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SESSANTATREESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 24/03/2011

Arriva la primavera e con sé porta il primo titolo…arriva dalla Grecia e noi come sempre arriviamo per primi sulla notizia. Poi come sempre ci sono anche molte altre informazioni…a tutto calcio!!!






GRECIA
Eccovi servito il primo scudetto del 2011. Sapevamo che il primo titolo dell’anno sarebbe arrivato dalla Grecia, infatti nella puntata n. 60 avevamo già anticipato che al massimo a metà Aprile avremmo saputo il nome del team campione, ma che questo sarebbe potuto uscire anche prima e così è stato. Tutto secondo programma dunque, con ben tre giornate di anticipo l’Olympiakos mette in cascina lo scudetto n. 38 succedendo al Panathinaikos dopo un solo anno di regno. Inutile dire che i biancorossi dono i veri dominatori del campionato ellenico, quello appena ottenuto è il tredicesimo successo nelle ultime 15 edizioni e con altri due trionfi duplicheranno pari pari i titoli del Panathinaikos, il secondo team più titolato di Grecia. Onore quindi a Ernesto Valverde che tornato sulla panchina biancorossa ha rimesso le cose a posto rendendo il suo undici una vera macchina da guerra centrando 22 successi su 27 partite disputate con di gran lunga il miglior attacco e la miglior difesa. A dire il vero il vantaggio accumulato dal club del Pireo permetteva con 3 punti due giornate fa di anticipare la matematica vittoria a 4 turni dal termine, ma la voglia di festeggiare tra le mura di casa e l’opposizione del PAOK Salonicco in cerca di punti per raggiungere i playoff Champions League hanno rimandato la festa di sette giorni. Nell’ultimo weekend nessuna squadra avrebbe potuto fermare l’Olympiakos, infatti l’AEK Atene ha opposto una resistenza che è durata solo 2 minuti ed è sfociata poi in goleada col risultato finale di 6-0. I campioni in carica del Panathinaikos da tempo avevano mollato il bersaglio grosso per puntare tutto sulla qualificazione alla Champions League attraverso il famigerato girone finale. Come detto in precedenza ai playoff Champions League parteciperanno le 4 squadre che finiranno la regular season dal 2° al 5° posto partendo con un numero di punti assegnati mediante un calcolo che deriva dallo scarto di punti proprio tra la 2’ e la 5’ posizione; il Panathinaikos è l’unica squadra già qualificata ai playoff mentre per gli altri 3 nomi occorrerà aspettare le ultime 3 giornate di campionato con l’AEK Atene quasi sicuro di assicurarsi uno dei posti rimasti. Ricordiamo che infine queste 4 formazioni giocheranno un mini-girone all’italiana, quindi 6 partite ciascuno, con la prima in classifica che accederà alla massima competizione europea e la seconda e la terza all’Europa League.

ARGENTINA
Introduciamo il torneo di Clausura 2011 quando è iniziato già da 6 giornate, praticamente un terzo del totale (19 turni). Sicuramente quello appena iniziato è un campionato all’insegna dell’incertezza: difficilissimo azzardare un pronostico quando le ultime otto edizione sono state vinte da otto compagini differenti. Guardando la classifica dopo il 6° turno infatti troviamo al primo posto addirittura neopromossa, l’Olimpo, che ha chiuso il torneo di Apertura 2010 al 17° posto. I campioni in carica dell’Estudiantes a dire il vero sono secondi a un punto di distanza, ma i frequenti impegni di Coppa Libertadores potrebbero togliere energie importanti. Impossibile non citare le due grandi d’Argentina, River Plate e Boca Juniors che dopo essersi divise i due tornei del 2008 hanno collezionato solo brutte figure: è partito meglio il River Plate ma 2 punti nelle ultime 3 partite l’hanno già fatto scivolare al nono posto. Il Boca Juniors ha portato a casa i 3 punti solo in una occasione, non fa punti da 3 partite e non segna da 4, sinceramente affidare il peso dell’attacco sul 37enne Martin Palermo è molto rischioso. Per la lotta al titolo ci sarà tempo per parlarne, vogliamo invece ricordare il complicato sistema di retrocessione che si calcola in base alla media punti delle ultime 3 stagioni. In pratica al termine di ogni torneo di Clausura le due squadre che hanno ottenuto la media punti peggiore, tenendo conto dei soli incontri disputati nella massima serie, retrocedono in Seconda Divisione, la terz’ultima e la quart’ultima spareggiano con la terza e la quarta classificate della Seconda Divisione. Dando un occhio a questa classifica aggiornata scopriamo che il River Plate sta rischiando parecchio essendo posizionato al 16° posto con una media punti pari a 1,228 a partita, appena sopra all’All Boys (1,2) che a questo punto sarebbe costretto a fare gli spareggi salvezza, occhi ben aperti su questo aspetto perché potrebbero esserci sviluppi clamorosi.

BELGIO
E’ importante fare il punto della situazione del campionato belga visto che nello scorso weekend si è conclusa la regular season: le 30 giornate disputate hanno emesso i loro verdetti ma la stagione non è per nulla conclusa perché sappiamo come da qualche anno in Belgio ci sia un complicato metodo post-campionato per determinare la vincente e le qualificate alle coppe europee. Mettiamo un po’ d’ordine: le prime sei classificate accedono al girone della poule scudetto partendo con in dote la metà dei punti ottenuti nelle 30 giornate arrotondati per eccesso. Anderlecht e Racing Genk che hanno duellato tutto l’anno staccando tutte le altre avevano da tempo ottenuto il pass per il girone e ora partiranno separate da un solo punto a favore dei campioni in carica (33 contro 32); le altre compagini che si lotteranno il titolo saranno il Gent, il Bruges, il Lokeren arrivato terz’ultimo l’anno passato e lo Standard Liegi che con un colpo di coda a due giornate dal termine è riuscito ad accedere al tabellone principale, cosa che gli era sfuggita l’anno scorso. Il girone di poule scudetto è importante non solo per la vittoria finale ma anche per la determinazione delle altre qualificate alle prossime coppe europee: la seconda classificata accederà alla Champions League, la terza all’Europa League e la quarta farà uno spareggio con la vincente dei due gironi composti dalle altre 8 formazioni arrivate tra il 7° e il 14° posto. Questi otto team per conquistare l’accesso all’Europa League dovranno vincere il loro girone da 4, vincere la sfida che la metterà di fronte alla vincente dell’altro girone e vincere la sfida finale contro la quarta del girone poule scudetto. Certo in Belgio un meccanismo più complicato non potevano escogitarlo ma il meglio deve ancora venire, pensate che per la retrocessione le ultime due classificate giocano un girone tutto loro sfidandosi 5 volte, con la penultima che parte da un bonus di 3 punti e col vantaggio di giocare 3 volte in casa. Speriamo di essere stati abbastanza chiari nella spiegazione, ci ritroveremo più avanti per tutti gli sviluppi.

SPAGNA
Come avevamo anticipato nella puntata n. 57 il passaggio cruciale della Liga Adelante sarebbe stato quello a cavallo tra la 31’ e la 32’ giornata con due importanti scontri diretti che vedrà coinvolto il Betis Siviglia. Vediamo ora però cosa è successo in tutto il periodo precedente e come si presentano le formazioni di testa a questo importante passaggio. Partendo proprio dal Betis Siviglia dobbiamo dire che è una squadra veramente imprevedibile: ha guidato la classifica per larghi tratti del torneo poi è entrata in una crisi clamorosa che l’ha portata a perdere 5 partite consecutive (in questo periodo 1 gol fatto e 10 subiti) e l’ha fatta scivolare al terzo posto con 4 punti di distacco dalla seconda; in seguito è riuscita ad uscire dal tunnel riprendendo la marcia che l’aveva contraddistinta dall’inizio della stagione (tra l’altro il ruolo di favorita gli è stato affibbiato ancor prima che cominciasse l’annata) e nelle ultime 5 partite sono arrivate 4 vittorie ed un pareggio, ma soprattutto il primo posto riconquistato, tutte queste sono delle ottime premesse per affrontare le prossime due partite. Il primo di questi due incroci pericolosi sarà nel prossimo weekend in casa della seconda in classifica, il Rayo Vallecano: la terza squadra di Madrid è la più regolare tra quelle che formano il terzetto di testa anche se un piccolo periodo di appannamento ce l’ha avuto dopo le 5 vittorie consecutive (1 punto in 3 partite). Al Rayo Vallecano, che vanta 3 punti di vantaggio sulla terza, potrebbe andar bene anche un pareggio nello scontro diretto con il Betis Siviglia cercando poi di sfruttare al massimo la giornata successiva quando a vedersela con il club andaluso sarà proprio la terza in graduatoria, il Celta Vigo. Delle tre compagini citate il Celta Vigo al momento è quella che sta peggio, sia perché è costretta ad inseguire (per ottenere la qualificazione diretta bisogna arrivare nei primi due posti), sia perché non sta vivendo un buon periodo di forma, nelle ultime 4 uscite è arrivato solo un punto. Al prossimo appuntamento qualche gioco potrebbe essere fatto anche se la sensazione è che tutto rimarrà in ballo fino all’ultima giornata, in più poi ci saranno i playoff (per le squadre che arriveranno dal 3° al 6° posto tolte le formazioni riserve) quindi la strada è ancora lunga.

ROMANIA
Torniamo ad occuparci del campionato romeno visto che il sipario si è nuovamente alzato dopo la lunga pausa invernale. Arrivati alla 22’ giornata possiamo dire che il ritorno dello scudetto nella capitale Bucarest dovrà essere rimandato almeno all’anno prossimo; i colossi di un tempo non riescono a trovare il bandolo della matassa così che imperversano in questo strano torneo delle nuove formazioni sconosciute ai più. Verosimilmente quindi per il quarto anno consecutivo il titolo lo vincerà un team non della capitale dopo che per 16 anni di fila invece la regola era stata inversa. Al momento la lotta per il trionfo finale sembra una cosa a due tra due compagini che inseguono questo traguardo per la prima volta nella loro storia, questo a conferma del cambio generazionale che si sta vivendo in Romania. Al primo posto c’è sempre l’Otelul Galati che dopo aver portato il suo massimo vantaggio a 5 punti due settimane fa è incappato in una sconfitta che ha fatto ridurre il margine a due lunghezze. L’antagonista risponde al nome di Timisoara, unico undici ancora imbattuto in tutta la stagione che ha la miglior differenza reti del torneo e che nel 2011 ha conosciuto solo la vittoria: il club viola che già da qualche stagione lotta per il vertice ha messo nel mirino i capoclassifica e prepara il sorpasso che potrebbe avvenire nelle prossime due giornate se riuscirà a sfruttare il doppio impegno casalingo. In Romania però, molto importante è anche il secondo posto che assicura la partecipazione ai preliminari di Champions League, quindi occorre guardarsi anche le spalle: per ora le due battistrada hanno rispettivamente 8 e 6 punti dalla terza in classifica quindi possono dormire sonni relativamente tranquilli. Dalla terza alla quinta posizione si ha accesso all’Europa League così come vincendo la Coppa nazionale che lì sì, potrebbe riservare in finale un bel derby capitolino se Steaua Bucarest e Dinamo Bucarest (sfida che andrebbe a rinverdire i fasti delle 5 finali tra il 1986 e il 1990) riusciranno a sbarazzarsi in semifinale rispettivamente di Brasov e Gloria Bistrita.


Rubrica nella Rubrica I RE DEL GOL
Continuando con i bomber sudamericani che da sempre invadono i maggiori campionati europei facendo la fortuna dei ricchi club del vecchio continente segnaliamo oggi il capocannoniere del torneo di Apertura 2010 Santiago Silva. Attaccante uruguaiano di 30 anni che imperversa da diverso tempo in Argentina, all’inizio della carriera provò anche lui l’esperienza europea (prima in Germania con l’Energie Cottbus e poi in Portogallo con il Beira-Mar) trovando però poco successo. Come dicevamo la sua dimensione ottimale l’ha trovata in Argentina dove ha già vestito numerose maglie e quest’anno con quella del Velez Sarsfield è riuscito a vincere per la seconda volta la classifica marcatori con 11 reti. A dire il vero il titolo lo deve dividere a metà con l’attaccante del Tigre Denis Stracqualursi che di gol ne ha segnati 11 anche lui, ma del talento argentino parleremo nella prossima puntata. Tornando al “Tanque”, questo uno dei suoi numerosi soprannomi, c’è da dire che è una punta possente e potente che trova la via del gol con estrema facilità, infatti il titolo di capocannoniere vinto pochi mesi fa non era il primo: nel torneo di Apertura 2009 il nostro riuscì a segnare ben 14 reti in 18 presenze staccando, stavolta sì, tutti gli avversari e riuscendo nell’impresa di far vincere il primo storico scudetto al Banfield. La cosa curiosa è che all’epoca della vittoria del campionato coi biancoverdi era già di proprietà del Velez Sarsfield e giocava per il Banfield in virtù di un prestito. Già dal campionato successivo rientrò alla base ma alla soddisfazione personale non è ancora riuscito ad abbinare la vittoria di squadra. Nel torneo di Clausura 2011 Santiago Silva e compagni daranno nuovamente l’assalto al titolo ma complici anche gli impegni in Coppa Libertadores dopo 5 giornate hanno raccolto 8 punti, di questi 3 grazie al bomber celebrato in queste righe che con una doppietta poche settimane fa ha fatto fuori il River Plate.


Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Da pochi giorni è scattata l’edizione 2011 della Major League Soccer, il campionato di calcio statunitense. Vedremo ovviamente nelle prossime puntate degli sviluppi del torneo ma in questo spazio andiamo a scovare qualche personaggio degno di nota che si cela tra i vari team a stelle e strisce. Il primo di cui ci vogliamo occupare è Davide Chiumiento (26 anni, nella foto in alto), alzi la mano chi se lo ricorda! Sia nel caso che le braccia alzate siano poche o tante vale la pena leggere le righe che seguono per sapere tutto o quasi su questo campioncino annunciato. Nato in Svizzera nel Novembre del 1984 ha fatto la trafila nelle giovanili della Juventus riuscendo anche a esordire in prima squadra sia in Serie A che in Champions League. Indicato dagli addetti ai lavori come un centrocampista molto talentuoso e di sicuro avvenire nelle poche apparizioni con la maglia bianconera maggiore non ha mai convinto, per questo motivo è cominciata per lui una serie di prestiti, dapprima in Italia nel Siena e poi all’estero nel Le Mans e nello Young Boys. E’ però un’altra squadra del suo paese che lo acquista a titolo definitivo nel 2007, il Lucerna. Tra le fila del club elvetico riesce finalmente a trovare un posto da titolare disputando tre buone stagioni: soprattutto nell’ultima, quella 2009/10, dove segna 11 reti in 24 presenze portando il suo club al quarto posto finale. Tutto ciò non è bastato per far prolungare il suo contratto in scadenza a fine stagione e le sirene d’oltreoceano sono cominciate a suonare. A convincerlo ad emigrare così lontano è stata la franchigia dei Vancouver Whitecaps al suo esordio nella Major League Soccer proprio quest’anno. E’ cominciata così una sorta di sua seconda carriera, vedremo quanto duratura; di sicuro il calcio negli Stati Uniti sale di livello ogni anno, grazie ad appassionati sempre più numerosi e a talenti sempre più coraggiosi che accettano una nuova sfida…spesso ricoperti da una bella montagna di dollari.

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