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SESSANTAQUATTRESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 07/04/2011

Dopo una settimana di ferie del nostro giornalista in visita negli stadi belgi, torna la rubrica di calcio internazionale di calcioreggiano.com, si entra nel periodo rovente dei verdetti!






PORTOGALLO
Lo scorso weekend ci ha restituito una serie di risultati che hanno praticamente deciso gran parte dei campionati più importanti, ma solo in Portogallo è arrivata anche la matematica a sancire quello che era, da molto tempo, destinato a diventare lo scudetto n. 25 del Porto. Dopo che l’anno passato al team biancoblu era addirittura sfuggita la qualificazione alla Champions League, la guida tecnica del gruppo in estate è stata affidata al giovane tecnico Andrè Villas Boas (33 anni) noto collaboratore di Josè Mourinho: la mossa poteva sembrare azzardata ed invece si è rivelata più che vincente portando solo benefici sia alla squadra che al tecnico stesso, facendolo diventare uno degli obiettivi di mercato dei più celebri club d’Europa. Dopo aver vinto in Agosto la Supercoppa di Portogallo (vedere la puntata n. 40) per il Porto lo scudetto non è mai stato in discussione e per capirlo basta dare un’occhiata ai numeri: 5 sono le giornate di anticipo con cui è stato messo in bacheca il titolo, 9 sono le reti subite finora dopo 25 incontri, 0 sono le sconfitte subite nell’arco del torneo, 23 le vittorie e 2 i pareggi; per rimarcare ancora di più il potere dei dragoni la conquista del titolo è arrivata proprio in occasione dello scontro diretto in casa dei rivali del Benfica che occupa il secondo posto (1-2 il finale). Negli ultimi decenni il Porto ha preso il potere del calcio in terra lusitana e si pone come primo obiettivo dei prossimi anni quello diventare l’undici con più scudetti: anche se il Benfica ne ha ancora 7 di vantaggio la tendenza è decisamente a favore dei biancoblu che negl’ultimi 17 anni ne ha vinti 12 contro i 2 del Benfica. La formazione della capitale si consola con la matematica qualificazione ai preliminari della prossima Champions League e magari avrà un’occasione di rivincita nella corrente Europa League visto che è ancora in corso assieme proprio al Porto e allo Sporting Braga: la flotta portoghese forma così quasi il 50% della rappresentanza della seconda coppa europea per importanza. Tornando al campionato, visto che rimangono vacanti solo i posti per l’Europa League 2011/12 che sono 3 più la vincente della Coppa nazionale, hanno praticamente ottenuto il pass lo Sporting Braga e lo Sporting Lisbona mentre l’ultimo nome uscirà dalle restanti 5 giornate.

SLOVENIA
Ritorniamo a parlare di campionato sloveno per la prima volta dopo il ritorno in campo post pausa invernale. Il punto della situazione riguarda 26 giornate giocate, quindi ad esattamente 10 turni dalla fine; il 2011 non ha offerto rivoluzioni ma qualche piccola scossa l’ha data a partire proprio dalla vetta, vediamo nei particolari. Nell’ultima analisi (vedere la puntata n. 53) mettevamo in risalto la striscia positiva senza sconfitte del Maribor che si è allungata di un match e poi è caduta fermandosi dunque a 26; la sconfitta è arrivata nell’incontro casalingo contro il Gorica ma quel che è più sorprendente è che nelle successive 4 partite di KO ne sono arrivati altri due. A conti fatti quindi il Maribor ha passato una piccola crisi che ha fatto ridurre il suo vantaggio sulla seconda da un massimo di 11 punti fino a 5 lunghezze salvo poi riportarlo a 7 nell’ultimo turno infrasettimanale approfittando del pareggio del Domzale. Sono proprio quest’ultimi i primi inseguitori che dopo il pessimo torneo dell’anno passato sono tornati ad annusare l’aria dei piani alti rendendo praticamente certa la qualificazione alla prossima Europa League. Anche la terza in classifica accederà al tabellone della coppa europea minore e per questo traguardo troviamo in pole il Koper campione in carica. Sottolineiamo con ancora più vigore la ripresa dell’Olimpia Lubiana (protagonista della rubrica “NOBILI DECADUTE” della puntata n. 4) che ha bazzicato nei bassifondi della graduatoria per lunghi tratti e poi ha imboccato una buonissima strada che l’ha portata ad inanellare 9 partite senza sconfitte facendole in pratica raggiungere una salvezza con largo anticipo. Per tornare al titolo 2010/11 il Maribor, salvo nuove clamorose distrazioni, si prepara a conquistarlo facendolo diventare il 9° della propria storia: onore a questa società che oltre ad ottenere importanti risultati riesce a sfornare nuovi gioiellini in continuazione. Oltre ai già noti Ilicic, Bacinovic e Andjelkovic acquistati dal Palermo l’ultimo nome è quello di Luka Krajnc, difensore 16enne già messo sotto contratto dal Genoa.

GERMANIA
La Bundesliga 2010/11 prosegue nel segno del Borussia Dortmund che partita dopo partita sta iniziando a preparare la festa per il suo 7° scudetto atteso 9 anni. Dall’ultima analisi (vedere la puntata n. 56) si sono giocate 9 partite e la squadra di Klopp ha ridotto il vantaggio sulla seconda da 11 a 7 punti mantenendo però un importante margine di tranquillità: a questa squadra il titolo non può davvero sfuggire, quest’anno ha messo in vetrina una serie di giovanissimi campioni che sentiremo nominare per anni raggiungendo risultati incredibili, basti guardare la difesa che ha subito 17 reti quando il secondo miglior reparto del torneo ne ha subiti 33, praticamente il doppio! Molto interessante diventa la lotta per la Champions League (che come noto per l’ultimo anno concede 3 posti alla Germania poi dall’anno prossimo avrà un posto in più soffiato proprio all’Italia) da cui non si può permettere di rimanere fuori il Bayern Monaco vice campione d’Europa: la botta psicologica subita con l’eliminazione proprio dalla Champions corrente per mano dell’Inter sembra assorbita ma un solo punto di vantaggio sulla quarta non fa dormire sonni tranquilli a Van Gaal che vorrebbe lasciare ottenendo questo minimo obiettivo. La seconda piazza è occupata dall’ottimo Bayer Leverkusen che ha già un piede nei gironi di Champions. Ancor più avvincente è la lotta per la salvezza, dove per tutto l’arco della stagione si sono trovate invischiate formazioni importanti come lo Stoccarda, il Werder Brema, lo Schalke 04 e per ultimo il Wolfsburg. Proprio i campioni 2008/09 a causa di un disastroso 2011 (6 sconfitte in 7 partite tra la 20’ e la 26’ giornata) che ha portato all’esonero di McClaren prima e di Littbarski poi si sono ritrovati al penultimo posto: nella città della Volkswagen sulla panchina ora hanno riabbracciato Felix Magath che dopo il miracolo di due anni fa che portò i verdi al primo storico titolo ora è chiamato a farne un altro cercando di tirare fuori dalle sabbie mobili la sua squadra. Una delle due retrocessioni dirette dovrebbe essere appannaggio del Borussia Moenchengladbach mentre per l’altra azzardiamo il nome del St. Pauli; la terzultima sarà costretta allo spareggio con la terza della Seconda Divisione e Wolfsburg e Stoccarda cercheranno in tutti i modi di far giocare queste partite ad una tra Kaiserslautern ed Eintracht Francoforte.

TURCHIA
Anche in Turchia ci si avvicina a grandi falcate verso le ultime battute del campionato e la lotta è più serrata che mai. Ne sono protagoniste ormai da qualche settimana il Trabzonspor e il Fenerbahce divise, quando al traguardo mancano 7 turni, da soli due punti a favore della prima. Questi due punti il Trabzonspor li ha guadagnati nell’ultimo weekend dopo che le due compagini hanno marciato a braccetto al primo posto per 4 settimane. L’ultima giornata appunto ha visto il Fenerbahce interrompere la serie di 10 vittorie consecutive bloccato sullo 0-0 in casa dai campioni in carica del Bursaspor così che il Trabzonspor è potuto tornare da solo in vetta vincendo la quarta partita di fila e dando una nuova conferma che la piccola crisi di fine Gennaio è un lontano ricordo. Nelle restanti partite può succedere di tutto anche se per noi la bilancia pende un po’ più dalla parte degli uomini di Trebisonda visto che da tanti, troppi anni, non possono fregiarsi dello scudetto. Siamo convinti che il tifo per il Trabzonspor lo faccia anche tutto il popolo del Galatasaray, gloriosa società acerrima nemica del Fenerbahce che sta vivendo una stagione davvero tribolata: i pessimi risultati hanno portato all’esonero di Frank Rijkaard e del suo sostituto Gheorghe Hagi affidando la guida tecnica a Bulent Under, un turco doc ma con poca esperienza. Il Galatasaray occupa al momento l’undicesima posizione ben lontano anche da un qualsiasi piazzamento buono per l’Europa e nel prossimo turno ospiterà proprio i primi della classe. Con gli unici due posti disponibili per la Champions già praticamente assegnati rimangono vacanti gli altri due destinati all’Europa League: uno non dovrebbe sfuggire al Bursaspor, che dopo l’impresa dello scorso anno quando vinse il titolo si conferma così ad ottimi livelli, e l’altro se lo giocano compagini meno note al grande pubblico con il Besiktas che deve colmare un gap di 7 punti e più verosimilmente tenterà di ottenere la qualificazione europea attraverso la vittoria della Coppa nazionale dove ha raggiunto le semifinali.


Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
Come promesso nella puntata precedente questo giro è la volta di DENIS STRACQUALURSI, l’attaccante che con Santiago Silva divide il titolo di capocannoniere del Torneo di Apertura 2010. Come il suo collega ha segnato 11 reti nell’arco delle 19 partite che compongono il campionato argentino ma con un solo rigore quando Santiago Silva ne ha segnati 3. Ai fini delle statistiche questo conta poco, la cosa curiosa però è che Stracqualursi ha raggiunto la vetta della classifica marcatori due mesi dopo la fine del campionato grazie al gol messo a segno nel recupero della 18’ giornata che il suo Tigre ha giocato contro l’Indipendiente. Pochi giorni dopo questa partita è cominciato il Torneo di Clausura 2011 e il nostro protagonista ha continuato a gonfiare la rete tanto da essere anche in questo momento al primo posto dei cannonieri (dopo 8 partite ha già messo a segno 6 gol). Argentino di nascita, “El traca” gioca nel Tigre dalla scorsa stagione ma esordì nel 2008 con la maglia del Gimnasia La Plata e da qualche tempo, grazie alle numerose prime pagine che si sta guadagnando è finito sui taccuini di numerosi club europei: in Italia manco a dirlo la squadra interessata a lui è il Catania, ormai diventata una sorta di colonia argentina in terra di Sicilia. Nello stivale o meno siamo pronti a scommettere che il suo sbarco nel vecchio continente è una cosa imminente prima però c’è da onorare la maglia rossoblu che indossa e cercare di portare il più in alto possibile una compagine che non ha mai vinto il titolo, accarezzandolo solamente quando nell’Apertura 2008 terminò al primo posto al pari di Boca Juniors e San Lorenzo, ma la peggior differenza reti nel gironcino finale disputato fra queste tre squadre lo condannò al secondo posto.


Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
In copertina avremmo potuto mettere una foto più riconoscibile visto che i segni del tempo sul suo volto ci sono tutti e le celeberrime treccine ad ornare la sua testa sono sparite, ugualmente crediamo però che il nostro protagonista settimanale verrà riconosciuto anche dai giovanissimi. In questa puntata occupa lo spazio della nostra rubrica nientemeno che Ruud Gullit (48 anni), icona del calcio, simbolo del Milan straripante del periodo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Con Rijkaard e Van Basten formava il formidabile trio di olandesi su cui la squadra rossonera ha fondato molte delle sue fortune, ma in Italia ha giocato anche, in due riprese, con la Sampdoria. Terminata la sua gloriosa esperienza nel Belpaese emigrò in Inghilterra per arrivare alla corte del Chelsea, quando ancora Abramovich nessuno lo conosceva, dapprima come giocatore e basta e poi col poco abituale ruolo di allenatore/giocatore. E’ proprio da qui che parte la sua carriera da tecnico, quella che più ci interessa al momento visto che riguarda il presente, ma invece di essere un ottimo trampolino di lancio Londra fu una falsa partenza visto che l’incarico di allenatore non ha ancora raggiunto gli stessi livelli di quando il pallone lo calciava. Infatti dopo il Chelsea è arrivata l’occasione del Newcastle (anche questa non molto felice) e poi l’inserimento nello staff della nazionale del suo paese, dapprima come CT delle giovanili e poi come vice di Dick Advocaat nella nazionale maggiore durante gli Europei del 2004. Negli anni a venire solo due brevi esperienze sulle panchine del Feyenoord prima e dei Los Angeles Galaxy poi, così che in molti cominciavano a pensare che allenare non fosse più nei suoi programmi, invece nel Gennaio di quest’anno accetta l’offerta del Terek Grozny (squadra della capitale della Cecenia) che disputa il massimo campionato russo per il quarto anno consecutivo. Di sicuro non sarà questo il posto dove riuscirà a ricalcare i fasti di quando era calciatore ma speriamo che sia per lui un nuovo punto di partenza per la sua seconda carriera che stenta a decollare.

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