31/05/2023 - Ha iniziato ad allenare nel 2019, proprio nelle file della Bassa Parmense come collaboratore di Stefano Valeri e Giuseppe Varini ed oggi è uno dei punti di forza dei tecnici del vivaio della società presiduta da Jofre Azzali e diretta dal ds e vice presiidente Tito Cofano. Stiamo parlando di Alex Scotti, classe 1999, cresciuto nella Bassa fin da quando aveva 5 anni, oggi allenatore dei 2014 coi quali si è tolto grandi soddisfazioni.
“Alla Bassa Parmense mi sono sempre sentito in famiglia, a casa, tra amici e tra persone che conosco da molto tempo, con le quali c’è un rapporto di fiducia e stima reciproca - ha spiegato mister Scotti - La Bassa Parmense è una società dinamica: Tito e gli altri dirigenti sono sempre pronti a cogliere le opportunità di crescita del territorio e non solo, offrendo ogni anno qualcosa di innovativo, sempre però in linea con la filosofia Bassa Parmense con l’obiettivo di dare ai ragazzi e alle famiglie un senso di appartenenza importante”.
La Bassa Parmense non ha una prima squadra propria e si occupa soltanto della Scuola calcio: è una scelta che ti senti di condividere e che credi possa essere premiante nel corso degli anni?
“Al momento è una scelta che condivido, perchè credo che per poter avere una prima squadra competitiva, con un progetto incentrato sulla crescita dei giovani, prima si debbano costruire le basi attraverso un lavoro organizzato e coordinato del settore giovanile, partendo soprattutto dai più piccoli. Indipendentemente dal fatto che in futuro ci sia una prima squadra o meno, sono convinto che il progetto possa essere vincente perché i nostri ragazzini stanno crescendo tanto e fra qualche anno raccoglieremo i frutti del nostro lavoro”.
Cosa rappresenta, secondo te, la Bassa Parmense come società sportiva per tutto il territorio della Bassa?
“La Bassa Parmense nel territorio rappresenta un punto di riferimento per le famiglie e i loro bambini che attraverso questo sport crescono, acquisiscono valori umani e sportivi che si porteranno dentro per tutta la vita. È un punto di riferimento anche per le istituzioni della nostra zona che incentivano lo sport e la salute dei ragazzi”.
Quanto ritieni siano importanti le iniziative che il ds Cofano e i suoi collaboratori hanno messo in atto? Nello specifico sto pensando alla collaborazione con i due centri di fisioterapia finalizzati a fornire le basi, alle famiglie e soprattutto agli stessi ragazzi, per una crescita sana ed equilibrata a livello posturale e motorio...
“Penso sia fondamentale per la crescita dei ragazzi; è una novità che il ds e la società stanno potando avanti per curare gli aspetti motori, posturali e di alimentazione in modo che i bambini crescano in modo sano ed equilibrato grazie alla collaborazione sul campo degli specialisti in materia. L’attenzione che viene data al singolo bambino è a 360 gradi, non solo da parte di noi allenatori a livello sportivo, umano e psicologico, ma anche e soprattutto attraverso a queste opportunità messe a disposizione dalla società”.
Quanto sono importanti, al di là dei campionati e dei concentramenti, i tornei per le fasce di età dei più piccoli come la Winter Cup?
“Secondo la mia opinione, questo tipo di tornei, come la Winter Cup e la Summer Cup che si è appena conclusa, sono più importanti dei campionati perché i bambini li vivono con uno spirito diverso; il fascino del torneo è superiore rispetto a quello del campionato, c’è maggiore euforia, divertimento e competizione. Il poter sollevare una coppa o vincere un trofeo crea nella squadra un’unione incredibile e i bambini riescono molte volte a superare i loro limiti. Inoltre, il ricordo del torneo svolto rimarrà per sempre in loro: sono giornate di festa e di divertimento”.
Di recente la Bassa Parmense ha sposato il progetto del "Bellismo" che cancella il "Bullismo". Come hanno interagito i tuoi ragazzi con questa iniziativa e credi abbiano capito, pur essendo piccoli, l'importanza di tali valori?
“E’ stato un successo: abbiamo partecipato al torneo di Mirabilandia con questo motto, indossando le magliette dedicate e ricevendo complimenti dalle persone che incontravamo. Seppur si tratti di un tema delicato, i nostri ragazzi hanno capito l’importanza di tali valori perchè loro stessi, in primis, hanno dovuto imparare a rispettarsi e a condividere tanti momenti insieme, facendo propri quei valori di rispetto, educazione e amicizia che hanno caratterizzato la nostra squadra per tutta la stagione”.
Chiudiamo parlando di te. Qual è il tuo sogno nel cassetto da allenatore? Credi che la Bassa Parmense possa rappresentare per te un progetto a lunga scadenza per una crescita tua e di tutto il contesto?
“Sicuramente la Bassa Parmense rappresenta per me un progetto a lunga scadenza: ho tanta voglia di crescere e di trasmettere la mia passione per il calcio ai ragazzi. Al momento, quindi, penso solo a migliorare e cerco sempre di “rubare” qualcosa di interessante da ogni persona che incontro sui campi per poter crescere. Se parliamo di sogno nel cassetto, un giorno mi piacerebbe poter sollevare la Champions League da allenatore. E’ un sogno impossibie? Mai dire mai; inoltre nella vita sognare non costa nulla”.
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