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SEDICESIMA PUNTATA

…il punto sui campionati meno conosciuti ovvero basta che ci siano 22 uomini che calciano una palla…a cura di Daniele Mercati
Il Resto del mondo - 18/03/2010

In questo appuntamento seguiamo passo passo l’evolversi della situazione in Belgio e Olanda, aggiorniamo gli accadimenti di Grecia e Spagna riscoprendo anche il campionato serbo…





SERBIA
Una delle squadre con la miglior media punti nel proprio campionato di tutto il mondo fino a questo momento è sicuramente la Stella Rossa di Belgrado. Dopo 18 giornate giocate hanno lasciato per strada solamente 5 punti frutto di un pareggio e di una sconfitta, per il resto solo vittorie. Punteggio pieno anche dalla ripresa del campionato dopo la pausa invernale, 9 punti su 9, cosa che invece non è riuscito a fare il Partizan, diretta concorrente per il titolo, incappato in un brutto pareggio interno che ha permesso ai cugini di staccarsi di 5 lunghezze. Sicuramente il Partizan sta disputando un eccellente campionato, stessa differenza reti della Stella Rossa, imbattuto, ma quest’anno non è sufficiente perché i biancorossi stanno viaggiando ad una velocità impressionante. I turni da giocare sono ancora 12 quindi la parola fine è lontana dall’essere scritta, anche perché deve ancora andare in scena il secondo scontro diretto.

BELGIO
Ancora fari puntati sul campionato belga, manca solo una giornata alla conclusione della regoular season, poi ci sarà la seconda fase del torneo come già spiegato nella puntata precedente (vedere puntata numero 14), e nell’ultimo weekend si è raggiunto qualche verdetto. Oltre alle 3 già qualificate per la poule scudetto, Anderlecht, Bruges e Gent, nel fine settimana si è aggiunto il Kortrijk, mentre gli ultimi due posti ora come ora sarebbero assegnati al Sint-Truiden (a cui basta un pareggio nell’ultima giornata) e allo Zulte-Waregem che proprio domenica hanno respinto l’attacco dei campioni in carica dello Standard Liegi (unica squadra che può ancora sperare di entrare nelle prime 6, ma ha 2 punti di svantaggio da recuperare) bloccandoli sul pareggio. Al termine del girone delle prime 6 quindi usciranno le due qualificate alla Champions League (le prime due) e una qualificata all’Europa League (la terza). L’altro posto disponibile per l’Europa League verrà assegnato tramite uno spareggio tra la quarta classificata (nel caso la quarta avesse vinto la Coppa di Belgio subentrerà la quinta) del girone delle prime 6 e la vincente dello spareggio tra le prime dei due gironi da 4 (da cui le squadre ripartiranno tutte con zero punti). In fondo alla classifica, divise da un solo punto, si contenderanno nell’ultima giornata l’accesso ai gironi da 4 (e secondo questo strano regolamento anche un eventuale posto in Europa League) per evitare la retrocessione diretta il Roeselare (dietro di un punto, giocherà in casa con il Westerlo) e il Lokeren (difficilissimo impegno casalingo con l’Anderlecht).

OLANDA
Non si può non rendere conto di quanto accaduto nel weekend nell’Eredivisie. Come segnalato nella puntata precedente era in programma il big match Ajax-PSV con i lancieri costretti a vincere per rientrare in lotta se non per il campionato almeno per il secondo posto. Il risultato è stato netto, 4-1 per l’Ajax che si conferma anche nello scontro diretto macchina da gol (80 gol in 27 partite) e ora tallona pericolosamente il PSV che è incappato in un clamoroso tracollo, quando invece ci si aspettava una reazione dopo la prima sconfitta stagionale della giornata precedente. Per la squadra della capitale è il settimo sigillo consecutivo, un solo punto per agganciare la seconda posizione che vale la Champions League e 6 punti da recuperare sulla capolista Twente. Quest’ultima ha approfittato in pieno dello scontro diretto tra la seconda e la terza vincendo il proprio incontro (il quinto consecutivo) e staccando il PSV di 5 punti. Il prossimo fine settimana sarà una tappa fondamentale con lo scontro al vertice, stavolta prima contro seconda ad Eindhoven. Se il Twente vince metterà più di una seria ipoteca sul titolo, se sarà pareggio il PSV verrà probabilmente scavalcato (considerato che l’Ajax sarà impegnato nella facile trasferta in casa dell’RKC Waalwijk ultimo in classifica), se vincerà il PSV vedremo una lotta a 3 fino all’ultima giornata.

GRECIA
Mancano solo 4 partite alla fine, ci sono solo 12 punti in palio e il campionato sembra aver preso la piega decisiva. Dopo l’ultimo avvicinamento dell’Olympiakos (vedere puntata numero 12) al Panathinaikos la continuità di risultati per i primi non c’è stata e anche il PAOK Salonicco che poteva svolgere il ruolo di terza incomoda era troppo distante. L’ultimo strappo c’è stato nell’ultimo turno dove ha vinto solo la capoclassifica con le altre due rivali incapaci di portare a casa i 3 punti. Il Panathinaikos può ora gestire un vantaggio di 5 punti che arrivati a questo punto è tutt’altro che esiguo anche se c’è ancora da superare l’ostacolo dello scontro diretto contro l’Olympiakos proprio nel prossimo weekend; in caso di sconfitta, potrebbe avvicinarsi a 2 lunghezze il PAOK se dovesse vincere il proprio impegno casalingo. Salvo clamorosi ribaltoni dunque dopo 6 anni lo scudetto ellenico tornerà nelle mani dei verdi di Atene, spezzando il dominio dell’Olympiakos che durava da 5 anni. Molto interessante sarà anche vedere chi riuscirà a centrare il secondo posto valido per i preliminari di Champions League, la terza si dovrà accontentare dell’Europa League.

SPAGNA
5 giornate giocate e tutto da rifare per il Barcellona (vedere la puntata numero 11) che ha gettato all’aria il suo vantaggio di 5 punti, incappando nella sua prima sconfitta nella Liga e cogliendo un brutto pareggio sul campo dell’Almeria. Il Real Madrid invece ha realizzato un filotto di 8 vittorie consecutive andando ad azzerare il gap che lo separava dall’eterna rivale segnando in media più di 3 gol a partita. Nel mezzo per i blancos c’è stata l’inaspettata ennesima eliminazione agli ottavi di Champions League ad opera del Lione, da considerarsi una vera disfatta per le aspettative che da sempre ha questo club e soprattutto dopo il mercato estivo. A 12 giornate dal termine quindi il destino del torneo è più che mai incerto aspettando lo scontro diretto dell’11 Aprile a Madrid. La sfida tra le due squadre si riflette anche nella classifica cannonieri dove in testa c’è la stella del Barcellona Lionel Messi (22 reti in 23 presenze) mentre al secondo posto c’è Gonzalo Higuain (19 centri in 20 partite), anche qui sarà lotta all’ultimo respiro fino alla fine. La lotta per gli altri due posti che valgono l’Europa che conta comprende sempre le solite 5 squadre (Valencia, Siviglia, Maiorca, Deportivo La Coruna e Atletico Bilbao) raccolte in soli 8 punti. Dando un’occhiata anche alle parti basse, sembra essere ormai spacciato lo Xerez, distante 11 punti dalla salvezza.



Rubrica nella Rubrica NOBILI DECADUTE
Sfiorò la vittoria della Coppa dei Campioni per due volte, nel 1956 e nel 1959, battuto in entrambe le occasioni dal Real Madrid stratosferico di quegli anni. Lo Stade de Reims, campione di Francia per 6 volte e vincitore di 2 Coppe di Francia, visse il suo momento di gloria nel secondo dopoguerra dove riuscì appunto a conquistare numerosi trofei in patria e alcune ottime apparizioni nelle coppe europee. Dal 1963 in poi però il club cominciò a fare la spola tra la Prima e la Seconda Divisione per diversi anni, fino a quando alla fine degli anni settanta si cominciarono ad aggiungere anche gravi problemi finanziari. Nonostante tutto la squadra continuò ad esistere e alla metà degli anni ottanta ritornò nel ruolo di giocatore-allenatore l’argentino Carlos Bianchi che con loro in precedenza aveva vinto 3 titoli di capocannoniere, ma la crisi non accennava a passare. Nel 1991 arriva inevitabile il fallimento e nell’anno successivo lo Stade de Reims riparte partecipando al Campionato d’Onore del Nord-Est ed in pochi anni riesce di nuovo ad arrivare al Campionato Nazionale (la nostra attuale Prima Divisione). Nel Luglio 1999 riacquisisce il suo nome originale e riacquista i trofei venduti nel 1992, nel 2002 viene promossa in Ligue 2, vi rimane un solo anno per poi farvi ritorno nel 2004 ininterrottamente fino alla stagione scorsa quando, ultima in classifica, retrocede nuovamente. Quest’anno dunque sta disputando il Campionato Nazionale, attualmente si trova in terza posizione (l’ultima che garantisce la promozione) con 4 punti sulla quarta in classifica, una nuova risalita potrebbe essere il primo passo per ritrovare la gloria.




Rubrica nella Rubrica TOH, CHI SI RIVEDE
Non solo i tifosi laziali, che lo porteranno sempre nel cuore per un indimenticabile gol in un derby, ricorderanno Lucas Martin Castroman, centrocampista offensivo argentino di 29 anni (in alto nella foto) che ha militato appunto nella squadra capitolina tra il 2001 e il 2003 proveniente dal Velez Sarsfield. Dopo i due anni nella rosa della Lazio venne ceduto in prestito all’Udinese dove si fermò una sola stagione per fare poi ritorno in patria sempre nel Velez dove riuscì a riconquistare il campionato con la squadra dei suoi esordi contribuendo anche con diversi gol. A causa di dissapori con il suo allenatore Castroman decise di cambiare di nuovo squadra e campionato andando a giocare in Messico per l’America. L’anno successivo rientra in Argentina in prestito al Boca Juniors e l’anno scorso viene acquistato dal Racing di Avellaneda club dove milita tuttora. Curiosamente la sua storia torna a tingersi di biancoceleste, i colori della maglia del Racing, della sua Nazionale e della Lazio, la squadra che gli fece scoprire il campionato italiano.

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SCOMMETTITORE DELLA DOMENICA
commento del 18/03/2010 alle 09:56

MA VISTO IL DETTAGLIO DELLE INFORMAZIONI E LA PROFESSIONALITA' DIMOSTRATA PERCHE' NON METTETE ANCHE 1 SEZIONE CON QUALCHE PRONOSTICO DEI CAMPIONATI ESTERI COSI' FACCIAM 2 SOLDI ALLA SNAI?
RISPONDI






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