Parla l'esperto - 05/12/2021
“E venne la tredicesima giornata, e con essa la terza sconfitta stagionale” Meglio non si può sintetizzare quanto accaduto in vetta alla graduatoria di questo mai banale Girone B di Promozione. Sì perché, proprio in uno dei punti più alti della propria storia calcistica, il Boretto di coach Iotti cade fragorosamente per 0-2 tra i fumi ceramici. Una rediviva (o meglio resuscitata) Scandianese/Casalgrandese sfrutta le rispettive sesta ed ottava marcature stagionali di Cisse e Rizzuto per ritrovare un bottino pieno dopo un solo punto racimolato dei precedenti nove. Nuovo sorpasso quindi in testa al Bruco Mela operato da un cinico Fabbrico, che nel derbyssimo di cartello col Luzzara si impone sul proprio feudo per 2-1. Partiamo dai rivieraschi e dal loro vago ricordo di una vittoria (quella ottenuta all’undicesima giornata contro il fanalino Sorbolo). La zona “franca” è sempre a poco più di una vittoria piena, ma il calendario scorre come manco Jacobs sulla pista di Tokyo (e gli Inglesi, muti! Questo va sempre ribadito). Fabbrico che ringrazia il penalty di Meneghinello ed il sigillo di Saturno. Poco da dire, se non che il destino di questa squadra è nelle sue stesse mani, vista la potenza di fuoco dell’arsenale a disposizione di Iori & Staff. In seconda posizione, prosegue il momento d’oro del Castellarano. Se per il Boretto, si ferma ad otto la striscia di risultati senza ko, i collinari granata stabiliscono un nuovo record (in coabitazione, vedremo con chi) di 5 vittorie consecutive. “Minima spesa, massima resa” sul feudo del Baiso Secchia. Argille e calanchi in subbuglio come manco nella miglior transizione geologica di tutta la storia appenninica. A decidere le sorti del match il sigillo dagli undici metri di Turci (sesto sigillo stagionale). Il Baiso Secchia dimostra invece come le proprie polveri siano oltremodo bagnate dall’umidità e dalla nebbia che stagnano in paese; la settima piazza ed il sorpasso patito dai cugini di Viano e dal Vezzano è riassumibile in un ”chèrta canta, vilàn dòròm”. Proseguiamo proprio con le compagini di cui sopra. Idem con patate del Castellarano, sale a cinque il filotto di bottini pieni dei matildici di Mister Vacondio. L’ex Ciano Tognoni e Paterlini disinnescano la mina vagante rappresentata dal fanalino Sorbolo per l’1-2 finale. Giusto per il tabellino il sigillo di Bacchini: sale in doppia cifra tonda tonda il numero di gare senza hurrà dei parmensi. “Poco ci manca” è il detto che invece calza a pennello per descrivere un'altra truppa in stria: la Vianese. Un cammino nelle ultime cinque, quello degli scoiattoli, che replica quasi in toto i filotti descritti poche righe fa. A rincasare dal catino rossoblù di Via Cadonega, con tre pere in saccoccia è il Brescello, il quale non ne vuole proprio sapere di riemergere del tutto dai fanghi (non termali) della bassa classifica. Protagonista di giornata il solito Borges e la doppietta con cui sale a quota otto reti in regular season. Chiude, dopo il momentaneo 1-2 brescellese, il sigillo al 90’ di Travagliati. In tutto questo andirivieni di statistiche, non ci siamo dimenticati dello striminzito ma pesante 1-0 della Riese sul Montecchio. Ospiti forse ancora un po' sull’onda negativa dell’addio di Mister “Silli”, si vedono trafitti poco dopo il giro di boa dal sigillo rossonero di Malvolti. Una vittoria questa che è come ossigeno per i ragazzi di Nazzani, reduci da due sconfitte consecutive con la bussola che stava pericolosamente traballando come nelle più classiche delle tempeste. Il Montecchio può ancora dormire sonni tranquilli visto il +6 dalla decima piazza…però si sa: “Chi dorme, non piglia pesci”. La tornata si chiude con un’altra grande dimostrazione dell’equilibrio che, domenica dopo domenica, regnerà sovrana su questa emozionante stagione. “Per un pelo”: è il turno del Guastalla e del suo quasi hurrà casalingo contro le Terme Monticelli. Gara “di rigore” nel vero, verissimo senso della parola ed intricata matassa che si srotola nell’ultimo deca di gioco. Scattano i leoni di casa con Brunazzi, si salvano in zona Cesarini gli ospiti con Orlandi. Un punto che accontenta forse di più le Terme, le quali evitano il sorpasso proprio dei guastallesi. Come accadde domenica scorsa, visti i contemporanei stop di Sorbolo, Luzzara e Brescello…poteva tutto sommato andare peggio ad entrambe.
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