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NEWS - DIEGO BARBACINI, PRESIDENTE CALERNO CALCIO:«LA NOSTRA FILOSOFIA È DONARE AI PIÙ BISOGNOSI E METTERE A DISPOSIZIONE DEI GRANDI CLUB IL NOSTRO CAMPO» - STORIE DI PROVINCIA #10
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DIEGO BARBACINI, PRESIDENTE CALERNO CALCIO:«LA NOSTRA FILOSOFIA È DONARE AI PIÙ BISOGNOSI E METTERE A DISPOSIZIONE DEI GRANDI CLUB IL NOSTRO CAMPO» - STORIE DI PROVINCIA #10

Intervista di Cristiano Cavallaro (in collaborazione con la pagina "ilterzotmepo.net")
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calcioreggiano.comGenerica - 15/11/2025

In vetta al Girone B di Seconda Categoria c’è un undici che sta stupendo tutti. Stiamo parlando del Calerno, che, trascinato dalle reti di bomber Boni, ha raccolto finora 22 punti. Ciò che rende più affascinante questa realtà, tuttavia, è la sua filosofia, che ci ha descritto con grande entusiasmo il Presidente Diego Barbacini. La società, infatti, ha ospitato e ospiterà ancora squadre professionistiche di grande prestigio, come la Reggiana, ma non solo, in quanto in passato anche il Cile di Alexis Sanchez ha scelto appunto Calerno come sede per il proprio ritiro. Oltretutto, ogni anno la dirigenza degli Azzurro-Granata si rende protagonista di stupende iniziative di beneficenza, donando ad asili, scuole elementari, case protette e persino ospedali. 

Cosa significa essere presidente del Calerno? Di cosa si occupa quotidianamente? 

«È un grandissimo orgoglio, in quanto io sono nato e cresciuto e qui. Sia mio padre che mio zio hanno avuto ruoli importanti all’interno del Calerno: il primo è stato un dirigente, mentre il secondo un allenatore. Io, pertanto, sono succeduto a presidenti che hanno rappresentato la storia di questa società e per me è un onore. Siamo una realtà ben organizzata; io mi occupo dei rapporti istituzionali con il comune, la Reggiana e, soprattutto, curo il verde degli impianti». 

Siete attualmente primi in classifica con 22 punti, oltretutto avete il terzo attacco più prolifico del campionato e la miglior difesa. Siete contenti di questa fase di avvio? Quanto sarà difficile ottenere la promozione?

«Sono molto contento, non soltanto per la classifica, ma soprattutto per il gruppo che abbiamo. È una squadra molto giovane, con qualche elemento di esperienza. Abbiamo per di più un bomber come Boni, che ha timbrato 7 volte il cartellino. La coralità con un organico che è stato allestito benissimo dal nostro Direttore Sportivo Cico Dall’Aglio è tuttavia fondamentale affinché lui riesca ad esprimersi al meglio. Come ben sapete, però, la classifica la si guarda a maggio, in quanto, in fase di mercato e, durante il campionato, può essere stravolta in qualsiasi momento. Secondo me, ci sono almeno tre squadre costruite per arrivare un gradino sopra di noi, ovvero Gattatico, Viarolese e Busseto. Cerchiamo di stare lì: vediamo dove arriviamo. Crederci non è vietato, ma illudersi sì».

Ha citato Boni, che quest’anno vi sta trascinando a suon di gol: quanto è prezioso per voi? 

«Eravamo certi che ci avrebbe dato un contributo fondamentale - lo avevamo già avuto per metà della scorsa stagione -. Nonostante nelle giovanili abbia ricoperto il ruolo di portiere, è un bravissimo attaccante. Come dicevo prima, però, se Boni è in cima alla classifica dei marcatori, buona parte del merito è anche di tutti i suoi compagni - non soltanto dei “colleghi di reparto” -. Se giochiamo da squadra, riusciamo a mettere il nostro bomber nelle condizioni di segnare sempre e in ogni modo. Lo abbiamo dimostrato nelle ultime due partite, pur non risultando brillantissimi dal punto di vista tecnico». 

Quest'estate avete ospitato la Reggiana di Mister Dionigi a Calerno. Da presidente, che emozione è? 

«Sì, quest’estate abbiamo ospitato la Reggiana, grazie al buon rapporto che abbiamo con il vice di Mister Dionigi, Giuseppe Liperoti. Ricordo, tuttavia, che la prima volta in cui i Granata vennero a Calerno e io contribuì all’organizzazione c’era Mister Cadregari, oltre all’Amministratore Delegato Ernesto Foglia. C’è dunque una storicità dietro tutto questo: la squadra è venuta tutti gli anni, tranne con Nesta, che non volle sapere di allontanarsi dal “Cavazzoli” per scaramanzia. Ai tempi di Alvini, addirittura, mettemmo a disposizione il nostro campo per oltre un mese, in quanto quello dei Granata non era in buone condizioni. Per noi, ovviamente, è un motivo di orgoglio avere l’unica squadra professionistica della nostra città a Calerno. Proprio grazie alla Reggiana, per di più, negli ultimi anni abbiamo ospitato anche la nazionale maggiore del Cile, dunque abbiamo accolto calciatori come Isla, Alexis Sanchez, Bravo e non solo, i quali si sono allenati nel nostro impianto per una settimana. Abbiamo avuto, inoltre - sempre grazie alla società granata -, la nazionale femminile irlandese, che, in occasione degli Europei, ha scelto come sede del ritiro - anche loro 7 giorni - Calerno. Non ti nego, tra l’altro, che in passato abbiamo avuto contatti con squadre professionistiche che sarebbero dovute andare a giocare a Parma. Dirigenti di Lazio e Salernitana vennero a visionare il nostro impianto: andava bene, ma, per i mister, la mezz’ora di pullman che ci separa da Parma non era accettabile, pertanto non si è fatto niente. Ad ogni modo, il nostro rapporto con la Reggiana è un vanto per noi, tant’è che siamo l’unica squadra senza settore giovanile ad essere iscritta dal primo anno al progetto di “Provincia Granata”». 

Qual è la vostra filosofia come società?

«La nostra filosofia comprende due regole. La prima è quella del mantenimento impeccabile del nostro impianto per metterlo a disposizione di chi viene a giocare - dai nostri atleti a quelli delle società professionistiche -, perché ci sarà un motivo se è uno dei migliori della regione. Ci mettiamo molto del nostro, oltre ad investire la convenzione che ci mette a disposizione il comune. Il secondo nostro orgoglio è la beneficenza. Abbiamo donato, anno dopo anno, andando a rotazione, a tutte le scuole di Calerno - asili compresi -, ma anche a qualcuna di Sant’Ilario e persino alla casa protetta di Campegine, per non parlare dei soldi versati all’ospedale durante il Covid - e sicuramente mi scorderò qualche altra iniziativa -. il nostro spirito è questo e ne siamo fieri». 

Ringraziamo sentitamente il Presidente Diego Barbacini per la collaborazione e per l’opportunità concessaci.

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