiscono gli effetti della piaga dilagante in Europa che colpisce i team neoscudettati. Il Bursaspor veleggia a punteggio pieno al primo posto bloccato solo dagli esagitati che nell’ultimo turno hanno aggredito il guardalinee inducendo l’arbitro alla sospensione della gara Gaziantepspor-Bursaspor quando peraltro il Bursaspor stava comunque già vincendo per 1-0. In campionato il team di Bursa fonda le sue fortune sulla difesa, ha subito solo un gol finora, cosa che non gli riesce altrettanto bene in Europa, l’esordio in Champions League contro il Valencia in casa è stato un secco 0-4. Ovviamente le osservate speciali per tentare di togliere immediatamente lo scudetto dalla maglia dei biancoverdi sono sempre le solite, le tre grandi di Turchia Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas. Dopo il tentativo estivo di aggiustare le proprie rose per cercare di essere più competitive servirà qualche tempo agli allenatori per assemblare i nuovi arrivi, quindi forse è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni. Quel che è vero è che bisognerebbe evitare di perdere troppo terreno fin dall’inizio perché è normale che poi recuperare diventa difficilissimo. Delle tre osservate speciali, come le abbiamo chiamate prima, quella che è partita meglio è il Besiktas, 10 punti in 5 gare e la buona marcia anche nell’Europa League; il Galatasaray di Frank Rijkaard ha colto un punto in meno, sono già arrivate due sconfitte di cui una abbastanza pesante casalinga proprio contro i campioni in carica e soprattutto pesa ancora come un macigno la mancata qualificazione ai gironi di Europa League sfumata all’ultimo minuto. Infine quella che ha fatto peggio finora è il Fenerbahce, in campionato sono arrivati solo 7 punti, ma quel che è peggio è stato eliminato prima nei preliminari di Champions League e poi in quelli di Europa League mandando il morale della squadra a terra, vedremo se saprà riprendersi. La sfida tra Galatasaray e Fenerbahce può considerarsi doppia in quanto in gioco c’è anche il primato di scudetti vinti, entrambe ne hanno in bacheca 17.

CROAZIA
Avevamo accennato alle prime battute del campionato croato nella puntata n. 35, ora che i turni giocati sono 8 gli elementi disponibili sono indubbiamente maggiori. Il tandem che alla 3’ giornata formava la coppia di testa ha ben presto lasciato spazio alle compagini più accreditate; al primo posto ad inizio Agosto c’erano il Rijeka e lo Slaven Belupo a punteggio pieno poi soprattutto i secondi si sono ridimensionati scivolando già in ottava posizione. A guidare la graduatoria ora c’è l’Hajduk Spalato che da diversi anni cerca di spezzare il dominio dei più acerrimi nemici della Dinamo Zagabria. L’ultimo trionfo in campionato dei dalmati risale al 2005 e la voglia di ritornare a gioire è tanta: l’alba di questa nuova stagione è positiva, finora è l’unica squadra imbattuta del torneo ed ha un attacco che funziona a meraviglia; dopo 8 partite ha colto 5 vittorie e 3 pareggi, due dei quali molto importanti contro la Dinamo Zagabria e nel derby contro l’RNK Spalato neopromosso. Proprio quest’ultimi sono l’autentica sorpresa di questa prima parte di stagione, arrivano da 3 promozioni in 3 anni e da matricola anche nella massima serie stanno ottenendo ottimi risultati: terzo posto a due punti dalla vetta e striscia positiva di 5 risultati utili consecutivi con una sola rete subita. Tra le due formazioni di Spalato troviamo i pluri-campioni in carica (sono 5 gli scudetti di fila vinti), partiti male con l’eliminazione dalla Champions League e un avvio stentato in campionato hanno cambiato allenatore e sono rinati molto in fretta; i capitolini hanno vinto 7 delle ultime 8 partite tenendo conto anche dell’Europa League, dove nel girone al primo turno hanno sconfitto nientepopodimeno che il Villarreal. Naturalmente è facile prevedere che saranno protagonisti fino alla fine, anzi l’etichetta di favoriti ce l’hanno proprio loro addosso, quindi Hajduk Spalato e soci se hanno intenzione di mettere la parole fine sul dominio della Dinamo Zagabria dovranno estrarre dal cilindro un’annata praticamente perfetta.

ROMANIA
Nel 2009/2010 è stato probabilmente il campionato più combattuto in assoluto con una classifica cortissima durante tutta la stagione e da quello che vediamo in questa nuova edizione la musica non sembra essere cambiata, quello che cambia al limite è qualche interprete ma la trama rimane la stessa con la mancanza di una squadra capace di staccare le altre ed andare in fuga. Da questo ovviamente ne trae giovamento lo spettacolo, l’incertezza sul risultato finale rende molto appassionante questo torneo. Detto questo veniamo ai numeri e al racconto dei fatti fin qui accaduti. Partiamo col dire che il Cluj e l’Unirea Urziceni che si sono divisi gli ultimi 3 scudetti stanno confermando il pessimo inizio e sono già ben lontani dalla vetta, per entrambe su 8 partite di campionato solo 2 vittorie e per i primi ne ha fatto le spese il nostro Andrea Mandorlini che è stato sollevato dall’incarico di allenatore. Fino ad una giornata fa guidavano il gruppone le tre squadre della capitale, poi nell’ultimo weekend tutte e tre si sono fermate e ne ha approfittato per balzare in testa l’Otelul Galati, formazione che non ha mai vinto qualcosa di importante e che negli ultimi anni il miglior piazzamento che ha raggiunto sono stati due quinti posti. Chi scrive insiste nel dire che quest’anno il titolo è destinato a tornare a Bucarest dopo 3 anni di assenza però non vi è nulla di certo e in un torneo del genere dove ormai siamo abituati alle sorprese ci si può aspettare di tutto. Molto interessanti le prossime giornate soprattutto per testare la reale forza dei capoclassifica che dovranno incontrare consecutivamente Steaua Bucarest in casa e Dinamo Bucarest fuori, poi all’11’ andrà in scena il derby tra queste ultime due. Si giocherà ininterrottamente fino ai primi di Dicembre in Romania, poi l’ampia pausa che durerà fino a metà Febbraio potrebbe sconvolgere tutti gli equilibri, il nostro faro rimarrà sempre ben puntato.


Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
Esattamente come nella puntata precedente quando celebrammo Davor Vugrinec capocannoniere del campionato croato, un altro 35enne è protagonista della nostra rubrica nella rubrica. Si tratta del possente attaccante Milan Osterc, sconosciuto ai più, che ha vinto la classifica cannonieri dell’edizione 2009/2010 del campionato sloveno. Profeta in patria essendo sloveno di nascita ha esordito in una sconosciuta squadra del suo paese, l’NK Beltinci per poi passare al Gorica con cui si mette in mostra e da dove parte il suo girovagare per l’Europa. Compie un autentico tour del vecchio continente toccando come primo paese la Spagna, più precisamente Alicante per giocare nell’Hercules, poi rientra per una stagione in Slovenia nelle fila dell’Olimpia Lubiana e successivamente calca i campi di Israele, Francia, Turchia, Cipro ed Austria; all’inizio della stagione 2007/2008 rientra definitivamente tra i confini nazionali facendo ritorno al Gorica (nella foto lo vediamo con questa casacca) con cui gioca per 3 stagioni, ma è nell’ultima di queste che riesce a salire sul gradino più alto del podio dei marcatori segnando 23 reti totali staccando il secondo di addirittura 8 gol senza aver segnato neanche un calcio di rigore. A parte questa soddisfazione personale in questo periodo la sua squadra non va oltre il secondo posto così che durante quest’estate passa ai campioni in carica del Koper. In questa prima parte di campionato però gli standard raggiunti l’anno scorso sono lontani sia a livello personale che di squadra: il Koper dopo 10 giornate è in 5’ posizione e lui in 5 partite è riuscito a segnare solo una volta.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Questa settimana andiamo sulle tracce di un ex giocatore, ma questo non significa che non faccia più parte del mondo del calcio, anzi! Chi l’ha detto che il personaggio di cui da tanto tempo non si sente più parlare ma che ci evoca immediatamente una valanga di ricordi debba essere per forza qualcuno che calca ancora il rettangolo di gioco? Infatti il personaggio copertina questa volta è Henrik Larsson, ex attaccante svedese neo 39enne che l’anno passato ha appeso definitivamente le scarpette al chiodo ma si è tuffato immediatamente in una nuova esaltante avventura assumendo la guida tecnica del Landskrona, squadra che milita nella Seconda Divisione svedese. Larsson è stato senza ombra di dubbio uno dei più grandi attaccanti degli anni ’90, ha vestito le maglie di alcuni tra i più prestigiosi club europei, Barcellona Celtic Glasgow e Manchester United solo per citarne alcuni, ricambiando sempre con moneta sonante in termini di gol realizzati. Figlio di uno svedese e di una capoverdiana, durante la sua lunghissima carriera rappresentata agli inizi e alla fine dalla squadra della sua città l’Helsingborgs, ha subito due gravissimi infortuni da cui riuscì comunque a riprendersi: il primo all’epoca del Celtic Glasgow quando si fratturò la gamba in due punti, il secondo con la maglia del Barcellona fu la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Dunque ora la nuova sfida è quella di togliersi le stesse soddisfazioni avute da giocatore nella veste di allenatore; il primo club che ha scommesso su di lui è il Landskrona, piccolo club con uno scarno palmares (solo una Coppa di Svezia nel lontano 1972) che ha come obiettivo quello di tornare nella massima serie dove manca dal 2005. Dopo 26 giornate e a 4 dal termine il proposito potrebbe essere raggiunto visto che il team guidato dal nostro è in terza posizione in piena zona promozione, a noi non resta che fargli un grande “in bocca al lupo”.

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cico
commento del 23/09/2010 alle 12:21

Lui era bravo davvero e ha ottenuto meno di quello che doveva e poteva ottenere
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