
09/04/2025 - Montecchio. Il presidente Palmia: "Ho sbagliato a pensare fossimo pronti per l'Eccellenza o l'alta Promozione”. Il focus resta il potenziamento delle strutture e del vivaio, per fornire servizi sempre più di qualità ai cittadini
La crescita del Montecchio a livello di strutture, di potenziamento del Settore giovanile e di proposte alla cittadinanza prosegue gradualmente ma con costanza, tant’è che la società giallorossa si sta trasformando sempre di più in una Polisportiva, capace di aprirsi anche ad altre attività ludico-ricreative, grazie alla collaborazione con società di volontariato, cercando però di mantenere sempre il bilancio in equilibrio. La prima squadra deve infatti diventare un punto di arrivo per i ragazzi che crescono nel vivaio, senza necessariamente ambire a campionati di vertice, visto che il focus dell’entourage giallorosso è proprio la crescita dei ragazzi, del settore femminile e dell’impiantistica in termini di servizio alla cittadinanza, non solo quindi legata al calcio. Tale ambizioso progetto, già da molti mesi, permette a tutti gli sportivi di Montecchio Emilia e di tutta la Val d’Enza, di trovare nella società giallorossa un punto di riferimento e un porto sicuro nel quale praticare sport a vario livello e consentire ai ragazzi di vivere in un ambiente sano, nel quale i valori dello sport e il rispetto per gli altri non siano solo concetti astratti, ma rappresentino un vero e proprio stile di vita.
Negli ultimi anni, il Montecchio, investendo in prima persona, con l’aiuto di sponsor importanti e la collaborazione dell’Amministrazione comunale, ha creato un campo in sintetico a nove al D’Arzo e uno a sette al Notari, riqualificato l’area sportiva di Villa Aiola dov’è sorta la “Cittabella” per il calcio femminile, oltre ad aver posto in essere un progetto di riqualificazione del Centro sportivo Notari all’interno del quale è stato rifatto completamente il campo da tennis e creati vari campi da padel. Tornando al calcio, i numeri del vivaio sono cresciuti e sono aumentati gli allenatori qualificati, allo scopo di fornire alla popolazione un servizio sempre più professionale e strutture all’avanguardia, impreziosite dal prossimo arrivo di una club house per i ragazzi.
La prima squadra, invece, che l’anno scorso è retrocessa dall’Eccellenza, seppur a causa di un gol subìto all’ultimo istante dei play out, quest’anno si è salvata in Promozione, quando magari, ad inizio stagione, si pensava potesse tornare subito in categoria superiore, ma anche in questo senso i progetti del Montecchio stanno seguendo la linea tracciata, come ci spiega lo stesso presidente Massimiliano Palmia. “Purtroppo il campionato non ha avuto i risultati attesi - spiega il numero uno giallorosso - ma questo nello sport ci sta. Non è infatti scontato che se spendi molto vinci; al di là di ciò, la mia considerazione personale è che il Montecchio, nel suo insieme, non è una società pronta ad affrontare dei campionati importanti, che sia Eccellenza o di alta Promozione, quindi ho sbagliato a pensare a questo e me ne prendo totalmente la responsabilità, avendo a che fare con una riforma dello sport, che di certo non aiuta le società dilettantistiche; pertanto, non ci sarà da fare un passo indietro, ma bensì due passi indietro. Per il resto siamo molto contenti sulla riqualificazione del Centro sportivo d’Arzo, dove a breve ci saranno delle scadenze importanti e stiamo elaborando dei progetti con altre aziende che vanno anche oltre allo sport”.
FOTO E DIDA: Il presidente Massimiliano Palmia a bordo campo riflette sul futuro della prima squadra.
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