26/05/2023 - Il dg Manuele Rabbi: “Peccato per il campionato, ma in questi anni ottimi risultati”
Smaltita la delusione post campionato con la Promozione sfumata all’ultima partita è tempo di fare il punto
in casa rossoblù.
“Dal punto di vista sportivo dispiace non essere riusciti a vincere un campionato che meritavamo di vincere.
Mi dispiace per i ragazzi che non si sono mai risparmiati in questa stagione mantenendo la vetta della
classifica fino all’ultimo atto, ma anche questo è il calcio e lo dobbiamo accettare”.
Così esordisce il Dg del Guastalla Calcio, Manuele Rabbi, commentando una stagione che ha visto il
Guastalla indiscusso protagonista del girone C di Prima Categoria con la Promozione persa a discapito del
Luzzara per un punto in classifica.
Quanto brucia perdere un campionato in questa maniera?
Parecchio. Mi metto nei panni dei nostri tifosi e di tutte le persone che con me lavoro quotidianamente per
questa società: è stato un colpo duro. Alla fine della partita con il Boca Barco eravamo tutti increduli e
delusi. Mai avremmo pensato a un epilogo così, però dopo lo sbandamento dei primi giorni, l’ambiente si è
subito ripreso.
Beh, la partita di playoff con la Virtus Libertas dice il contrario…
Per i ragazzi è stata ancora più dura soprattutto se pensiamo a come è arrivata la beffa nell’ultima giornata
con il portiere del Boca che ha fatto 4 miracoli. Ma non possiamo rimproverargli nulla, anzi, hanno fatto
una cavalcata che è andata anche oltre le nostre aspettative…
Quindi il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
Da tifoso legato ai nostri colori posso dire che è vuoto. Da dirigente invece non posso far altro che vedere la
realtà delle cose con oggettività.
Cioè, si spieghi meglio?
Il progetto della dirigenza che rappresento è nato 4 anni fa con l’intento di affidare il Guastalla a persone
del paese e che quindi fossero legate indissolubilmente alla nostra maglia. Se andiamo a vedere, il nostro
presidente, Gioachin Michel, è guastallese e ha giocato nel Guastalla, il nostro mister pure, il Ds Daniele
Fornasari è del paese e conosciuto da tutti, così come gli altri consiglieri e io ormai sono guastallese da
adozione lavorando per questa società da oltre quindici anni.
A questo aggiungiamo che abbiamo voluto costruire una squadra di giocatori locali: nella rosa della prima
squadra sono tanti i giovani che hanno iniziato nel nostro settore giovanile o addirittura che hanno fatto
tutta la trafila dai pulcini alla prima.
Molto probabilmente siamo l’unica società della zona ad essere così competitiva portando avanti un
progetto sostenibile che guarda sicuramente al futuro, senza dover svenare le casse della società.
Sportivamente parlando però…
Il bicchiere è tutto pieno se devo guardare ai risultati sportivi. Negli ultimi 4 anni abbiamo centrato una
promozione arrivando secondi in classifica in Prima Categoria con una squadra giovane ma assai
competitiva; siamo retrocessi dalla Promozione col punteggio record di 34 punti (tanti per una
neopromossa) e perdendo negli ultimi due minuti contro una corazzata che aveva altre ambizioni e altre
mire rispetto a noi; quest’anno abbiamo condotto il campionato quasi sempre in testa… senza poi
dimenticare tutto il resto…
Ossia?
Mi riferisco al nostro settore giovanile, il nostro tesoretto. Abbiamo centrato il traguardo di avere tutte le
squadre agonistiche impegnate in campionati regionali, cosa che a Guastalla non accadeva da forse
trent’anni, sinonimo di un ottimo lavoro da parte del nostro staff di allenatori e preparatori. La vittoria del
torneo di Campegine dei nostri 2006 lo scorso anno, la semifinale regionale che hanno raggiunto in
campionato sempre lo scorso anno e la finale Fossil Cup di questa stagione sono il frutto di un ottimo lavoro
dei nostri allenatori che hanno cresciuto i nostri ragazzi dai pulcini ad oggi.
Rabbi però manca il suggello prestigioso, la gente ha voglia di Guastallone…
Lo so. Ma abbiamo intrapreso una strada che richiede pazienza, che può prevedere qualche scivolone, ma
che alla lunga si rivelerà vincente. Sia in campo che anche in maniera strategica: ricordiamoci che non
siamo economicamente attrezzati come tante altre compagini. Ma questo anziché essere un alibi, diventa
la nostra motivazione a credere di più in questo progetto che investe sui giovani e sul territorio.
Insomma, quindi nessun rimpianto e nessun rammarico?
SI uno. Aver perso una stagione e mezzo a causa del covid. Se avessimo potuto lavorare sono sicuro che
avremmo fatto ancora meglio di così.
Promesse ai tifosi?
Più che promesse ai tifosi chiedo di sostenerci sempre con lo stesso entusiasmo di questa stagione
nell’attesa e nella speranza che il Guastalla abbia una casa tutta sua come avveniva quando c’era il
Bonfanti. Rimane sempre il nostro cruccio non avere una struttura di proprietà che di sicuro può farci fare
un ulteriore salto di qualità.
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