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QUARANTACINQUESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 04/11/2010

Una rubrica per chi non ha voglia di leggere classifiche e risultati…basta seguire noi e vi racconteremo ogni settimana quello che accade nei campionati in giro per il mondo!


SLOVENIA
Esattamente 10 puntate fa ci occupavamo del campionato sloveno (vedere la puntata n. 35) che era appena scattato dai blocchi, ora ritorniamo in casa dei nostri confinanti a dare una sbirciatina a quanto sta accadendo. Osservati speciali è normale che siano quelli del Koper campioni in carica ma come già accennavamo nell’analisi precedente spesso la riconferma è molto più difficile della vittoria, infatti, nonostante anche l’acquisto del capocannoniere del campionato Milan Osterc (vedere la puntata n. 40 nella rubrica “I RE DEL GOL”), il Koper sta disputando un mediocre torneo che gli permette di lottare solo per un eventuale piazzamento per l’Europa League: 6 sono le vittorie così come le sconfitte, 3 i pareggi e 19 le reti sia segnate che subite, troppo poco. In testa alla classifica invece troviamo una compagine abituata a respirare aria di vetta, quel Maribor che con 8 scudetti è la squadra più titolata di Slovenia e che ha tutte le intenzioni di riportare il titolo a casa dopo un anno di stop; per ora il campionato lo sta dominando con numeri abbastanza espliciti, dopo 15 giornate non sono arrivate sconfitte ma ben 11 vittorie e 4 pareggi con, di gran lunga, il miglior attacco e la miglior difesa. Per ora l’unico ko stagionale il Maribor l’ha subito in casa del Palermo nell’andata dell’ultimo turno preliminare dell’Europa League e al ritorno ancora un po’ ci scappa la rimonta, salvo poi cedere proprio ai rosanero quei due gioiellini che tutti stiamo ammirando in Italia, Ilicic e Bacinovic. La squadra che più sta cercando di mettere in difficoltà il Maribor è il Domzale campione nel 2007 e nel 2008 ma sono già 8 i punti da recuperare frutto di 4 sconfitte in queste prime 15 partite, di cui 3 in casa e una proprio nel primo scontro diretto con i capoclassifica; per recuperare probabilmente non basterà cambiare ruolino di marcia, ma occorrerà sperare che chi guida la graduatoria entri in una forte crisi. Nella prima analisi citavamo il Nafta che allora occupava il primo posto, posizione che ha occupato fino alla decima giornata poi è sopraggiunta una crisi che fa risalire l’ultima vittoria al 22 Settembre, da allora 4 sconfitte e un pareggio e la conseguente perdita di posizioni, ora è terzo ma dietro a due punti incombe il Koper che vuole l’Europa.

FINLANDIA
Torniamo in Finlandia per dare tutti i verdetti finali di questo campionato dopo che nella puntata n. 42 si raccontava dello scudetto vinto dall’HJK Helsinki. Questo torneo, oltre al posto per i preliminari di Champions League riservato alla vincente, offre anche tre posti per l’Europa League, uno assegnato alla squadra che vince la Coppa nazionale e gli altri due alle meglio posizionate in campionato. La Coppa di Finlandia, sempre come si diceva nell’ultima analisi è andata nelle mani del TPS, rimane così da vedere chi sono gli altri due club che giocheranno nella coppa minore la prossima estate. La prima è il KuPS che finendo al secondo posto raggiunge un risultato storico; il team è abituato a fare la spola tra la massima serie e la Seconda Divisione, quest’anno era alla terza esperienza consecutiva in Veikkausliiga e dopo un penultimo e un terzultimo posto ha vissuto una stagione di grazia arrivando appunto sul secondo gradino del podio finendo in crescendo con 4 vittorie. L’altro undici qualificato per l’Europa è l’Honka che raggiunge il risultato minimo (dopo aver coltivato sogni di scudetto) e per questo deve anche ringraziare il TPS che vincendo la Coppa ha permesso alla quarta classificata di ottenere il pass; l’Honka ce l’ha messa tutta per gettare alle ortiche un’intera annata facendo solo un punto nelle ultime 4 gare di campionato, ma visto che dietro hanno fatto peggio (lo Jaro finito 3 punti dietro ha perso anch’esso le ultime 3 gare del calendario) ce l’ha fatta a salvare la faccia. Detto delle zone alte parliamo anche delle zone basse, dopo 12 anni consecutivi in massima serie retrocede direttamente alla Seconda Divisione il Lahti di Jari Litmanen (vedere la rubrica “TOH, CHI SI RIVEDE” della puntata n. 23) mentre il JJK si salva agli spareggi con la seconda classificata della Seconda Divisione. Nel 2011 si rivedrà in Veikkausliiga anche il team della città di Babbo Natale, il Rovaniemi.

IRLANDA
Titolo assegnato in Irlanda, ma quanta fatica! Lo vince lo Shamrock Rovers come da pronostico di qualche settimana fa (vedere la puntata n. 42) ma non senza colpi di scena a ripetizione nella fase finale. Andiamo con ordine, a 3 turni dalla fine lo Shamrock Rovers vantava 2 punti di vantaggio sul Bohemians, ma la giornata successiva vedeva in programma lo scontro diretto e i secondi lo hanno fatto proprio con il risultato di 1-0, vale a dire sorpasso dopo mesi di dominio dei biancoverdi. Sembrava la fine per il club che inseguiva il titolo da 16 anni, ma il weekend successivo regalava ancora più emozioni: il Bohemians esce a mani vuote dallo scontro con il Galway (già sicuro di partecipare allo spareggio per non retrocedere) e lo Shamrock Rovers vince agevolmente contro il Drogheda ultimo in classifica. La nuova graduatoria a 90 minuti dal termine dunque vede di nuovo i biancoverdi avanti di due punti, ma anche le ultime partite non lesinano sorprese (ricordiamo che a pari punti vale la differenza reti, di 4 gol favorevole allo Shamrock Rovers): nei primi minuti i primi in classifica vanno in svantaggio e i secondi invece si portano avanti, quindi sarebbe altro clamoroso controsorpasso, ma poi durante le partite le cose cambiano e si riaggiustano, lo Shamrock Rovers ribalta il risultato e poi subirà l’inutile rete del pareggio e il Bohemians si fa raggiungere e poi nel finale segna due reti che fissano il risultato sul 3-1 sperando nella sconfitta degli avversari che non arriva. Un finale così non se lo aspettava probabilmente nessuno, ma alla fine queste sono le vittorie più belle, così che gli avversari della Juventus nel preliminare di Europa League di quest’estate scudetto n. 16 proprio 16 anni dopo l’ultimo trionfo. I campioni parteciperanno ovviamente ai preliminari della prossima Champions League mentre in Europa League andranno il Bohemians, lo Sligo Rovers (di diritto perché arrivati terzi ma anche in virtù di finalisti perdenti o vincenti della Coppa nazionale sempre contro lo Shamrock Rovers che può fare il double) e lo Sporting Fingal arrivato quarto grazie al posto liberato dallo Sligo Rovers. Il titolo di squadra più delusa del campionato va al St.Patrick’s che ha lottato per le prime posizioni per tutta la prima parte di torneo e poi è calato vistosamente (come gli accade da anni) ed è rimasto fuori anche dall’Europa. In chiusura saluta la massima serie il Drogheda che vinse il titolo 3 anni fa, autore di una stagione fallimentare, arriva ultimo e retrocede miseramente.

RUSSIA
Mancano 4 partite al termine del campionato per quasi tutte le squadre a parte Zenit San Pietroburgo e CSKA Mosca a cui ne mancano 5 visto che devono recuperare lo scontro diretto della 18’ giornata che annunciavamo proprio nell’ultimo appuntamento (vedere la puntata n. 36). Il team di Luciano Spalletti ha lo scudetto in mano, sono 6 i punti di vantaggio sulla seconda, il Rubin Kazan, e 9 sul CSKA Mosca che nell’ipotesi del peggior risultato per il nostro connazionale nello scontro diretto potrebbero diventare 6, comunque un ottimo margine da amministrare. Indolore a conti fatti la prima sconfitta stagionale in campionato per lo Zenit San Pietroburgo arrivata una settimana fa nel recupero contro lo Spartak Mosca, così che in tutto i ko diventano 2 dopo quello subito in Francia contro l’Auxerre nel ritorno dei preliminari di Champions League costato l’eliminazione dalla massima competizione UEFA e il ripiegamento sull’Europa League. Accesa più che mai è la lotta per il secondo posto che vale la qualificazione diretta ai gironi di Champions League, se lo stanno giocando Rubin Kazan e CSKA Mosca con quest’ultimi a 3 punti di distanza ma con la partita da recuperare di cui si parlava prima; calendario alla mano la strada sembra più agevole per la squadra della capitale ma il Rubin Kazan ormai è da considerarsi a tutti gli effetti una forza di questo campionato. Per la quarta e la quinta posizione ci sarà la qualificazione all’Europa League e anche qui siamo nel pieno dei giochi, un posto ormai è sicuro per lo Spartak Mosca che si trova in uno stato di grande forma (6 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 8 uscite), mentre l’altro pass se lo giocheranno Lokomotiv Mosca e la rivelazione dell’anno Spartak Nalchik che però ultimamente è in forte declino; un lumicino di speranza lo tiene acceso anche la Dinamo Mosca che però deve recuperare 5 punti sui cugini della Lokomotiv Mosca.

SVIZZERA
Siamo alla 13’ giornata delle 36 totali e il titolo potrebbe essere questo “Lucerna, sogno finito”, spieghiamo meglio. Il Lucerna è stato il grande protagonista di questa prima parte di campionato però proprio nell’ultimo weekend ha abbandonato il primo posto in classifica, posizione che occupava da 8 settimane consecutive. Al cospetto dei team più attrezzati ed organizzati il club rivelazione difficilmente poteva continuare su quella strada infatti nelle ultime 3 partite è arrivato un solo punto e nel prossimo turno c’è lo scontro diretto con la nuova capoclassifica, il Basilea. Quest’ultimi sono proprio l’undici più da tenere d’occhio dato che negli ultimi 9 anni solo in una occasione non hanno centrato il primo o il secondo posto finale; anche l’anno scorso abbiamo visto come alla fine abbiano soffiato il titolo allo Young Boys che per lunghi tratti aveva dominato. Anche in Europa il Basilea si sta facendo valere, inserito in un difficile girone di Champions League con Roma e Bayern Monaco si sta giocando la qualificazione agli ottavi di finale senza timori reverenziali. Dopo 13 turni da notare l’andamento poco lusinghiero dello Young Boys che ad Agosto sfiorò addirittura la qualificazione ai gironi di Champions League mentre in campionato occupano la quinta posizione a 8 punti dal primo posto. Peggio di loro, e questo fa davvero notizia, sta il Grasshoppers. Il team più titolato di svizzera, allenato dalla vecchia conoscenza Ciriaco Sforza, da anni non lotta più per le posizioni di vertice però ora occupa l’ultimo posto in classifica con 4 punti di ritardo sulla penultima e una partita da recuperare; deve ancora trovare la prima vittoria casalinga (l’unica arrivata finora è stata in trasferta) e l’occasione giusta si presenta proprio nel prossimo turno con la sfida diretta al San Gallo che lo precede in graduatoria. Ricordiamo che anche il secondo posto è molto importante in Svizzera dando anch’esso l’accesso ai turni preliminari di Champions League.

Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
Rendiamo onore questa settimana al capocannoniere del campionato ungherese 2009/2010, il serbo Nemanja Nikolic. L’attaccante in forza al Videoton è l’ennesima conferma dello straordinario bacino di campioni che è l’ex Jugoslavia. Giovanissimo, compirà 23 primavere l’ultimo giorno dell’anno, finora ha giocato da professionista solamente in Ungheria cambiando diverse squadre. Si mise in luce nella stagione 2008/2009 nelle fila del Kaposvar quando riuscì a mettere a segno 16 reti, l’anno successivo, dopo aver segnato 10 gol con la stessa maglia, a campionato in corso passa all’ambizioso Videoton che insegue il primo titolo della propria storia; con altre 8 segnature lui ottiene il titolo di re dei bomber ma non riesce nell’impresa di far trionfare la sua nuova squadra portandola “solo” fino al secondo posto ad un punto dalla prima piazza. La sfida si sta rinnovando nel campionato in corso dove al momento il Videoton occupa il primo posto con tre punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice ma al contrario della stagione passata a livello personale molte meno sono le soddisfazioni: quasi mai titolare gioca solo spezzoni di partita e finora ha raccolto 9 presenze mettendo a segno solamente due gol. Sono uscite già diverse voci di interessamento di club più importanti in giro per l’Europa, ovviamente prima di scommettere su di lui si aspetterà un’eventuale stagione di consacrazione che per ora pare non essere questa; comunque data la sua giovane età il nostro ha ancora tutto il tempo per ritagliarsi un ruolo di prestigio nel panorama del calcio internazionale.


Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Davvero curiosa la storia di questo giocatore uruguaiano sbarcato in Italia nel 1997; per raccontarla in pochissime righe potremmo limitarci a suddividere la sua vita calcistica in 4 fasi. Nella prima vestiva i panni di grande promessa del calcio sudamericano, nella seconda venne scaricato ed abbandonato a se stesso, nella terza si prese le sue rivincite diventando l’uomo della provvidenza e nella quarta è ritornato ad essere un giocatore normale come ce ne sono tanti. In molti avranno già capito di chi stiamo parlando, è Marcelo Danubio Zalayeta (31 anni, nella foto in alto) che soprattutto nei tifosi juventini risveglia dolci ricordi. Fu proprio la Juventus a scommettere su questo giovane attaccante che così bene stava facendo in Uruguay, ma l’impatto con il calcio europeo non fu quello sperato così che iniziarono per lui una serie di prestiti, prima all’Empoli e poi al Siviglia. Ritornò poi a Torino dove è sempre stato usato con il contagocce o nelle situazioni di emergenza ed è proprio in quest’ultime che lui si è sempre trovato a suo agio, quando con estrema semplicità e disinvoltura ha tolto bollenti castagne dal fuoco alla squadra bianconera entrando per sempre nella storia di questo club. Parliamo di due episodi su tutti, il primo fu il gol vittoria siglato al Camp Nou di Barcellona durante i supplementari dei quarti di finale della Campions League 2002/2203 e il secondo il gol qualificazione nella stessa competizione di due anni più tardi negli ottavi di finale contro il Real Madrid. In queste due occasioni la carriera e la popolarità del nostro protagonista ha toccato l’apice e invece da fungere come lancio definitivo tra le stelle sono rimasti casi isolati, questo perché nessuno ha creduto mai fino in fondo in lui. Si lega ancora di più ai colori bianconeri quando decide di far parte della truppa che ha seguito il team di Torino nella sciagurata stagione della Serie B attirandosi le simpatie di tutti i tifosi. Quell’anno fu però l’ultimo nella rosa della Vecchia Signora perché venne ceduto l’anno successivo a titolo definitivo al Napoli dove rimane due campionati e poi da qui in prestito al Bologna. Nell’Agosto scorso, non rientrando nei piani del team di Mazzarri, decide di lasciare l’Italia ed accasarsi in Turchia al Kayserispor chiamato a raccogliere un’eredità pesante, quella del capocannoniere Ariza Makukula (vedere puntata n. 34). Dopo 5 giornate giocate finora sono 3 le marcature.

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bei tempi
commento del 05/11/2010 alle 01:53

l'asse Birindelli-Panterone e si violava il Camp Nou
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