06/12/2022 - Il nuovo tecnico della Vianese entra in punta di piedi: “Ho sentito Massimo. Era stanco"
Iemmi: “Per ora devo cercare di non fare danni"
"Grassi? E’ stato mio avversario: credo ancora di avere il segno di un suo tacchetto"
“Sono stato contattato domenica sera dal diesse Matteo Bimbi, dopo le dimissioni di Massimo - ci spiega Emore Iemmi, nuovo allenatore della Vianese - Ci eravamo già sentiti l’estate scorsa quando mi chiese se fossi disponibile ad allenare la Vianese, nel caso in cui Massimo non avesse accettato”. Anche per mister Iemmi la decisione di Vacondio è stata come un fulmine a ciel sereno: “Sì, francamente non me l’aspettavo. Massimo è stato un mio giocatore alla Dorando, ad Arceto e a Bibbiano, quindi ci conosciamo da una vita - prosegue - Oggi ci siamo infatti sentiti e ho capito che era davvero stanco e che voleva dare una scossa alla squadra. L’ho trovato molto sereno e infatti mi ha detto che adesso che si era dimesso aveva finalmente la testa libera”. Che Vianese erediti? “Di certo una squadra ricca di nomi importanti, con tanto potenziale; è altrettanto vero che non è comunque semplice trovare gioco e amalgama quando si cambia così tanto come ha fatto la Vianese l’estate scorsa e ora tocca a me mettere a posto il mosaico. Quest’anno i rossoblù li ho visti tre volte, in coppa contro il Castellarano, nella vittoria contro la Scandianese, quando non hanno comunque brillato, pur avendo vinto e contro la Riese. Credo sia una buona squadra che ha però difficoltà quando la palla ce l’hanno gli altri, ma prima di giudicare conoscere i ragazzi per poi cercare di capire dove mettere le mani”. Rispetto a Vacondio avrai un attaccante in più: Adusa. Lo conoscevi? “L’ho visto giocare nel Montagna, a Baiso e Lentigione. Mi sembra più una seconda punta che un attaccante centrale: ricordo che è tecnicamente forte, oltre ad essere molto rapido e francamente in Promozione credo possa fare la differenza. Ora arriverà anche Marmiroli a centrocampo, un centrocampista che conoscevo ai tempi delle giovanili della Reggiana, che ha fatto della Serie C a Piacenza, della D e ora giocava nella Piccardo in Eccellenza. E’ reduce da un infortunio, ma domenica è salito e ha giocato una ventina di minuti. Anch’egli ci darà una grossa mano”. Hai già parlato col patron Enrico Grassi? “Un breve scambio di battute al telefono visto che ieri era in Messico: approfondiremo al suo rientro in Italia. Grassi è stato mio avversario sul campo diverse volte: lo ricordo bene, credo di avere ancora il segno di un suo tacchetto, visto che era un difensore che non andava per il sottile. Ci siamo affrontati diverse volte quando io ero a Scandiano e lui ad Albinea, poi diverse volte da avversari nel Montagna. Cosa mi ha chiesto? Non mi ha chiesto di vincere subito, ma di fare bene. D’altro canto ha investito tanto in questa squadra ed è giusto che si aspetti delle soddisfazioni”. Mancano due partite alla sosta, la Vianese di Emore Iemmi la vedremo alla ripresa della stagione? “Direi di sì. Intanto mi godrò un battesimo di fuoco nel derby di sabato contro il Baiso, poi chiuderemo col Fiorano, per poi andare in sosta e iniziare davvero a mettere le mani sulla squadra. In questo periodo devo solo cercare di non fare danni, visto che ogni allenatore deve prima di tutto fare meno danni possibile”.
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