11/10/2022 - Se al termine della passata stagione il vivaio della Vianese annoverava circa 130-140 ragazzi, oggi ha toccato quota 200, facendo quindi un notevole salto in avanti, grazie alla qualità del progetto sportivo-formativo proposto, che molte famiglie della Montagna e non solo hanno deciso di sposare, e grazie anche alla collaborazione con la Borzanese, che, oltre alla squadra dei 2006, che entra a far parte da quest’anno del roster della compagine del presidente Eusebio Borghi, garantisce l’allargamento del bacino d’utenza e soprattutto l’utilizzo delle strutture di Borzano, permettendo a più ragazzi, anche di zone geografiche limitrofe, di sposare il progetto vianese. Di tutto questo ci parla con Ermes Caroli, consigliere e vice presidente della società rossoblù. Caroli, può stilare un bilancio di questa prima parte della stagione, magari evidenziando il numero delle squadre che mandate in campo ogni fine settimana e il totale degli atleti ad oggi tesserati? “Volentieri. Come prime valutazioni direi che il bilancio sia positivo. Per il primo anno nella nostra storia abbiamo infatti iscritto tutte le squadre del settore agonistico: una Juniores regionale, gli Allievi 2006 e 2007 e i Giovanissimi 2008 e 2009. E crescono i numeri anche sulle annate della Scuola calcio, dove abbiamo varie squadre di Esordienti 2010, Pulcini 2012/13 e Primi calci 2014/15, per un totale di circa 200 ragazzi”. Quali sono le vostre squadre di punta? “Il top team è senz’altro la Juniores regionale, un gruppo dal quale si è partiti sei anni fa con un percorso di crescita all’interno del nostro Settore giovanile. Abbiamo già contribuito a portare alcuni ragazzi promettenti in Promozione, mentre altri stanno crescendo e potrebbero essere presto convocati. Guardiamo con interesse anche al percorso degli Allievi 2007 che presentano diversi prospetti interessanti, oltre alle due annate di Giovanissimi su cui stiamo gettando le basi per il futuro”. Come sta procedendo il rapporto con Borzano? Utilizzate soltanto le loro strutture, oppure sono arrivati anche diversi ragazzini dall'area albinetana e zone limitrofe? “La collaborazione con Borzano procede bene, perché oltre alle strutture stiamo collaborando per la costruzione o il consolidamento delle varie squadre. I nostri Allievi 2006 nascono dalla base della squadra della Borzanese, così come stiamo cercando di incrementare il numero di atleti della loro Juniores provinciale. La speranza è di continuare a dare un buon servizio alla comunità di Borzano e zone limitrofe, per fare giocare e divertire, oltre ai nostri, anche i ragazzi del posto. L’obiettivo comune è quello di tenere viva l’area sportiva e poter arrivare a costruire anche giocatori, che usciranno dal nostro Settore giovanile, alla nostra prima squadra in Promozione, ma anche alla loro in Seconda categoria”. Quanto sono importanti i risultati della prima squadra sull'immaginario collettivo dei ragazzi del vivaio? “La prima squadra è un progetto rinnovato che ha visto l’avvicendarsi del direttore sportivo e dell’allenatore, che sono entrambi nuovi. Inoltre, sono arrivati moltissimi giocatori e quindi bisogna dare a tutti il tempo di lavorare e di ambientarsi in modo corretto prima di esprimere giudizi positivi o negativi che siano. Ricordo che il progetto di portare la Vianese in Eccellenza (dichiarato dal nostro patron Enrico Grassi), non è annuale ma triennale. Stiamo cercando di costruire qualcosa di importante, ma serve tempo. La prima squadra, tornando alla domanda, è un obbiettivo per tutti i ragazzi che giocano nel nostro Settore giovanile, ognuno dei quali deve ambire a vestire un giorno i colori rossoblù del team di più alto livello”. A livello progettuale come vede invece il futuro del Settore giovanile della Vianese? “Credo che sia fondamentale migliorare le infrastrutture per continuare a crescere e su questo stiamo lavorando in sinergia con lo stesso Enrico Grassi e con l’amministrazione comunale. Chiunque decida di venire a giocare nella Vianese deve sapere che esiste un progetto serio e duraturo che ogni anno cerchiamo di migliorare aggiungendo un tassello dopo l’altro. Ma io ho un sogno nel cassetto: quello di creare una collaborazione vera, non di facciata, con tutte le società limitrofe, allo scopo di creare un Settore giovanile unico e competitivo ai massimi livelli regionali”.
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